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direttore Paolo Pagliaro

Il ritorno di Lady Gaga con

Musica
Concerti, dischi, biografie, tributi e novità dalla Rete. Lo "Speciale musica" si snoda lungo il variegato mondo del rock e del pop attraverso personaggi, sonorità e aneddoti "unici nel loro genere". Ogni settimana vengono pubblicate le notizie riguardanti gli artisti italiani e stranieri, dai mostri sacri alle giovani promesse nate nei talent show. Un servizio che consente di essere sempre aggiornati sulle hit del momento e sulle star immortali.

Il ritorno di Lady Gaga con

Lady Gaga ha annunciato il suo nuovo singolo, “Hold My Hand”, tratto dalla colonna sonora del nuovo attesissimo film “Top Gun: Maverick”, in uscita in anteprima il 21 e 22 maggio in tutti i cinema italiani che parteciperanno all’iniziativa e in tutte le sale cinematografiche dal 25 maggio, distribuito da Eagle Pictures. Il singolo - disponibile per il pre-save - prodotto da Lady Gaga e BloodPop con l’aiuto di Benjamin Rice, uscirà in tutto il mondo martedì 3 maggio via Interscope Records, è stato scritto per il film e potrà essere ascoltato anche all’interno della pellicola. La versione cinematografica di “Hold My Hand” contiene la produzione aggiuntiva di Harold Faltermeyer e del vincitore del Premio Oscar Hans Zimmer. “Hold My Hand” segna il grande ritorno di Lady Gaga come autrice e produttrice di colonne sonore dopo l’enorme successo di “A Star is Born” nel 2018 per cui la popstar ha vinto un Premio Oscar, due Grammy Awards, un BAFTA Award, un Golden Globe e un Critics’ Choice Award.

SPRING ATTITUDE: LA LINE UP COMPLETA DELL'EDIZIONE 2022

Dai mostri sacri dell’elettronica mondiale ai migliori rappresentanti del pop più innovativo ed eterogeneo, passando per i protagonisti della nuova scena italiana. Fra live e dj set, performance e installazioni, musica e arte digitale, workshop e incontri fra artisti e il pubblico, oltre venti progetti artistici divisi in due serate in cui abbandonarsi estaticamente, circondati da suggestivi simulacri che hanno formato l’immaginario di tutti. Dopo aver annunciato nelle scorse settimane i primi artisti in programma, Spring Attitude completa la line up e presenta il programma integrale dell’undicesima edizione del festival internazionale di musica e cultura contemporanea, che si svolgerà il 16 e 17 settembre a Roma negli Studi cinematografici di Cinecittà. Spring Attitude torna dunque alla sua forma festival dopo due anni di sospensione pandemica con un titolo in sintonia con il generale clima di ripartenza e rinascita dello spettacolo dal vivo: Restart the Future. Riavviare il futuro. Ripensarlo e ridisegnarlo per immaginare orizzonti inediti attraverso la musica e l’espressione artistica, seguendo le possibili traiettorie generate da quelle parole d’ordine ormai davvero indispensabili: inclusività, sostenibilità, internazionalizzazione. Un titolo che è un manifesto di intenzioni ma anche un invito al pubblico, nella prospettiva di ritrovare la dimensione di comunità e la volontà di muoversi insieme verso traguardi comuni. E agli artisti, chiamati a sensibilizzare le coscienze, attraverso performance sonore e installazioni multimediali, sul versante dell’accessibilità delle opere, della multidisciplinarietà dei linguaggi e dei contenuti legati anche ai temi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. E quale luogo migliore per far ripartire il futuro se non gli storici Studi cinematografici di Cinecittà, arrivati alla fama mondiale negli anni a ridosso del boom economico grazie alle straordinarie ricostruzioni del mondo antico nei celebri peplum movies? Una location fortemente simbolica scelta per attivare un nuovo senso, in un postmoderno cortocircuito di immaginari. Il dance floor fra femminismo, attivismo LGBT e impegno sociale dell’americana The Blessed Madonna e l’electro-pop di matrice politica del duo belga Charlotte Adigéry & Bolis Pupil che nel loro ultimo disco, Topical Dancer, fanno ballare ragionando su temi come appropriazione culturale, parità di genere e razzismo. Il punk-urban anarchico del talento esordiente Centomilacarie e Cosmo con la sua malinconica e, al tempo stesso, gioiosa fusione fra canzone d’autore e clubbing e il pop fluido della vera rivelazione della musica italiana di quest’anno Ditonellapiaga, fresca della sua ultima uscita discografica Camouflage, un tripudio di stile ed eclettismo sonoro che nella sua versione live sta già infiammando i palchi di mezza Italia; il cantautorato indie di Fulminacci, che in poco più di due anni si è imposto come un vero protagonista della nuova scena italiana, vincendo anche il  Premio Tenco con il suo album d’esordio ma anche gli arditi flussi sperimentali di Iosonouncane che in ogni live lascia il pubblico a bocca aperta. A rapire il pubblico del festival ci penseranno poi anche i Post Nebbia con la loro neo-psichedelia postmoderna dagli accenti esoterici; i Red Axes, duo israeliano in grado di far dialogare elettronica e post-punk, disco e garage, rock e techno; e le sonorità meditative intrise di misticismo di The Ladder Cloud Nothing, coppia di producer composta dai romani Filippo Nardini e Michele Di Martino. A chiudere la line up della prima giornata, venerdì 16 settembre, il norvegese Todd Terje e il suo sound nu-disco. Il gusto per la ricerca, l’avanguardia e la scoperta di nuove tendenze, l’ibridazione stilistica, la contaminazione espressiva, l’internazionalità della proposta, la parità di genere e il sostegno ai giovani artisti sono gli elementi identitari che in oltre dieci anni di attività hanno reso Spring Attitude un punto di rifermento per le nuove sonorità di tutto il mondo. E che daranno forma alla programmazione anche della seconda serata, quella di sabato 17 settembre. A partire dall’iperbolico crossover dei 72 Hour Post Fight, progetto collaborativo targato La Tempesta Dischi e firmato da Fight Pausa e Palazzi D’Oriente, che trova la giusta armonia fra jazz, math rock, emo, ambient e downtempo. Fra gli eventi più attesi del festival, l’esibizione dei Calibro 35, band composta da musicisti di altissimo profilo che ormai da anni incanta il pubblico internazionale con un funky-soul cosmico dagli echi exploitation e che a Spring Attitude celebrerà il mito di Ennio Morricone. Se c’è invece qualcuno che può celebrare il dancefloor come esperienza collettiva e profonda, quello è Ceri, musicista e producer fra i più influenti in questo momento (già al fianco di artisti come Mahmood, Salmo, Coez e Calcutta) che al festival presenterà il nuovo progetto in progress Waxtape. Indiscussa protagonista della serata sarà anche un’artista che non ha certo bisogno di presentazioni, la regina dell’elettronica mondiale Ellen Allien, ormai di casa al Festival. Cinema, videoarte, atmosfere distopiche e sonorità ambient si incontrano invece nelle creazioni di Ginevra Nervi, compositrice e musicista fondatrice del collettivo tutto al femminile Poche e autrice di una musica che è stata definita la colonna sonora dell’immediato futuro. Il mood cambierà completamente con una delle altre performance più attese di questa edizione, dove a farla da padrone sarà l’inconfondibile groove funky-dance dei Nu Genea che presentano il loro nuovo format Nu Genea invite con cui ospitano un artista internazionale diverso per ogni tappa live e che sul palco di Spring saranno insieme a una delle più sorprendenti formazioni della nuova scena jazz e afrobeat inglese, i Kokoroko. Pop, funk, jazz e blues sono le coordinate all’interno delle quali si muove il talentuoso polistrumentista siracusano Marco Castello mentre a far volare la techno sopra i territori di confine fra sacro e profano ci penserà la prima dj donna palestinese ad affermarsi nei dancefloor di tutto il mondo Sama’ Abdulhadi. Le ultime pennellate a questo straordinario affresco musicale arrivano per mano di altri due artisti italiani di spicco: il venerabile Venerus con la sua world music allucinata e psichedelica che si nutre di R’N’B, soul e funky-jazz, e l’ipnotica autrice, compositrice, producer e musicista Whitemary che con maestria lega indissolubilmente la cassa dritta alle melodie incantatrici. L’edizione 2022 di Spring Attitude, infine, sarà anticipata il 10 settembre dall’attesissimo concerto del compositore e producer islandese Ólafur Arnalds in Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone: un grande evento realizzato con Romaeuropa Festival e presentato nell’ambito della sua trentasettesima edizione.

“SEROTONIN” E’ IL NUOVO SINGOLO DI TOM WALKER

Tom Walker torna con il nuovo coinvolgente singolo “Serotonin", brano che anticipa l’uscita del suo secondo album.  L’artista si esibirà in concerto in Italia mercoledì 4 maggio al Carroponte di Sesto San Giovanni (Milano) come opening act dei OneRepublic. In “Serotonin" la voce inconfondibile di Tom Walker emerge in tutta sua espressività.  Il brano è stato scritto da Tom, insieme a Gez O'Connell, autore di "Hotter Than Hell" di Dua Lipa, e The Elements (AJ Tracey, Tion Wayne, Headie One), e prodotto da Mike Spencer (Rudimental). Il video girato da Samuel Douek (Sigala, Craig David) a Città del Messico, racconta il difficile rapporto tra padre e figlia. Con l’uso di colori accattivanti e di texture straordinarie, il videoclip mostra il cantautore in mongolfiera con straordinarie riprese mozzafiato dall’alto.

NICCOLÒ FABI LIVE PER LA PRIMA VOLTA DA SOLO ALL'ARENA DI VERONA IL 2 OTTOBRE

Sarà l’anfiteatro più antico d’Italia, ad accogliere Niccolò Fabi per il suo unico concerto del 2022: il 2 Ottobre, infatti, il cantautore romano sarà per la prima volta protagonista da solo sul palco dell’Arena di Verona, per raccontare e condividere con il suo pubblico 25 anni di storia e canzoni, tra musica e parole. I biglietti per il concerto unico di Niccolò Fabi, prodotto e organizzato da Magellano Concerti, sono già disponibili nei circuiti di vendita e prevendita abituali. “A 25 anni di distanza da quando ‘Il giardiniere’ ha iniziato a rendere pubbliche le sue traiettorie tra le turbolenze, il 2 ottobre all’Arena di Verona ci sarà l’unico mio concerto di quest’anno - afferma Fabi - Non per parsimonia o epica della celebrazione ma semplicemente perché sia unico e per fare qualcosa che non ho mai fatto. Un’occasione che regalo a me stesso e a chi mi ascolta per portare quelle storie nate in un intestino fino ad un anfiteatro romano. Forse se lo meritano. Il posto è grande e prestigioso ma le emozioni in gioco lo sono altrettanto. In qualche modo, lo riempiremo”.

“1988 (LA COSA GIUSTA)” È IL NUOVO SINGOLO DI CLIÒ

“1988 (La cosa giusta)” è il titolo del nuovo singolo e videoclip di Cliò, disponibile in tutte le piattaforme digitali. La cantautrice ha inaugurato ufficialmente la propria carriera nel 1991, ma è nel 1988 citato nel titolo che ha firmato il suo primo contratto discografico, che significò per lei "la cosa giusta" da fare. Tra discografia e musica dal vivo ha all’attivo una vittoria al Festival di Castrocaro e al Cantagiro nella sezione Nuove Proposte, una partecipazione al Festival di Sanremo e la presenza al progetto “Amiche per L'Abruzzo” di Laura Pausini. A due anni dall’ultimo singolo “Oltre nuovi orizzonti” torna con un brano e un videoclip dal sapore Anni ’80, dove ai ricordi di una vita accosta il suo personale omaggio verso un periodo storico e i suoi retaggi culturali. Pop e rock dal classico retrogusto 80s, sono stati elaborati da David Giacomini che ha firmato produzione e arrangiamento, mentre Gabriele Cannarozzo al basso e Matteo Di Francesco alla batteria hanno dato il loro contributo ritmico. Il tutto con il mix di Carlo Di Francesco e il master di Pietro Caramelli di Energy Mastering. “Il testo è come un dialogo immaginario con la me adolescente - spiega l’artista - Ora che sono grande ho voluto dire a me stessa: ‘La cosa giusta, ammesso che sia giusta, è dimenticare per poi perdonare di nuovo incontrarsi e continuare’”. Una linea melodica che attraversa strofe e ritornelli, è scandita da una chitarra liquida con un arrangiamento solare che conferisce a tutto il brano un respiro di allegra positività, con la voce di Cliò che spicca protagonista su tutte le note. La prima strofa del brano, poi, racchiude in sé tutto il suo conflitto interiore, un misto di amore, delusione, smarrimento e desiderio di ricominciare. Ma è nel videoclip che questo omaggio agli Anni ’80 prende ancora più corpo. Le immagini firmate da Lorenzo Catapano, vedono la protagonista Cliò all’interno di una palestra che canta e balla assieme a un gruppo di ragazze sulla coreografia di Lino Lancione. Tra body colorati e scaldamuscoli, il playback scorre tra frame volutamente disturbati dai tipici difetti delle mitiche VHS dell’epoca. Dissolvenze, pixel, glitch e le tipiche strisce orizzontali diventano elemento di narrazione, per riportare lo spettatore a quell’atmosfera che l’artista vuole raccontare in questo brano.

A CARMEN CONSOLI IL PREMIO AMNESTY, NELLA SEZIONE BIG

Carmen Consoli con “L’uomo nero” si aggiudica il Premio Amnesty International Italia 2022 nella sezione Big. È la sua seconda vittoria, che coincide con la ventesima edizione del Premio e con la venticinquesima del festival che lo ospita, “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”. Il brano vincitore, “L’uomo nero”, è contenuto nell’album “Volevo fare la rockstar” e parla con sarcasmo del sovranismo che porta alle violazioni dei diritti umani. La cantautrice siciliana era già stata vincitrice nel 2010 con il brano “Mio zio” che narrava di abusi sui minori. La premiazione avverrà domenica 24 luglio durante la serata finale del festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, che si terrà dal 21 al 24 luglio a Rosolina Mare (Rovigo) e di cui saranno prossimamente annunciati gli ospiti. Durante le serate sono in programma le semifinali e le finali della sezione emergenti del Premio Amnesty, il cui bando, consultabile sul sito www.vociperlaliberta.it, rimane aperto fino al 30 aprile. Confermata anche quest’anno la media partnership con Rai Radio1, una delle più seguite radio italiane, che affiancherà il festival in questa venticinquesima edizione.

CARMEM CONSOLI Ecco le parole di Carmen Consoli all’annuncio del premio: “Alcuni Führer tornano dall’inferno trasformando questa terra nel loro e nel nostro inferno. Nella Storia si riaffermano personaggi banali ma scaltri, decisionisti arroganti con scarsa inclinazione verso il dubbio e il confronto, sordi alle voci altrui ma con un timbro altisonante nella propria voce, violenti nei gesti e nelle parole. Tornano e ritornano e il mio ‘uomo nero’ è solo un’invenzione, un esempio ipotetico e patetico, ridicolo e temibile; o almeno che io temo moltissimo. Come continuo a temere il pensiero che i nostri vicini di casa, i nostri coinquilini o anche noi stessi potremmo macchiarci dei crimini più efferati per esserci lasciati scivolare in un tempo senza memoria, incapaci di dare spazio al confronto, alla riflessione e al ricordo, sopraffatti dalla nostra stessa inedia. E quindi ringrazio sinceramente Amnesty e Voci per la Libertà per questo premio, ma soprattutto li ringrazio per impegnarsi da oltre 60 anni perché – difendendo appassionatamente, sempre e ovunque, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo - ci ricordano che tutti gli esseri umani “sono dotati di ragione e coscienza”, sono “liberi e uguali in dignità e diritti (art.1)”.

AMNESTY INTERNATIONAL Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia, ha affermato: ‘Siamo felici che il ventesimo premio di Amnesty International Italia alla migliore canzone per i diritti umani torni ad essere assegnato a Carmen Consoli, che già l'aveva meritato nel 2010 con 'Mio zio'. 'L'uomo nero' denuncia le narrative sovraniste, velenose e divisive, che in questi anni sono diventate purtroppo popolari in molti stati, Italia compresa. Con sarcasmo, Consoli ci mette in guardia da quello che può succedere senza la cultura, la conoscenza dell'altro e il rispetto dei diritti umani’.

I FINALISTI Gli altri finalisti erano: 99Posse con “Nero su bianco”, Caparezza feat. Mishel Domenssain con “El sendero”, Federica Carta & Mydrama con “Tocca a me”, Cristina Donà con “Distratti”, Gang con “Dago”, Mahmood con “Icaro è libero”, Mannarino con “Congo”, Ermal Meta con “Nina e Sara”, Erica Mou con “Cinema”.

BRANI VINCITORI DELLE PRECEDENTI EDIZIONI Ecco i brani vincitori delle precedenti edizioni, dal 2003 al 2021: “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, “Ebano” dei Modena City Ramblers, “Rwanda” di Paola Turci, “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani, “Canenero” dei Subsonica, “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, “Mio zio” di Carmen Consoli, “Genova Brucia” di Simone Cristicchi, “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia, “Gerardo nuvola ‘e Polvere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini, “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè, “Scendi giù” di Alessandro Mannarino, “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato, “Ballata triste” di Nada, “L’uomo nero” di Brunori Sas, “Salvagente” di Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote, “Io sono l’altro” di Niccolò Fabi, “Dalle mie parti” dei Negramaro.

LA GIURIA Il premio è stato assegnato da una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori, rappresentanti di Amnesty International e di Voci per la Libertà. Ne hanno fatto parte: Claudio Agostoni (Radio Popolare), Gio’ Alajmo (Spettakolo.it), Diego Alligatore (Smemoranda), Giuseppe Antonelli (linguista), Massimo Arcangeli (linguista), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Giuditta Avellina (GQ.com), Silvia Boschero (Rai Radio 2), Marta Cagnola (Radio24), Angela Calvini (Avvenire), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Cesarotti (Amnesty International Italia), Francesca Cheyenne (Rtl 102.5), Angiola Codacci Pisanelli (Espresso), Francesca Corbo (Amnesty International Italia), Valerio Corzani (Rai Radio 3), Claudia Culiersi (Ciao Radio Bologna), Silvia D'Onghia (Il Fatto quotidiano), Enrico de Angelis (storico della canzone), Danilo De Blasio (Festival dei diritti umani), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (operatore culturale), Maria Antonia Fama (Collettiva.it), Paola Gallo (ondefunky.com), Silvia Gianatti (Cosmopopolitan-Vanity Fair), Livia Grossi (Sette Corriere della sera), Federico Guglielmi (Audio Review), Ambrosia Jole Silvia Imbornone (Rockerilla), Giovanna La Salvia (9colonne), Andrea Laffranchi (Corriere Della Sera), Chiara Limelli (Radio Italia Anni 60 Trento), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Luigi Manconi (sociologo), Francesca Milano (Chora), Stefano Miliani (Globalist), Giommaria Monti (Rai3), Riccardo Noury (Amnesty International Italia), Elisa Orlandotti (FunnyVegan), Angelo Pangrazio (free lance), Luciana Parisi (Tg3), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Fausto Pellegrini (Rai News 24), Timisoara Pinto (Gr Rai), Gianluca Polverari (Radio Città Aperta), Valeria Rusconi (Repubblica), Elisa Russo (Il Piccolo), Emanuele Russo (Amnesty International Italia), Adila Salah (Noise Symphony), Giordano Sangiorgi (Mei), Annalisa Scarsellini (Intimità), Renzo Stefanel (Classic Rock Italia), Giovanni Stefani (Voci per la Libertà), Marcella Sullo (Gr Rai), Monica Triglia (allonsanfan.it), John Vignola (Rai Radio 1), Silvio Vitelli (Tv2000), Savino Zaba (Rai Radio 1).

 

 

 

 

 

 

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