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TURISMO DELLE RADICI

Moresco: le Marche dalle tante leggende

Moresco: le Marche dalle tante leggende

Secondo la leggenda, al tempo delle scorrerie dei Mori lungo la costa adriatica, un gruppo di questi si spinse all’interno per edificarvi una roccaforte nel cuore della cristianità. Altri, al contrario, sostengono che il "Castrum Morisci" sia stato costruito vicino al mare proprio per respingere gli assalti dei saraceni. Più probabilmente, l'origine del nome del borgo marchigiano di Moresco deriva da una nobile famiglia di nome Mori, oppure dalla parola dialettale "morrecine" che indica il mucchio di pietre su cui poggia il castello. Quel che è certo è che una pergamena del 1083, conservata a Fermo, riporta per la prima volta il nome di Moresco. Oggi si tratta di un borgo fortificato che si erge tra orti e frutteti, chiuso dal profilo di una Torre Eptagonale di 25 metri del XII secolo che sembra la bizzarra prua di un nave arenata in collina. Dalla sommità della torre lo sguardo spazia dal monte Conero al Gran Sasso e fino alle coste albanesi, mentre la grande campana del Cinquecento scandisce ancora i suoi rintocchi ogni giorno, alternandosi con quella della torre dell’Orologio. Il suo castello, invece, è una sentinella a guardia della campagna, delle case coloniche, degli orti mediterranei, delle colture della vite e dell’ulivo. Un castello che, con le sue torri di avvistamento e di difesa, fu roccaforte strategica del comune di Fermo nella guerra contro Ascoli e i suoi alleati. Moresco vanta, inoltre, una sala consiliare tra le più belle della provincia. Al suo interno vi è custodita la grande pala d’altare di Vincenzo Pagani, autore anche dell’affresco sotto il portico della piazza che era la navata sinistra della chiesa di Santa Maria in Castro, demolita e sostituita dalla Parrocchiale di San Lorenzo. Questa è sorta sotto la grande torre inglobando la chiesetta di San Francesco Borgia che ora ne è la sacrestia. Ha cambiato destinazione d’uso, invece, la chiesa di Santa Sofia, conosciuta come "lu teatrì", che è stata sede, dopo la sconsacrazione, di un piccolo teatro. Secondo la tradizione fu edificata per commemorare una giovane di Moresco, Sofia Amati, brutalizzata e uccisa. Altri ritengono che nel castello sia nata la madre di Santa Sofia. Tra gli edifici civili, infine, meritano una sosta il palazzo di Patrizio Gennari e quello del cardinale Capotosti. Fuori dalle mura, in quella meravigliosa valle del fiume Aso che circonda Moresco, sono da visitare il santuario della Madonna della Salute e, soprattutto, la chiesa di Santa Maria dell’Olmo, ampliata nel 1521 inglobando un'antica edicola gotica. Oltre al fascino storico e culturale, Moresco stupisce per la ricchezza delle sue radici culturali, che vanno dalle feste tradizionali alla gastronomia. Nel primo caso, spiccano la Cena Medievale nel terzo venerdì di luglio, dove personaggi in costume servono nella piazza del borgo una cena preparata secondo ricette di epoca medievale, la storica Sagra della Polenta con le vongole il 9 e 11 agosto e la processione nella terza domenica di ottobre durante la Festa della Madonna della Salute. Per quanto riguarda la tradizione culinaria, vale la pena assaggiare la "Pizza di Natale", il dolce natalizio delle massaie di Moresco con fichi secchi, mandorle, noci, farina, zucchero e cacao. Da provare anche i prelibati "vincisgrassi" (una pasta al forno), le creme fritte, le olive all’ascolana, il pescato della Val d’Aso e il "ciauscolo" anche noto come il “salame che si spalma”. Non resta che scoprire la bellezza e i sapori di Moresco, un borgo marchigiano difficile da dimenticare e le cui leggende resteranno impresse nei ricordi.
COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è quello di Ancona (65 km). In treno, le stazione ferroviarie di riferimento sono quelle di Porto S. Giorgio (12 km) e Porto S. Elpidio (19 km). In automobile da nord e da sud: prendere l’autostrada A14 (da nord in direzione di Ancona e da sud in direzione di Napoli), uscire a Pedaso, seguire la direzione Ancona, continuare sulla SS 16, attraversare Marina di Altidona e proseguire in direzione Moresco.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Verso il mare, sono imperdibili le visite a Grottammare e a San Benedetto del Tronto. Vale la pena visitare anche il centro storico di Fermo.

(© 9Colonne - citare la fonte)