TORNA NEI TEATRI ITALIANI GIOVANNI VERNIA CON “VERNIA O NON VERNIA”
Si riaprono i sipari nei teatri d’Italia e torna in scena anche uno degli show più divertenti, che prende ispirazione da un dilemma shakesperiano, rivisitato in chiave comica: dopo il successo del precedente tour, Giovanni Vernia torna sul palco con il suo “Vernia o non Vernia”, a partire da novembre 2021 fa tappa nelle città italiane. Per chi pensa di conoscere Giovanni, “Vernia o non Vernia” è l’asso nella manica dello showman che in questo spettacolo spiazza e, da solo sul palco, riesce a costruire divertimento partendo da qualsiasi pretesto, al punto tale da chiedersi: ma è lui o non è lui? Conosciamo davvero tutto di Vernia? Una tournée di 20 date per festeggiare con il sorriso migliore il ritorno in scena, che Giovanni commenta così: “Si riparte finalmente! Non vedo l’ora di tornare a coccolare il pubblico, di fargli dimenticare ogni problema per due ore. Divertimento puro. Ce lo meritiamo. E nel caso in cui comunque lo spettacolo non piaccia, tranquilli perché nel lockdown ho imparato a fare le pizze, almeno alla fine si mangia”. “Vernia o non Vernia” farà tappa a: Spilimbergo (PN) il 16 novembre, al Teatro Miotto; Milano il 18 novembre, al Teatro Manzoni; Artegna (UD) il 20 e 21 novembre, al Teatro Mons. Lavaroni; Montagnana (PD) il 3 dicembre, al Cinema Teatro Bellini; San Daniele del Friuli (UD) il 10 dicembre, all’ Auditorium alla Fratta; Lestizza (UD) l’11 e il 12 dicembre, Auditorium Comunale); Pontebba (UD) il 12 gennaio, Teatro Italia; Mestre (VE) il 13 gennaio, al Teatro Toniolo; Saronno (VA) il 14 gennaio, al Teatro Giuditta Pasta; Varese il 15 gennaio, al Teatro di Varese; Biella il 16 gennaio, al Teatro Sociale Villani; Borgomanero (NO) il 17 gennaio, al Teatro Nuovo; Ivrea (TO) il 20 gennaio, al Teatro Giacosa; Vinovo (TO) il 21 gennaio, al Teatro Auditorium; Roma, il 29 e 30 aprile, al Teatro Ambra Jovinelli; Padova il 4 maggio, al Gran Teatro Geox; Brescia il 5 maggio, al Gran Teatro Morato. Giovanni Vernia è veramente un talento della comicità all’italiana, che dà sempre conferma della sua poliedricità espressiva agli spettatori, ai fan, ai tantissimi affezionati dei personaggi che, negli anni, ha interpretato, a partire da Jonny Groove. Grazie alla sua versatilità e alla capacità di cimentarsi in più ambiti, è anche autore del suo spettacolo, scritto insieme a Paolo Uzzi (ai testi ha collaborato anche Pablo Solari). Racconta l’attualità con ironia attraverso più forme artistiche e spaziando tra progetti di diversa natura ma spesso collaterali: conduttore radiofonico, personaggio televisivo, attore per il teatro e per il cinema, è anche un influencer sui generis, capace di diventare opinion leader della risata migliore, quella che nasce per la satira di costume e/o politica sempre originale. Su Youtube periodicamente lancia i suoi video e format virali, come “How to become italian” e “Un giorno capirai”, seguitissimi dal pubblico del web; su Facebook conta 2 milioni di follower e su Instagram Giovanni è nel mood “se rido io sto bene, se ridete voi sto benissimo”. Recentemente è sbarcato anche su Tik Tok con uno dei suoi personaggi più “glam”, Jonny Groove, che torna in pista dopo più di un anno di assenza dalle disco. “Vernia o non Vernia” è uno spettacolo scritto da Giovanni Vernia, Paolo Uzzi, con la collaborazione di Pablo Solari. La regia è di Giampiero Solari e Paola Galassi. La produzione esecutiva è di Savà Produzioni Creative.
GIOVANNI VERNIA Giovanni Vernia è attore, conduttore tv e speaker radiofonico, comico di professione alias elargitore di risate quotidiane. È l’unico artista italiano ad avere un intero spettacolo comico in lingua inglese “How to become italian” in cui insegna, in chiave ironica, vizi e virtù degli italiani agli stranieri (il debutto era stato programmato per maggio del 2020 a New York e rimandato a causa della crisi sanitaria ancora in atto). Protagonista di un vero exploit in televisione con Jonny Groove negli anni di “Zelig”, Vernia è inarristabile e negli anni ha continuato a rinnovarsi, fino a riscuotere un grande successo anche sul web, dove vanta milioni di follower. Proprio per la capacità di raccontarsi, di comunicare sempre in maniera autentica ma surreale al tempo stesso, ha lanciato divertenti e innovativi progetti virali, come #Ancheioshowacasa, social show nato durante il primo lockdown: un format home-made dalle caratteristiche di un vero show televisivo che ha ottenuto grande popolarità tradotta in milioni di views e attenzione da parte della stampa. Da citare anche le pubblicazioni periodiche di video su Facebook ed Instagram “Un giorno capirai”: la rubrica da milioni di click in cui l’attore spiega a suo figlio i paradossali fatti di attualità del nostro Paese, facendo una satira originale di costume e/o politica; e la più recente “News Cantata”, una rubrica dal pubblico e dagli addetti ai lavori, molto in cui l’artista riesce con abilità a tradurre, sulle notte di canzoni famose, i fatti di attualità più controversi, che per magia diventano divertenti. Da ingegnere per una multinazionale a comico di professione, ma anche cantante, ballerino, Giovanni nel corso della sua carriera non si è fatto sfuggire nulla! Il pubblico televisivo, dopo averlo amato per le più esilaranti imitazioni in Tale e Quale Show, l’ha poi ritrovato in diverse occasioni, ultima tra tutte, quest’anno, è il PrimaFestival, unico programma dedicato al racconto dei retroscena della kermesse in onda su Rai1, che Giovanni ha condotto insieme a Giovanna Civitillo e Valeria Graci. (red)
DAL CAPOLAVORO DI TASSO ARRIVA AL TEATRO TRASTEVERE DI ROMA L’AMINTA DI SERGIO BASILE
Da martedì 9 a domenica 14 novembre arriva al Teatro Trastevere di Roma (via Jacopa de' Settesoli 3) lo spettacolo L’ Aminta diretto da Sergio Basile con Massimiliano Auci, Giovanna Cappuccio, Andrei Costantino Cuciuc, Riccardo Parravicini, Arianna Serrao, Giorgia Serrao. Uno spettacolo intenso e coinvolgente, un’Aminta immaginata e rivista da Tasso all’interno dell’universo manicomiale in cui è precipitato, ovvero il manicomio di Sant’ Anna in cui il poeta è stato rinchiuso per sette anni per aver gridato frasi ingiuriose contro il duca di Ferrara Un’atmosfera drammatica all’insegna della sopraffazione e violenza, dove gli altri frenetici, come il poeta stesso è considerato, assumono nella sua mente allucinata i ruoli di Aminta, Silvia e Dafne. Lui stesso si immagina come Tirsi, l’amante deluso e sfortunato, che solo nella poesia ha trovato rifugio al suo dolore. Tasso riconosce i personaggi del dramma pastorale nei reclusi che presentano curiose similitudini psicologiche (e patologiche) con gli originali; li riconosce in Veronica, Alighiero, Adalgisa, povere anime devastate dalla follia e mette in scena il suo personalissimo ed immaginario teatro, la sua impossibile rappresentazione.(red)
LA VIOLENZA PRIMORDIALE NELLO SPETTACOLO “TVATT” AL PALLADIUM DI ROMA
In un momento storico in cui siamo chiamati al distanziamento, ritorna a teatro un lavoro che affronta l'espressione forse più estrema del contatto fisico: TVATT acronimo di Teorie Violente Aprioristiche Temporali e Territoriali e, in Campania, anche un modo per dire “ti picchio”, è lo spettacolo scritto e diretto da Luigi Morra in scena giovedì 4 novembre (ore 20:30) al Teatro Palladium di Roma (Piazza Bartolomeo Romano, 8 ) nell'ambito di Audience Revolution, progetto della Fondazione Roma Tre Teatro Palladium con la direzione artistica di Alessandra De Luca che prevede dopo lo spettacolo un incontro con la compagnia (ore 21:45). Liberamente ispirato a East e West del drammaturgo inglese Steven Berkoff, con Luigi Morra, Pasquale Passaretti, Eduardo Ricciardelli e i musicisti della band Camera che eseguiranno dal vivo le musiche originali, lo spettacolo trasforma in performance teatrale la violenza degli schiaffi, delle risse e della sopraffazione fisica. Quella violenza primordiale e “spettacolare” che Berkoff rintracciava nell’East End londinese, qui attinge a un contesto geografico e culturale più legato alla provincia che alla periferia, trovando narrazione in un clima che alterna ironia grottesca e riflessione e coinvolgendo il pubblico come parte attiva del gioco teatrale. Dialetto calcato, espressioni rituali, posture improbabili, episodi di vita, territorialità e appartenenza che trasudano necessità di conflitto. Tutto diventa linguaggio possibile, per raccontare impulsi esistenziali legati a principi non sempre comprensibili ma al tempo stesso curiosi e carichi di energia. Prodotto da Etérnit e Teatraltro in collaborazione di Lunarte, con il supporto di TeatroForte e MArteLabel, TVATT è frutto di un percorso cominciato nel 2014, che oggi si muove anche oltre lo spettacolo: nel 2017 i Camera hanno pubblicato il disco TVATT musiche dal progetto teatrale, e nel 2020 è uscito il docufilm TVATT immagini dal progetto teatrale diretto da Domenico Catano, che cura anche luci e video della piece. (red)
UNA SETTIMANA DI DANZA INTERNAZIONALE AL TEATRO VASCELLO DI ROMA
Fra pianeti da colonizzare e misteriosi bazar retro-futuristi, otto creazioni coreografiche, tre autori, quattro compagnie e due giorni di condivisione creativa aperta al pubblico per una intera settimana dedicata alla danza contemporanea internazionale. È Spellbound 25, il programma firmato dai coreografi Mauro Astolfi, Marcos Morau e Marco Goecke sotto la direzione generale di Valentina Marini, in scena al Teatro Vascello di Roma dal 9 al 14 novembre per festeggiare i 25 anni di attività di Spellbound Contemporary Ballet, compagnia romana di danza fra le più plurali e vocate all’internazionalizzazione presenti sulla scena contemporanea. Inizialmente programmato per il 2020, anno del venticinquennale della compagnia, l’evento è stato posticipato nel 2021 a causa delle restrizioni dovute alla pandemia e segna il ritorno di Spellbound sulla scena capitolina dopo un periodo di assenza. Il progetto Spellbound 25 è una produzione Spellbound realizzata con il contributo del Ministero della Cultura, di Regione Lazio – Dipartimento Cultura, Politiche Giovanili e Lazio creativo, in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna a Roma e in coproduzione con MilanoOltre e Cult!ur Partner. La settimana si apre martedì 9 novembre con l’inizio di una due giorni dedicata a Dancing Partners, progetto in rete itinerante nato nel 2013 – di cui fanno parte la compagnia Thomas Noone Dance (Spagna), la Norrdance (Svezia), la Company Chameleon (Inghilterra), il collettivo Franctis Dance Company (Germania) e la stessa Spellbound Contemporary Ballet – per promuovere il lavoro degli artisti coinvolti attraverso pratiche di residenza, laboratori e incontri in un’ottica di scambio creativo e condivisione. In occasione di questa tappa romana del 2021 il pubblico presente al Teatro Vascello potrà assistere a estratti di After the Party della compagnia spagnola Thomas Noone Dance, alla Prima Nazionale di Ordinary People del collettivo di base a Friburgo Frantics Dance Company, alla Prima Romana di Amaranthine degli inglesi Company Chameleon e alla Prima Romana di Ascent di Spellbound Contemportary Ballet. Dall’11 al 14 novembre invece il programma ideato da Astolfi, Morau e Goecke, tre autori diversi ma accomunati da una danza densa, precisa, riconoscibile. Quattro le creazioni che i danzatori di Spellbound porteranno in scena ogni sera: due progetti corali, l’onirico Marte del coreografo spagnolo Morau e l’immaginifico Wonder Bazaar di Astolfi, entrambi costruiti sull’interno organico di Spellbound costituito da nove performer; e due progetti a solo, l’acclamato Affi di Goecke, affidato alla tecnica di Mario Laterza, e il nuovo Unknown Woman di Astolfi dedicato ad una straordinaria interprete, Maria Cossu, che nell’anno del venticinquennale festeggia venti stagioni con Spellbound.(red)
ILLOCO TEATRO RIPARTE DALLA TRILOGIA DEL SOGNO
Dal teatro di figura alla prosa, dalla micromanipolazione alle nuove tecnologie: Illoco Teatro dal 3 al 7 novembre porta la sua trilogia del sogno tra Matera e Ancona presentando in scena i suoi pluripremiati lavori, spaziando tra riflessioni sul digitale e sul contemporaneo, passando dalla danza alle indagini scientifiche, fino ad arrivare alla commedia all'italiana. Lo fa con tre dei suoi principali spettacoli: “U-MANI” in scena a Matera il 3 novembre, “Le Voci” in scena al teatro Panettone di Ancona il 6 novembre e “Lumen” il 7 novembre sempre al teatro Panettone. Dopo un anno che ha visto la compagnia teatrale romana lavorare allo sviluppo di nuovi progetti lontani dalle scene pubbliche Illoco si prepara così a tornare sui palcoscenici dal vivo e in tournée lungo tutta la penisola coinvolgendo con il suo teatro poetico grandi, bambini, appassionati e così via. In scena il 3 novembre a Matera, U-MANI - realizzato con il sostegno del Teatro Biblioteca Quarticciolo con il contributo del FUS – MiC, menzione speciale al bando «In viva voce 2020» di ATCL Lazio, XXIV Premio Nazionale Pina e Benedetto Ravasio - è un'avventura fuori misura raccontata con le mani, fra immaginazione e nuove tecnologie; ispirato al testo di narrativa per ragazzi “Il bambino senza televisione” di Luana Vergari, è uno spettacolo per grandi e piccini che mescola la manipolazione di oggetti in miniatura alle nuove tecnologie digitali. Protagonista una bambina, Clara, a cui si rompe la televisione: così ha inizio la sua avventura, con una missione di vitale importanza: restituire il sorriso alla Luna. Un viaggio vertiginoso che la porterà negli oceani più profondi, nei deserti più aridi e nelle caverne più buie, fino a scoprire che con la semplice forza della sua immaginazione può cambiare tutto e concepire un mondo nuovo. Sulla scena, a dare vita a Clara e gli altri personaggi, una serie di set in miniatura creati e manipolati dagli attori; le varie azioni vengono riprese da un operatore dotato di telecamera, e il "film", realizzato dalla collaborazione coreografica tra attori-manipolatori e operatore ad ogni replica, viene proiettato live su uno schermo collocato sul fondale. Un lavoro che intende mostrare al pubblico, simultaneamente, la scena e il dietro le quinte, l'illusione e il trucco. Gli spettatori, infatti, assistono contemporaneamente alle immagini audiovisive prodotte live e proiettate sullo schermo situato sul fondale, e al processo di produzione di quelle stesse immagini, realizzato dagli attori-manipolatori. Da Matera ad Ancona, il progetto vincitore del Bando Giovani Direzioni - “Le Voci” – in scena il 6 novembre, già ospite al 33º festival internazionale di teatro di Alma Ada come rappresentante de “O nuovissimo teatro italiano”: una storia italiana -realizzata con il contributo del Centro Teatrale Mamimò - che aderisce a una narrazione di commedia all'italiana, raccontando le vicende di un paese, anzi di uno nessuno, 100.000 paesi dall'Abruzzo alla Campania dalla Calabria alla Sicilia in modo peculiare: attraverso le voci in dialetto dei viaggiatori partiti e mai più tornati. Quelle voci che raccontano storie, alcune antiche altre recenti e che aiutano a riflettere sul tema del viaggio e della nostalgia della propria terra di origine. I misteri del cielo sono, infine, i protagonisti di “Lumen” che, il 7 novembre nel giorno del "suo compleanno" omaggia Marie Curie sul palcoscenico del teatro Panettone di Ancona. Premiato come Miglior spettacolo – Contattitere, Festival latino di teatro di figura 2021, menzionato su The Last Krapp's Post come uno dei 10 migliori spettacoli di Teatro ragazzi italiano del 2019 “Lumen” è una perfomance completamente originale che, mescolando diversi piani narrativi, parla di scienza facendo incontrare la danza e l'immagine poetica attraverso il racconto della vita della scienziata doppio premio Nobel nel 1903 e nel 1935. Un modo originale per indagare il rapporto tra umanità e misteri del cielo partendo dalle assi di un palcoscenico. Tra i vari riconoscimenti - Miglior spettacolo Rassegna Artisti Emergenti Contattitere 2021, Terzo classificato al LTF- Lucca Teatro Festival 2019.(red)
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