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direttore Paolo Pagliaro

“Keith Haring” a Pisa con oltre 170 opere

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

“Keith Haring” a Pisa con oltre 170 opere

E’ stata presentata alla stampa la mostra “Keith Haring”, a Palazzo Blu di Pisa dal 12 novembre e fino al 17 aprile 2022, realizzata dalla Fondazione Pisa in collaborazione con MondoMostre e con la straordinaria partecipazione della Nakamura Keith Haring Collection, a cura di Kaoru Yanase, Chief Curator della Nakamura Keith Haring Collection. La mostra rende omaggio all'artista statunitense, universalmente riconosciuto tra i padri della street-art, che proprio a Pisa ha soggiornato nel 1989, per dipingere su una parete del convento di S. Antonio, il celeberrimo murale ‘Tuttomondo”. Il progetto nacque da un incontro casuale tra l'artista e il giovane studente Piergiorgio Castellani avvenuto a New York nel 1987. Castellani propose ad Haring di realizzare qualcosa di grande in Italia e l'artista accettò, fu così che prese forma il “Keith Haring Italian Project”. Il monumentale dipinto, che occupa una superficie di 180 metri quadri, è divenuto negli anni una delle grandi attrazioni della città di Pisa, custode di una delle ultime grandi opere dell'artista: un inno alla gioia che tutt'oggi è considerato il suo testamento artistico. L'esposizione ha il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Toscana e del Comune di Pisa. La mostra presenta per la prima volta in Europa una ricca selezione di opere, oltre 170, provenienti dalla Nakamura Keith Haring Collection, la collezione personale di Kazuo Nakamura, che si trova nel museo dedicato all'artista, in Giappone. Fanno parte della collezione, e sono in mostra a Pisa, opere che vanno dai primi lavori di Haring fino agli ultimi, molte serie complete quali Apocalypse (1988), Flowers, (1990) e svariati altri disegni, sculture nonché grandi opere su tela come Untitled (1985). Ampiamente riconosciuto per le sue opere d'arte dai colori vivaci e giubilanti, i lavori di Haring sono familiari e noti anche a chi non conosce la sua breve parabola artistica perché i suoi omini stilizzati e in movimento, i suoi cuori, i suoi cani e i suoi segni in generale fanno parte del bagaglio di immagini pubbliche e non solo, in tutto il mondo, e sono proprio queste ad averlo reso un simbolo della cultura e dell’arte pop degli anni Ottanta. L'esposizione ripercorre l'intera carriera artistica di Haring e l'ampia gamma di tecniche espressive da lui indagate – pittura, disegno, scultura, video, murales, arte pubblica e commerciale – iniziando dai disegni in metropolitana, Subway Drawings, 1981-1983 (gesso bianco/carta/pannelli di legno) che restano tra i suoi lavori più noti e acclamati, fino al portfolio delle diciassette serigrafie dal titolo The Bluprint Drawings, la sua ultima serie su carta che riproduce le prime e più pure narrazioni visive nate nel 1981, pubblicata nel 1990, un mese prima della sua morte. (Red)

“IL LEGNO E LA CARNE”: A FIRENZE LA STREET ART DI SIMONE MILETTA

Street Levels Gallery, la prima galleria a Firenze interamente dedicata all’arte urbana, dal 14 al 28 novembre presenterà la mostra "Il legno e la carne" dello street artist e illustratore Simone Miletta, in arte Mìles, dedicata alla fiaba di Pinocchio ed ospitata negli spazi di ARTiglieria. L'esposizione è realizzata in collaborazione con la casa editrice indipendente Contrabbandiera, ideatrice di una nuova collana dedicata all’arte urbana che vedrà i migliori artisti della scena fiorentina illustrare fiabe e altri classici. In occasione della mostra, verranno esposte in versione originale le oltre 75 opere realizzate dallo street artist per la fiaba di Collodi, che inaugurerà la collana. Il libro “Pinocchio. Il legno e la carne” edito da Contrabbandiera Editrice, invece, verrà presentato il 18 novembre, dalle 18.00 alle 21.30, proprio negli spazi espositivi dell’ARTiglieria, sullo sfondo delle opere che illustrano il volume. La presentazione del libro vedrà l’artista Mìles dialogare con Marco Tangocci e Davide di Fabrizio di Contrabbandiera Editrice e con Street Levels Gallery, e sarà inoltre arricchita dalle performance musicali di Luca Provenzani e Amerigo Bernardi, musicisti dell'Orchestra della Toscana. Simone Miletta è uno scultore, pittore, street artist e illustratore. Nasce a Vibo Valentia nel 1979, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Carrara (MS), sezione scultura. Si trasferisce, poi, in Giappone, dove subisce le influenze dell’immaginario e della cultura nipponica; nel 2011 rientra nella sua Calabria, dove si concentra nell’elaborazione di uno stile proprio, frutto della compresenza di quanto appreso in Italia e quanto appreso in Giappone. Attualmente vive e opera a Firenze. (gci)

BOLOGNA: I DISEGNI DI GIORGIO LODI IN “BUONGIORNO SIGNOR MORANDI”

Il Museo Morandi di Bologna prosegue la programmazione di eventi espositivi di artisti il cui lavoro si pone in connessione con Giorgio Morandi: Casa Morandi ospiterà dal 13 novembre al 9 gennaio 2022 la mostra "Buongiorno Signor Morandi", con disegni di Giorgio Lodi e documenti provenienti dagli archivi del museo, a cura di Carlo Zucchini. L'obiettivo è di ricostruire, attraverso una selezione di ritratti, lettere, fotografie ed altri materiali, le persone illustri, amici e conoscenti, che frequentarono Casa Morandi e incontrarono l’artista. Scorrendo i 15 ritratti in mostra, si va dallo stesso Morandi ai critici e storici dell’arte quali Francesco Arcangeli, Cesare Brandi, Palma Bucarelli, Roberto Longhi, fino ad artisti, scrittori e poeti come Mario Luzi, Mino Maccari, Giacomo Manzù e Nella Nobili, per arrivare a celebri registi come Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica, Valerio Zurlini o attrici quali Monica Vitti ed estimatori d’arte come Luigi Magnani e Lamberto Vitali. Questi volti, attraverso l'uso del chiaroscuro e un’attenzione quasi maniacale alla verosimiglianza, ci raccontano delle storie con una forza espressiva fatta di segni nitidi ed essenziali, che raggiungono la loro massima stilizzazione nella resa dei capelli, cifra stilistica unica, distintiva e inconfondibile di Lodi. (gci)

FUMETTI: PORDENONE, “ALLA RICERCA DEL TEMPO” CON LE OPERE DI MOEBIUS

Villa Galvani a Pordenone ospiterà dal 13 novembre al 13 di febbraio 2022 la più ampia mostra di fumetti realizzata in Italia dedicata a Moebius (Jean Henri Gaston Giraud , 1938 – 2012), dal titolo "Moebius - alla ricerca del tempo", curata dal PAFF! - Palazzo Arti Fumetto Friuli di Pordenone e sostenuta dalla regione Friuli Venezia Giulia, comune di Pordenone, Comicon e Moebius Production. Per l'occasione verranno esposte oltre 300 opere, con 153 disegni originali e 174 riproduzioni di vario tipo, tra cui incisioni con autografo, stampe d'arte a tiratura limitata con autografo, riproduzioni digitali e scenografiche e stampe su Dbond. Il percorso espositivo guiderà i visitatori nell’universo immaginifico di Moebius, autore di opere visionarie note e tradotte in tutto il mondo come "Arzach", "Il Garage Ermetico" o "L’Incal", esplorando il suo rapporto con il tempo, che è sempre stato uno dei temi più significativi e memorabili della sua arte. Inoltre, elemento innovativo nel progetto di allestimento sarà la realtà aumentata. Lungo il percorso, infatti, alcuni quadri prenderanno vita: basterà scaricare un'App e inquadrare le opere con lo smartphone. "L’inedita e peculiare esposizione sulle opere di Mœbius - dichiara Tiziana Gibelli, assessore alla Cultura della regione Friuli Venezia Giulia - dimostra ancora una volta come PAFF! sia un’eccellenza italiana e internazionale per il fumetto. La rassegna, infatti, non solo raccoglie oltre trecento opere del grande artista francese, ma ne consente la fruizione anche attraverso l’innovativo uso della realtà aumentata che non può che rendere la mostra ancora più attrattiva per i più giovani, ma non solo. Mi piace anche ricordare il contributo che è stato riservato alle celebrazioni per il settecentesimo anniversario dalla scomparsa di Dante Alighieri con un’intera sezione dedicata al Paradiso come lo vedeva Mœbius: una rappresentazione insolita che merita di essere vista dal vivo”. (gci)

IN PARTENZA A LISSONE (MB) IL PROGETTO "REPLAY"

Il MAC - Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB) presenta "Replay - Installazioni context-specific e incontri sulla museologia del contemporaneo", un progetto prodotto e promosso dal comune di Lissone e a cura della direttrice artistica del MAC Francesca Guerisoli, che prevede un’ampia riflessione della durata di un anno, dal 19 novembre fino a novembre 2022, sulla collezione dello storico Premio Lissone e sul suo allestimento nella Sala Gino Meloni al piano interrato del museo. La Sala Gino Meloni vedrà succedersi quattro interventi context-specific di artisti contemporanei, il primo dei quali è l'esposizione dell'installazione ambientale "Casematte" di Flavio Favelli, prevista dal 19 novembre al 29 gennaio 2022 con curatela di Francesca Guerisoli, la quale condurrà anche due conferenze parallele alla mostra: con Lorenzo Balbi, direttore artistico MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, il 17 dicembre alle ore 18.00; con Francesca Comisso, storica dell’arte, docente e curatrice indipendente, il 14 gennaio 2022 alle ore 18.00. L’obiettivo della mostra è di rinnovare l’attenzione nei confronti della collezione permanente del Premio, innescando riflessioni sui valori dell’opera d’arte, le modalità di allestimento, di fruizione, la mediazione culturale e il collezionismo. Flavio Favelli è nato a Firenze nel 1967, vive e lavora a Savigno (Bologna). Dopo la Laurea in Storia Orientale all'Università di Bologna, prende parte al Link Project (1995-2001). Partecipa alla residenza TAM a Pietrarubbia diretta da Arnaldo Pomodoro nel 1995 e al Corso Superiore di Arte Visiva della Fondazione Antonio Ratti di Como con Allan Kaprow nel 1997. Ha partecipato a due Biennali di Venezia: la 50ma ("Clandestini", a cura di Francesco Bonami) nel 2003 e la 55ma ("Vice versa", Padiglione Italia a cura di Bartolomeo Pietromarchi) nel 2013. Nel 2015 la sua opera "Gli Angeli degli Eroi" viene scelta dal Quirinale e dal Ministero della Difesa per rappresentare i militari caduti nella ricorrenza del 4 Novembre. Ha al suo attivo più di venti monografie e ha scritto per il quotidiano La Repubblica edizione di Bologna e per le riviste Doppiozero, Exibart e Artribune. (gci)

"IN COMMON" A MILANO PER GLI SPAZI DI AA29 PROJECT ROOM

Con "In Common", la doppia personale di Isabella Pers e Nada Prlja a cura di Laura Cherubini, aA29 Project Room di Milano presenta, dal 3 dicembre al 13 febbraio 2022, una serie di opere recenti e inedite, realizzate appositamente per gli spazi della galleria. L'esposizione, una riflessione artistica su temi sociali e ambientali contemporanei, sarà inaugurata il 3 dicembre dalle ore 18.00 alle ore 21.00. Le due artiste, con sguardi diversi ma complementari, dialogano su importanti questioni contemporanee, sociali e ambientali. Partendo dall’osservazione di un presente fragile e complesso, Isabella Pers e Nada Prlja arrivano ad analizzare le sovrastrutture mediatiche che influenzano la nostra percezione. I lavori di Isabella Pers interpretano il cambiamento climatico attraverso il linguaggio dell’acqua e la connessione di situazioni fisicamente molto distanti tra loro, ma dalle sorti simili: da un lato gli atolli paradisiaci di Kiribati nell’Oceano Pacifico che subiscono gli effetti di un repentino innalzamento del livello del mare e dall’altro il nord-est Italia, colpito violentemente dalla tempesta Vaia nell’ottobre 2018 che ha distrutto decine di migliaia di ettari di foreste alpine. Nada Prlja, domandandosi quando gli artisti cambieranno le modalità di produzione delle loro opere per evitare gli sprechi, dà voce a una critica al sistema stesso dell’arte. L’artista ricicla continuamente i suoi lavori per realizzarne di nuovi, in una sovrapposizione di significati, che arricchisce le opere esistenti di nuovi contenuti. (gci)

(© 9Colonne - citare la fonte)