Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani ha firmato oggi con il primo ministro mongolo Batbold Sukhbaatar e il ministro dell'Agricoltura e dell'Industria leggera Badamjunai Tunjin un accordo per rafforzare l'interscambio commerciale e creare nuove opportunità di collaborazione economica e industriale tra i due Paesi. Il documento siglato fa seguito alle linee guida indicate dalla commissione italo-mongola tenutasi presso il dicastero di via Veneto lo scorso febbraio. Italia e Mongolia, anche attraverso un gruppo di lavoro già operante, daranno vita al progetto "Mongolian Cashmere", per potenziare dal punto di vista industriale e commerciale la produzione e la distribuzione della pregiata lana mongola. Le imprese italiane del comparto potranno collaborare alla realizzazione di un nuovo insediamento industriale a Ulan Bator, dedicato alla lavorazione della lana da cachemire, del cuoio e della pelletteria, fornendo know how, macchinari, servizi. Per quanto riguarda il settore agroalimentare la Mongolia dispone di circa 15-20 milioni di bestiame che ogni anno può essere commercializzato. Le imprese italiane leader del settore potranno fornire tecnologia ed expertise per migliorare i processi di lavorazione, conservazione e distribuzione del bestiame, delle carni e dei prodotti agricoli. Per l'acquisto di materiali e tecnologie, la Mongolia costituirà un veicolo finanziario e, insieme all'Italia, definire un'apposita leasing company, che servirà a supportare finanziariamente le proprie imprese. Nel territorio mongolo è presente una grande quantità di terre rare che richiedono ingenti sforzi finanziari e industriali per la corretta estrazione e messa in commercio. Italia e Mongolia collaboreranno attivamente su questo settore, allo scopo di sviluppare una filiera estrattiva e commerciale tanto rari quanto fondamentali nella realizzazione di componentistica tecnologica. Il governo italiano, inoltre, supporterà tecnicamente quello mongolo nella creazione di un apposito fondo per il Microcredito, allo scopo di favorire la crescita e lo sviluppo di un sistema diffuso di Pmi, guidate in particolar modo da giovani e donne. "Con l'accordo di oggi e il lavoro della commissione italo-mongola - ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani - stiamo creando un rapporto di collaborazione forte e stabile tra i nostri due paesi. L'Italia - ha proseguito il ministro - può diventare un 'terzo vicino' commerciale e industriale per la Mongolia, un paese in forte crescita che ha l'obbiettivo di creare nuovi rapporti con realtà industriali come la nostra, anche per rafforzare la sua indipendenza rispetto a grandi Paesi confinanti come Russia e Cina. Abbiamo dunque tutte le possibilità per fare un nuovo start up della nostra collaborazione e impegnarci attivamente su grandi settori di mercato quali il tessile, l'agroalimentare, le terre rare e l'industria estrattivo-mineraria" ha concluso Romani. "Siamo fortemente intenzionati a rafforzare i rapporti commerciali e industriali con un grande Paese come l'Italia" ha detto il ministro dell'Agricoltura e dell'Industria leggera Badamjunai Tunjin, che ha definito "storica" la visita del collega italiano Romani. "Grazie alla disponibilità di materie prime del nostro Paese e alla capacità tecnologica e industriale italiana - ha proseguito il ministro - potranno nascere forme di collaborazione vantaggiose per entrambi. A suggello della nostra volontà, il prossimo ottobre il presidente della Repubblica mongola sarà a Roma per annunciare l'apertura della nostra ambasciata" ha concluso.(19 set - red)
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