Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Cantica21: arte
italiana nel mondo

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Cantica21: arte <br> italiana nel mondo

In occasione della Giornata del Contemporaneo 2021, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e il Ministero della Cultura - Direzione Generale Creatività Contemporanea, annunciano il lancio della più grande mostra diffusa dedicata all’arte italiana contemporanea su scala internazionale. Protagonisti i vincitori di Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere. Il progetto Cantica21, presentato a settembre 2020 con l’obiettivo di promuovere la ricerca e la pratica sulle arti visive contemporanee, ha sostenuto con un finanziamento complessivo di 1 milione di euro la produzione di nuove opere d’arte, che sono state acquisite da una collezione pubblica italiana di arte contemporanea con la finalità di incrementare il patrimonio pubblico. Cantica21 ha selezionato 20 opere nella categoria Under 35, 20 opere nella categoria Over 35 e 5 nella sezione speciale dedicata a Dante Alighieri. Grazie agli Istituti italiani di Cultura, i lavori delle artiste e degli artisti saranno presentati all’estero tra il 2021 e il 2022, così da realizzare la più grande mostra diffusa di arte italiana nel mondo. Dichiara a proposito il Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese Lorenzo Angeloni: “Cantica21 si conferma, in questa seconda fase progettuale, come un’operazione di sistema e di successo: un’iniziativa unica, che testimonia la sinergia tra il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero della Cultura a sostegno dell’arte e della creatività italiana contemporanea. La grande mostra diffusa, che dall’autunno 2021 viaggerà in tutto il mondo grazie alla rete di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura della Farnesina, vuole accompagnare il talento italiano - a cui offre anche un prezioso sostegno in questa particolare, difficile congiuntura dovuta al protrarsi dell'emergenza sanitaria - all’estero e aspira a creare collaborazioni di medio e lungo termine tra gli artisti e le città in cui le opere saranno esposte. Un’iniziativa in grado di rispondere alle caratteristiche delle arti visive contemporanee, sempre più internazionali e cosmopolite”.

LA SHAZAR GALLERY DI NAPOLI OSPITA "ENTROPY #8" DI SAGHAR DAEIRI

Dall'11 dicembre la Shazar Gallery di Napoli ospiterà "Entropy #8", la prima personale italiana dell’iraniana Saghar Daeiri, a cura di Marina Guida, la cui conclusione è prevista per il 6 febbraio 2022. L'esposizione, che ha subito molti rinvii per l’emergenza Covid e presenta il nuovo progetto dell’artista con base a Istanbul, presenta dipinti su tela, acquerelli su carta e micro-installazioni che narrano un sistema umano e sociale prossimo al collasso. Saghar Daeiri, particolarmente attenta alla rappresentazione critica e grottesca della società in cui vive, affronta il disordine all'interno di un sistema, l’entropia appunto, attraverso un personalissimo linguaggio visivo che deforma l’immagine fisica, ne trasforma le fattezze lanciando segnali di un disfacimento intimo e collettivo. I personaggi dipinti dall’artista iraniana, infatti, affollano ambientazioni ambigue, vivono contemporaneamente episodi, situazioni e posture sociali che sfociano in drammi e in un susseguirsi di frenesie vorticose dai colori accesi e brillanti.
(gci)

GIOVANNI GAGGIA AL MUSMA DI MATERA CON "IL TEMPO SE NE VA"

L'11 dicembre alle 18.00 al MUSMA - Museo della Scultura contemporanea Matera, in occasione della XVII Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI - Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani, verrà inaugurata la mostra "Il Tempo se ne va" curata da Simona Spinella e Tommaso Evangelista, la personale dell’artista Giovanni Gaggia la cui conclusione è prevista per il 27 marzo 2022. Si tratta di un'esposizione la cui complessità si rispecchia nell’allestimento, diffuso in tutto il museo: dalle grotte del MUSMA alle sue sale affrescate, sino agli spazi dalle ampie volte del piano nobile di Palazzo Pomarici. La mostra vuole rappresentare una narrazione del concetto di tempo, scritta dall’artista insieme alla comunità materana, con una sintassi fatta di oggetti, immagini, simboli e suoni che conducono il visitatore a inoltrarsi nella storia di una città millenaria come Matera.
(gci)

A LISSONE (MB) IL PROGETTO "THE CAVE" DEL DUO GROSSI MAGLIONI

Fino al 29 gennaio 2022, il MAC - Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB) inaugura l’installazione "The Cave" del duo Grossi Maglioni, composto da Francesca Grossi e Vera Maglioni, a cura della direttrice artistica del MAC Francesca Guerisoli, prodotta e promossa dal comune di Lissone. Si tratta della prima esposizione di "The Cave" in Italia, presentata precedentemente a Bratislava e Graz, parte del progetto di ricerca "Beast Mother", sostenuto dalla X Edizione dell’Italian Council nell’ambito del “Grant per il sostegno della ricerca di artisti, curatori e critici”, programma di promozione internazionale dell’arte italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Inoltre, l’evento si inserisce nel contesto della XVII Edizione della Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e sostenuta dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC - Ministero della Cultura. L’opera, che riflette sul rapporto tra madre e figli, consiste in un ambiente composto da tre grandi teli e un plateau in tessuto che formano una tenda dedicata alla natività. Questo spazio rappresenta un alloggio per la cura, una sorta di archetipo di un’abitazione, che definisce un bisogno costitutivo della società umana: la necessità di una casa. I lati interni sono scuri, a suggerire uno spazio intimo, dell’incontro e anche l’inizio di una storia a partire dalla nascita. Grossi Maglioni esplora la condizione dell’essere donna, madre e artista nella società attualmente precaria e disuguale e conduce un dialogo con gruppi di mamme e bambini durante una serie di incontri e laboratori che sono confluiti nella pubblicazione "Occupazioni. The perpetual dialogue" (2021). In tale contesto di ricerca, sviluppa la storia che vede come protagonista una “Madre bestia” di cui "The Cave" è parte. Il duo Grossi Maglioni ha iniziato la propria collaborazione nel 2006, costituendo la loro ricerca principalmente nell’ambito della performance, dell’installazione e del workshop.
(gci)

PROROGATA AL 23 GENNAIO "IMPRESSIONISTI" AL MA*GA DI GALLARATE (VA)

A seguito del grande riscontro di pubblico, è stata prorogata fino al 23 gennaio 2022 la mostra "Impressionisti. Alle origini della modernità" al Museo MA*GA di Gallarate (VA), che presenta oltre 180 opere dei maggiori esponenti dell’Impressionismo, da Courbet a Pissarro, passando per Degas, Manet, Monet, Renoir, Cézanne e Sisley, provenienti da collezioni private italiane e francesi e da alcune importanti realtà museali italiane, e che si avvale della direzione scientifica di Sandrina Bandera, Emma Zanella e Vincenzo Sanfo, con il contributo critico di Rosa Barovier, Paolo Castagnone, Gilles Chazal, Virginia Hill, Fiorella Minervino, Gonzalo Fernández Prieto. La mostra ha ottenuto il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, è promossa da Fondazione Silvio Zanella - Museo MA*GA e dal comune di Gallarate, con la collaborazione di RJMA Progetti culturali e Diffusione Italia International Group, con il contributo di regione Lombardia e Fondazione Cariplo, con il sostegno di Ricola, partner istituzionale del Museo, e Lamberti spa. Dipinti, disegni, acquarelli, incisioni e sculture conducono il pubblico lungo un percorso di scoperta delle trasformazioni della cultura visiva europea nella seconda metà del XIX secolo, che spazia dal Realismo all’Impressionismo e al Post-Impressionismo. L’itinerario di visita si articola in una serie di sezioni, scandita dai titoli di capolavori letterari di fine Ottocento, attraverso le opere degli artisti che hanno esposto nelle otto mostre ufficiali dell’Impressionismo dal 1874 al 1886, in dialogo con le arti applicate, la moda, la musica e la letteratura.
(gci)

FOTOGRAFIA, A ROMA FINO AL 27 FEBBRAIO LA MOSTRA DEDICATA A GIUSEPPE LOY

Dallo scorso 8 dicembre fino al 27 febbraio 2022, le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma ospiteranno a Palazzo Barberini la mostra "Giuseppe Loy. Una certa Italia. Fotografie 1959-1981", curata da Chiara Agradi e Angelo Loy, la prima retrospettiva a quarant'anni dalla scomparsa di Giuseppe Loy. Realizzata dall’archivio fotografico Giuseppe Loy, con la Media Partnership di Rai Scuola, a seguito della digitalizzazione e della sistematizzazione di 1565 rullini in bianco e nero, 338 rullini a colori, 1800 stampe e documenti, l’esposizione ha l’intento di dare una panoramica di una vita dedicata alla macchina fotografica. La mostra raccoglie una selezione di 135 stampe originali in bianco e nero, documenti d’archivio, poesie, epigrammi, scatti familiari e un video che ripercorre l’amicizia tra Giuseppe Loy e gli artisti Alberto Burri, Afro e Lucio Fontana. L’obiettivo è quello di rivalutare sul panorama internazionale la fotografia italiana del secondo Novecento, riordinando quegli “appunti visivi” con cui Giuseppe Loy desiderava imprimere una traccia duratura della società degli anni in cui ha vissuto, senza cedere al fascino della spettacolarizzazione. Giuseppe Loy (Cagliari, 1928 - Roma, 1981) è il fratello minore del regista Nanni Loy e marito di Rosetta Provera, nota in ambito letterario come Rosetta Loy. Si trasferisce a Roma nel 1938. Dal 1953 al 1957 lavora nel cinema come segretario di produzione per poi trovare impiego nell’impresa di costruzioni fondata dal suocero. Parallelamente esercita due attività senza fini di lucro: la poesia e la fotografia. Diverse sue mostre sono state ospitate presso la galleria il Segno a Roma. Muore nel 1981, lasciando più di 70.000 scatti e oltre 1800 stampe originali che l’Archivio Fotografico Giuseppe Loy sta nel tempo valorizzando. "Ogni famiglia ha la propria storia da raccontare - dichiara la curatrice Chiara Agradi - Quella dei Loy è la storia di una famiglia d’intellettuali dai destini illustri che malgrado la notorietà ha mantenuto una garbata riservatezza, lontana dagli eccessi mediatici. E quello di Giuseppe Loy, in particolare, è il racconto di un amateur che ha fotografato tutta la vita, lasciando un archivio di migliaia di negativi e stampe d’epoca tutto da scoprire".
(gci)

(© 9Colonne - citare la fonte)