Edoardo Ferrario torna ad esibirsi dal vivo con Il Dittatore Sanitario, il suo nuovo spettacolo di stand up comedy. Uno show che non si illude di risolvere i problemi dei nostri tempi incerti, ma almeno li mette in ordine sulla scrivania: cancel culture, patriarcato, matriarcato, la lungimiranza dei preti durante i matrimoni, la pandemia come unica rivoluzione del palinsesto televisivo e l’acquisto di animali domestici in criptovalute. Il prezzo del biglietto include una confessione del paziente zero, per uno spettacolo che fa ridere, ma anche genuflettere. Queste le date: 25/03/2022 Perugia Sala Dei Notari, 03/04/2022 Cesena Palazzo Ridotto, 04/04/2022 Padova Hall, 07/04/2022 Pisa Lumiere, 08/04/2022 Genova Teatro Stradanuova, 09/04/2022 Rivoli (To) Circolo Della Musica, 12/04/2022 Napoli Galleria Toledo, 16/04/2022 Bari Anchecinema, 19/04/2022 Verona Teatro Camploy, 20/04/2022 Firenze Teatro Puccini, 08/05/2022 Bologna Teatro Antoniano, 18/05/2022 Roma Teatro Brancaccio, 20/05/2022 Milano Alcatraz. Prevendite da lunedì 21 febbraio alle ore 11 su www.dnaconcerti.com
LA CARRIERA Edoardo Ferrario ha iniziato la sua carriera televisiva nel 2012 con Sabina Guzzanti. Ha lavorato in molti programmi su tutte le reti nazionali fra cui Quelli che il Calcio con la Gialappa’s Band e Stati generali con Serena Dandini. In radio è uno dei conduttori di Black Out, lo storico programma di Enrico Vaime su RaiRadio2. Si esibisce dal vivo con i suoi spettacoli di stand up comedy. Il suo monologo Temi Caldi è diventato il primo special italiano distribuito in tutto il mondo da Netflix. Il suo secondo show Diamoci un tono è stato portato in scena nei più importanti teatri italiani e comedy club europei (Londra, Berlino, Amsterdam) ed è stato poi pubblicato nel 2020 da RaiPlay e Rai3. Sempre nel 2020 ha realizzato per RaiPlay Paese reale, un talk show satirico in 8 puntate, e ha pubblicato per Mondadori il suo primo libro di racconti Siete persone cattive – Storie comiche di mostri italiani. Su internet ha pubblicato diversi lavori fra cui Esami – La serie, Post esami e, nel 2021, Cachemire – Un podcast morbidissimo a cui è seguito nell’estate dello stesso anno il trionfale “Cachemire Summer Tour” che ha toccato tutte le maggiori città italiane.(red - 18 feb)
CORRI, DAL BEST SELLER DI ROBERTO DI SANTE AL TEATROBASILICA DI ROMA
Sarà in scena al TeatroBasilica di Roma (Piazza Porta S. Giovanni, 10) dal 22 al 27 febbraio Corri, spettacolo tratto dal best seller Corri. Dall’inferno a Central Park di Roberto di Sante. Con la regia e l’adattamento di Ferdinando Ceriani. Sul palco l’attore e maratoneta Sebastiano Gavasso, accompagnato dalle musiche dal vivo di Giovanna Famulari. Si parla di Corsa e soprattutto di Vita. Corri è una storia che inizia con un uomo che precipita dal quarto piano, ed è una storia che finisce con lo stesso uomo alla Maratona di New York. In mezzo, il percorso struggente di quest’uomo, Aldo, dal profondo pozzo buio della depressione fino alla riscoperta dei propri sogni. Il lungo viatico per la liberazione – motivata dall’amore per la compagna Teresa - sarà proprio la corsa, infinita, estenuante, dolorosa, quella di un evaso braccato dai suoi incubi: Aldo cade e si rialza, si fa male e affronta il durissimo recupero ma non molla mai, sputando l’anima lungo strade piene di angeli e avvoltoi. Tornando pian piano, un chilometro dopo l’altro, alla vita, alla passione, ai sogni, fino alla linea di partenza del Ponte di Verrazzano. Una storia sulla corsa, sul dolore e sull’amore, fatta di salite crudeli e discese dolcissime, impossibile da dimenticare. Sebastiano Gavasso, attore di Teatro, Cinema e TV – in questi giorni sul piccolo schermo con DOC e da tempo nel cast de il Paradiso delle Signore – è un runner appassionato. Un motivo in più per calarsi nell’anima del protagonista di questa doppia sfida che si consuma sulle strade di New York ma anche nei meandri più oscuri della mente umana. Un viaggio fisico e psichico che si trasforma in musica vibrante e appassionata nelle note composte da Giovanna Famulari, violoncellista di fama internazionale, da anni al fianco di Tosca e Ron. Roberto di Sante, giornalista e scrittore, ha tagliato nel 2014 il traguardo della Maratona più famosa del mondo. Quattro anni più tardi è nato il suo romanzo Corri. Dall’Inferno a Central Park edito da Ultra, dove la propria storia rivive intensamente in quella di Aldo. Pagine emozionanti sul suo personale percorso di salvezza dalla depressione attraverso la corsa più lunga e più affascinante del mondo, che hanno conquistato migliaia di lettori. Giunto alla decima ristampa, Corri è stato tradotto in lingua inglese in occasione della 50° edizione della Maratona di New York, annullata a causa della pandemia ma viva nella passione di tutti i runner del mondo. Corri ama l’ambiente: grazie alla collaborazione con Esosport, gli spettatori che si presenteranno al botteghino con le scarpe da running da destinare al riciclo avranno diritto al biglietto ridotto. Con Sebastiano Gavasso, regia e adattamento Ferdinando Ceriani, scene Stefano Moretti, musiche composte ed eseguite dal vivo da Giovanna Famulari, prodotto da Loft Theatre. (red)
CHIARA BECCHIMANZI PORTA IN SCENA “TERAPIA DI GRUPPO”
Toccherà l’intera penisola, con tappe allo Zelig di Milano, al Teatro de’ Servi di Roma - ma anche a Torino, Bari, Cosenza fino alla Sicilia - il nuovo tour della pluripremiata stand up comedian, attrice, attivista e autrice Chiara Becchimanzi, con il suo Terapia di Gruppo: un’occasione dissacrante, divertente e imperdibile per conoscere da vicino la nuova leva comica femminile italiana, già protagonista di Battute? su Rai2, di Comedy Central e dello Zelig Lab, per ridere sulla psiche umana dopo due anni di pandemia. Chiara Becchimanzi, è un unicum nella scena italiana: nei suoi vent’anni di carriera sul palco, è riuscita a coniugare tutte le anime dello spettacolo dal vivo a 360 gradi, facendo incontrare il teatro di prosa e colto con il teatro urbano, arrivando all’ironia dello stand up comedy senza dimenticare l’impegno sociale e la missione di sensibilizzazione nel toccare tematiche mai banali, sempre con intelligenza e attenzione. Da questo percorso, artistico e umano, nasce Terapia di Gruppo uno spettacolo che, con particolare attualità, porta in scena l’umanità e gli spettatori stessi, ognuno con il proprio “fardello” psicologico, per un gioco teatrale che non smentisce la raffinatezza dell’approccio dell’attrice e autrice, già premiata dall’Ordine degli Psicologi per il suo Principesse e Sfumature.Terapia di Gruppo è un esilarante flusso di coscienza che esplora le idiosincrasie e gli stereotipi a cui purtroppo siamo fin troppo avvezzi, fra ironia al femminile e stand up comedy, ma anche attivismo e impegno sociale. Lo spettacolo mescola sapientemente i numerosi talenti e le professionalità di Chiara, in un gioco con il pubblico che – mimando la classica terapia di gruppo – si affida alla regola del tutto è possibile. Gli spettatori sono infatti sempre coinvolti in prima persona, determinando la direzione che prenderà il discorso. Sarà così più semplice ridere della nostra salute psicologica, un tema carissimo all’artista, proprio in un momento in cui il benessere psicologico è al centro del dibattito pubblico, fra strascichi della pandemia e bonus psicologo. Così, mentre i più ottimisti intravedono la fine di questa crisi, Chiara Becchimanzi ha trovato un modo per ridere insieme con intelligenza e sarcasmo sulla psicologia umana, attraverso uno spettacolo che improvvisa, gioca con il pubblico e con i luoghi comuni offrendo ogni volta uno spaccato umano profondo. Reduce dal format social Sanremo per Caso con Eleazaro Rossi, Chiara Becchimanzi «soffre l’ansia della categorizzazione», come dimostrato dai suoi show e dalle sue attività. La comedy – a cui si è avvicinata nel 2019 dopo un percorso formativo e impegni a teatro - è infatti un veicolo per l’impegno sociale, e non è un caso che Chiara abbia vinto il Premio Comedy al Roma Fringe Festival e sia autrice del libro A ciascuna il suo (2019, Aracne Editore) con cui sostiene e si fa portavoce anche di una maggiore consapevolezza sessuale di genere. Dal romanzo – presentato al Salone di Torino nel 2021 – Chiara ha poi realizzato un podcast comico, condotto insieme a Giorgia Conteduca, che in pochi mesi ha raggiunto ottimi risultati in termini quantitativi, interattivi e di gradimento, sino all’inserimento nel Festival Nazionale del Podcasting, avvenuto sia nel 2020 che nel 2021.
LE DATE
17 febbraio POMOPERO Breganze (VI)
18 febbraio GARAGE SOUND Bari
11-13 marzo TEATRO DEI SERVI Roma
15 marzo TRENTASEI Aprilia
23 marzo: MOOD, Cosenza
24 marzo: ZO, Catania
25 marzo. MUG, Comiso (RG)
26 marzo: ECLETTICA, Caltanissetta
27 marzo: SONICA, Siracusa
3 aprile: ZELIG (Milano)
5 aprile: OFF TOPIC (Torino)
“L'ALA DESTRA DEL DIO DI CUOIO” OMAGGIO A PASOLINI AL TEATRO NUOVO DI NAPOLI
L'ala destra del dio di cuoio - omaggio a Pasolini andrà in scena fino al 20 febbraio al Teatro Nuovo di Napoli. Il calcio secondo Pasolini è il calcio delle porte costruite nel fango, con i pezzi di legno e i maglioni arrotolati sui paletti, ma è anche un luogo sacro della mente e del corpo, nel quale poesia e speranza coincidono e si rivelano. È il calcio di Amedeo Biavati, ala destra del Bologna ‘d’oro’, campione del mondo nel 1938 e poeta del doppio passo che Pasolini cercherà sempre nella scrittura, nelle parole, nella poesia… e nel tempo. L’Ala destra del dio di cuoio è un passo a due, infatti, in cui si mescolano e si intrecciano due figure, due voci, due vite, unite in un sogno di ricerca del momento assoluto, incuranti del prezzo da pagare. È il racconto visionario e poetico di due anime in gioco. Sul piatto c’è il senso delle cose e quello che noi ce ne facciamo. Alla regia Luciano Melchionna: “Volevo raccontare la perdita di quella primigenia componente di freschezza e di onestà in cui l’atto del gioco era atto di buttarsi nella vita e competere portando fuori il meglio di se stessi, condividendo gioie e dolori insieme ai compagni. Ho affidato allora alle parole di Pier Paolo Pasolini la visione di un universo di significati a cui il calcio resta intimamente legato." I testi dello spettacolo sono di Sara Bilotti e Luciano Melchionna, con Veronica D’Elia e Sara Esposito, costumi Milla, musiche Marco Guazzone, suggestioni fotografiche Fabio Schiattarella. Una produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro in collaborazione con SportOpera nell’ambito del Campania Teatro Festival 2021. (red)
A ROMA “MA CHE COLPA ABBIAMO NOI” DI E CON CHIARA CASARICO
Dal 18 al 20 febbraio il palcoscenico dell’Altrove Teatro Studio di Roma (Via Giorgio Scalia 53) accoglie Ma Che Colpa Abbiamo Noi, spettacolo di e con Chiara Casarico e Giuseppe De Trizio. Sono passati cinquant’anni dal 1968, della rivolta studentesca, dello scontro generazionale, della liberalizzazione sessuale e tanto altro… un anno che ha segnato un grande cambiamento socio-politico nel mondo del quale forse non sappiamo ancora apprezzare la portata e che ci pone ancora grandi interrogativi. “Ma che colpa abbiamo noi” è il ritornello di una canzone dei Rokes, con testo italiano di Mogol, che si piazzerà al secondo posto in uno storico Cantagiro del 1966 e che secondo noi rende bene l’idea del cambiamento che stava avvenendo in quegli anni. (red)
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