Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

MOSCA: NEGOZIAMO
007 KIEV: DUE MESI
FA ATTENTATO A PUTIN

MOSCA: NEGOZIAMO <BR>007 KIEV: DUE MESI <BR>FA ATTENTATO A PUTIN

19.12 - PUTIN: ECONOMIA RUSSA RESISTE BENE ALLE SANZIONI

“Nonostante tutte le difficoltà, l'economia russa sta resistendo abbastanza bene al colpo delle sanzioni, come dimostrano tutti i principali indicatori macroeconomici. La situazione si è obiettivamente sviluppata nel modo in cui volevamo, non è stato dannoso per i nostri partner, poiché stiamo rispettando tutti i nostri obblighi”. Così il presidente russo Vladimir Putin, nel corso del bilaterale con il presidente bielorusso Viktor Lukashenko. “Stiamo convertendo i pagamenti in valuta nazionale / rublo nel trading in determinate categorie di materie prime e questo aiuta a rafforzare il rublo”.

19.11 - AUSTIN (PENTAGONO): NUOVI AIUTI MILITARI A KIEV DA 20 PAESI

Il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, ha affermato che "circa 20 paesi" hanno annunciato oggi nuovi pacchetti di assistenza alla sicurezza per l'Ucraina. I pacchetti spaziano dai sistemi di difesa costiera ai carri armati e ai veicoli corazzati.

17.39 - POLONIA RESCINDE CONTRATTO CON RUSSIA PER FORNITURA DI GAS

La Polonia ha rescisso il contratto con la Russia per la fornitura di gas prima della scadenza prevista. Lo ha annunciato su Twitter il ministro polacco del Clima e dell'ambiente Anna Moskwa. Il contratto, firmato nel 1993, sarebbe stato valido fino al termine del 2022.

16.27 - ANCHE STARBUCKS LASCIA LA RUSSIA

“Come accennato l'8 marzo, abbiamo sospeso tutte le attività commerciali in Russia, inclusa la spedizione di tutti i prodotti Starbucks. Starbucks ha preso la decisione di abbandonare e non avere più una presenza del marchio sul mercato russo. Continueremo a sostenere i nostri quasi 2.000 partner in Russia, con una retribuzione per sei mesi e l'assistenza per la transizione verso nuove opportunità al di fuori di Starbucks”. Così una nota di Starbucks.

16.14 - TRE UCRAINI TRA LE 100 PERSONE PIU’ INFLUENTI AL MONDO

Tre ucraini tra le 100 persone più influenti al mondo secondo TIME. Il presidente Volodymyr Zelensky e il comandante in capo Valerii Zaluzhnyi sono stati selezionati per la categoria "Leader", mentre il caporedattore della Ukrainska Pravda Sevgil Musaieva è tra gli "innovatori".

15.52 - DOMBROVSKIS: SCHEMA AIUTI UE DA DISCUTERE ULTERIORMENTE

Dovrà essere ulteriormente discusso lo schema di aiuti UE all’Ucraina proposto dalla Commissione europea. Lo ha spiegato Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea, a margine dell’Eurogruppo. "Dovremo mobilitare diverse risorse dagli Stati membri dell'UE, da altri paesi, dalle istituzioni finanziarie internazionali, in stretto coordinamento con le autorità ucraine", ha aggiunto.

15.07 - CAPO INTELLIGENCE UCRAINA: DUE MESI FA TENTATO ATTENTATO A PUTIN

Secondo quanto dichiarato alla Pravda ucraina da Kyrylo Budanov, capo dell'intelligence ucraina, circa due mesi fa ci sarebbe stato un attentato contro Putin, preparato dai rappresentanti del Caucaso.

14.55 - SI DIMETTE IL PRIMO DIPLOMATICO RUSSO: MI VERGOGNO DEL MIO PAESE

"Oggi ho rassegnato le dimissioni dal servizio diplomatico russo. Per vent'anni della mia carriera diplomatica ho visto diverse svolte della nostra politica estera, ma non mi sono mai vergognato così tanto del mio Paese come il 24 febbraio di quest'anno". Queste le parole di Boris Bondarev, consigliere presso la missione russa alle Nazioni Unite, a Ginevra, che oggi ha presentato la dimissioni. Le sue parole, contenute in una lettera, sono state affidate all’avvocato internazionale Hillel Neuer, direttore esecutivo di UN Watch.

13.30 - LUKASHENKO: OCCIDENTE STA SMEMBRANDO IL PAESE

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che oggi a Sochi ha incontrato l'omologo russo Vladimir Putin, ha affermato "Minsk è preoccupata per i passi dell'Occidente per smembrare l'Ucraina". Sempre in mattinata, un eletto alla Duma russa del collegio della Crimea, Mikhail Sheremet, ha accusato il governo Zelensky di aver deciso "il trasferimento dei suoi territori occidentali alla Polonia". Secondo il deputato tale decisione si evincerebbe da una serie di annunci di Zelensky, tra cui quello dell'accordo con la Polonia che semplifica l'attraversamento del confine. A suo dire, "Zelensky si è reso conto che il crollo del Paese è inevitabile, dal momento che la parte sud-orientale dell'Ucraina è già completamente perduta. Pertanto, ha optato per il trasferimento effettivo dei territori dell'Ucraina occidentale sotto il controllo della Polonia, che da lungo termine coltivava piani per l'occupazione di queste terre. Oggi è arrivato il momento fingere che tutto ciò si faccia per una preoccupazione senza fondamento per il popolo ucraino", ha detto Sheremet. 


13.00 - ZELENSKY CHIEDE A DAVOS SANZIONI "MASSIME" CONTRO LA RUSSIA

Le sanzioni della comunità internazionale contro Mosca "dovrebbero essere massime", in grado di escludere "qualsiasi scambio con la Russia". Così questa mattina il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un discorso in videoconferenza trasmesso nel corso della riunione del World Economic Forum di Davos. Zelensky ha anche chiesto più armi per il suo paese: "l'Ucraina ha bisogno di tutte le armi che chiediamo, non solo di quelle che sono state fornite", ha detto.


12.30 - RUSSIA RITIRA CANDIDATURA MOSCA A EXPO 2030

La Russia ha deciso di ritirare la candidatura di Mosca a ospitare l'Expo 2030. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo.


12.20 - CONDANNATO ALL'ERGASTOLO SOLDATO RUSSO CHE SPARÒ A UN CIVILE

Il tribunale distrettuale di Solomyansky di Kiev ha condannato all'ergastolo Vadim Shishimarin, il militare russo accusato per aver ucciso un civile nella regione di Sumy. Il verdetto è stato annunciato questa mattina dal presidente della Corte.  Si tratta del primo processo imbastito per un crimine di guerra da parte delle truppe russe in Ucraina. Il difensore aveva chiesto al tribunale l'assoluzione per circostanze attenuanti. Da parte sua il pubblico ministero aveva imvece sottolineato che Shishimarin era ben consapevole di ciò che stava facendo: "ha sparato tre colpi con la sua arma automatica. Avrebbe potuto evitarlo? Si avrebbe potuto! Avrebbe potuto invece di tre o quattro pallottole sparare un solo colpo? Poteva! Ma ha deliberatamente ucciso un cittadino ucraino", ha detto nell'arringa conclusiva il pubblico ministero.


12.11 - LEADER SEPARATISTI DONETSK: PROCESSO PER PRIGIONIERI AZOVSTAL

Il leader dei separatisti filorussi di Dontesk, Denis Pushilin, ha dichiarato che "tutti i prigionieri di guerra dell'acciaieria Azovstal saranno processati da un tribunale 'internazionale'". A tale proposito, ha aggiunto Pushilin, "si stanno imbastendo gli atti del processo".


11.27 - MOSCA: POSSIBILE SCAMBIO PRIGIONIERI AZOVSTAL

Il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Andrei Rudenko ha ammesso la possibilità che uno scambio di prigionieri dell'Azovstal sia argomento di confronto con l'Ucraina. "Questo argomento non è di mia competenza, ma, probabilmente, se ne sta discutendo da qualche parte", ha detto Rudenko ai giornalisti, rispondendo alla domanda se la possibilità di scambiare prigionieri russi con i combattenti dell'Azovstal sia in discussione. "Ammetto ogni possibilità che non contraddica il buon senso", ha detto il viceministro. 


11.25 - "A MARIUPOL SI RICHIA EPIDEMIA, SERVE NUOVA EVACUAZIONE"

È più che mai urgente mettere in atto a Mariupol un'ulteriore evacuazione dei civili bloccati nella città-martire a causa della minaccia di un'epidemia, ha affermato il consigliere del sindaco della città portuale Petro Andryushchenko. "Mariupol ha un disperato bisogno di una nuova ondata di evacuazioni. Le conseguenze della trasformazione di Mariupol in un ghetto saranno catastrofiche. La minaccia di un'epidemia sta diventando una realtà ad ogni pioggia", ha scritto Andryushchenko su Telegram. Secondo il consigliere del sindaco, le acque reflue provenienti dalle fogne intasate stanno contaminando ogni luogo spargendo i batteri della decomposizione delle carcasse di animali abbandonati (e a volte purtroppo anche dei corpi umani) e trasportando veleni chimici di armi e impianti industriali distrutti.


11.05 - POLONIA RISOLVE IN ANTICIPO ACCORDO SU FORNITURA GAS RUSSO

Varsavia sta risolvendo l'accordo sulla fornitura di gas russo prima del previsto, ha detto in onda alla radio polacca Piotr Naimsky, rappresentante del gabinetto dei ministri per le infrastrutture energetiche strategiche. "Il 13 maggio, il governo di Mateusz Morawiecki ha adottato una risoluzione per rompere l'accordo tra il governo della Polonia e quello della Federazione Russa". L'accordo era stato firmato nel 1993. "Dopo 30 anni, è si può affermare che le relazioni sul gas tra Polonia e Russia cessano di esistere", ha detto Naimsky.


10.00 - KIEV: 29.200 MILITARI RUSSI CADUTI DA INIZIO INVASIONE

Secondo l'ultimo rapporto dello stato maggiore ucraino, dall'inizio dell'invasione, l'esercito russo avrebbe perso circa 29.200 militari, di cui circa 150 persone nella sola giornata di ieri. Le forze armate di Kiev avrebbero inoltre distrutto alle forze nemiche 1.293 (+8) carri armati, 3.166 (+25) veicoli corazzati da combattimento, 604 (+5) sistemi di artiglieria, 201 (+0) lanciarazzi multipli semoventi, 93 (+0) sistemi di difesa aerea e 204 aerei. Inoltre i russi avrebbero perso, 170 elicotteri e ben 476 droni di livello operativo e tattico, 13 unità navali e 2.206 autoveicoli. "Le maggiori perdite del nemico dell'ultimo giorno sono state osservate nella direzione di Bakhmut" specifica lo stato maggiore di Kiev.


09.25 - BIDEN: SANZIONI A RUSSIA AVVERTIMENTO ANCHE A CINA PER TAIWAN

Oltre all'Ucraina, un'altra area del pianeta dove si rischia lo scoppio di un conflitto armato suscettibile di mettere l'una contro l'altra due potenze nucleari è l'isola di Taiwan. Questa mattina, a tale proposito, il presidente americano Joe Biden, in visita ufficiale a Tokyo, ha dichiarato che gli Stati Uniti risponderebbero militarmente in caso di attacco cinese. "Questo è l'impegno che abbiamo preso", ha detto l'inquilino della Casa Bianca durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Per quanto riguarda la crisi ucraina, Biden ha affermato che la Russia "dovrà pagare un prezzo a lungo termine" in sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dai suoi alleati per la "barbarie" messa in atto nel paese invaso. "Non si tratta solo dell'Ucraina - ha detto Biden -. Infatti se le sanzioni non fossero mantenute, quale segnale si manderebbe alla Cina sul costo di un tentativo di prendere Taiwan con la forza?"


08.40 - JOHNSON A BAMBINI UCRAINI: SIETE IL NOSTRO ESEMPIO

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha scritto una lettera aperta ai bambini ucraini la cui esistenza è stata stravolta dall'aggressione delle truppe russe. Al messaggio dà oggi ampia eco Sky News che riposta le parole dell'inquilino di Downing Street: "Molti di voi - scrive Johnson - hanno visto o sperimentato cose a cui nessun bambino dovrebbe essere testimone. Tuttavia, ogni giorno i bambini ucraini insegnano a tutti noi cosa significa essere forti e degni, andare a testa alta, anche nei momenti più difficili. Non riesco a pensare a un esempio migliore da seguire per bambini e adulti ovunque", ha detto il premier. Il capo del governo britannico ha aggiunto che i giovani ucraini dovrebbero essere "immensamente orgogliosi del loro paese, dei loro genitori, dei loro soldati e, soprattutto, di se stessi" ricordando che "i bambini ucraini che non sono soli in questo mondo". "Qui nel Regno Unito, appendiamo bandiere ucraine sulle nostre case, uffici, chiese, negozi e parchi giochi, persino sul tetto della mia casa a Downing Street, dove le finestre sono piene di girasoli dipinti dai bambini britannici. I nostri giovani disegnano le tue bandiere nelle aule e realizzano braccialetti blu e gialli a sostegno del tuo paese", ha detto Johnson, sottolineando di credere nella vittoria dell'Ucraina nel conflitto. "Credo, come il vostro Presidente, che l'Ucraina vincerà questa guerra. Spero sinceramente che presto possiate tornare alle vostre case, scuole, famiglie. E non importa quanto tempo ci vorrà, noi nel Regno Unito non ti dimenticheremo mai e saremo sempre orgogliosi di chiamarvi nostri amici", ha detto Johnson.


08.30 - OGGI ZELENSKY APRIRÀ IL FORUM ECONOMICO DI DAVOS

Il Forum economico di Davos (Svizzera) torna dopo una pausa di due anni a causa della pandemia. L'edizione 2022 del WEF si intitola "La storia a una svolta". Circa 2.500 i partecipanti annunciati, tra cui una cinquantina di capi di Stato e di governo nonché il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. La Russia e i suoi rappresentanti sono stati esclusi ovviamente a causa dell'invasione dell'Ucraina. Il primo a pronunciarsi sarà il presidente ucraino, Volodymir Zelensky, che parlerà in videoconferenza alle 11.15. Atteso fisicamente il sindaco della capitale ucraina Vitaly Klytchko, così come il capo della diplomazia ucraina Dmytro Kuleba. Il fondatore del Forum, Klaus Schwab, ha già assicurato che Davos farà tutto il possibile per sostenere l'Ucraina e la sua ricostruzione. Il programma annuncia anche dibattiti su temi che vanno dal cambiamento climatico all'impennata dei prezzi dell'energia e ai timori di una crisi alimentare globale, alla disuguaglianza di genere.


08.12 - ANCHE LEVI STRAUSS LASCIA DEFINITIVAMENTE LA RUSSIA

Anche Levi Strauss, noto produttore di abbigliamento americano, in particolare di jeans, ha deciso di lasciare il mercato russo. Lo si legge sul quotidiano Kommersant.

Leggi qui l'articolo completo

08.00 - MOSCA: NEGOZIAMO MA A EST E’ L’INFERNO

La guerra in Ucraina giunge all’89 giorno senza che di fatto si concretizzi un’azione negoziale in grado di far tacere le armi. Da parte sua, Mosca anche ieri ha comunque affermato di essere pronta a riprendere i colloqui con Kiev, che a suo dire sarebbero stati “congelati” dal governo Zelensky su direttiva dei paesi occidentali, Usa e Gran Bretagna in testa, intenzionati – secondo le parole del capo negoziatore Vladimir Medinsky – a rendere l’Ucraina una “schiava” soprattutto dal punto di vista economico. “Da parte nostra, siamo pronti a continuare il dialogo”, ha detto Medinsky in un'intervista alla televisione bielorussa. “Il congelamento dei colloqui è stata interamente un'iniziativa dell'Ucraina”, ha aggiunto, dicendo che “la palla si trova nel loro campo” e specificando che “la Russia non ha mai rifiutato i negoziati”. I ministri degli Esteri russo e ucraino si sono incontrati a marzo in Turchia, ma senza successo. Martedì, il capo della delegazione ucraina, Mykhaylo Podolyak, aveva spiegato che i colloqui erano stati “sospesi” in quanto la Russia, dopo il fallimento della conquista di Kiev, ha “ri-focalizzato” la propria strategia rilanciando la sua “operazione speciale” mettendo al centro del mirino l'Ucraina orientale. Un’offensiva che è tutt’ora in corso e che secondo i piani del Cremlino dovrebbe far cadere a breve l’intero Donbass in mani russe. “Tutte le forze russe sono concentrate nelle regioni di Lugansk e Donetsk”, ha scritto su Telegram Sergei Gaïdaï, il governatore della regione di Lugansk, nel suo ultimo aggiornamento. Le unità operative del Cremlino in questo quadrante orientale “includono le unità che si sono ritirate dalla regione di Kharkiv nel nord, quelle che assediavano Mariupol nel sud-est, le milizie delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, le temute forze cecene e le truppe mobilitate in rinforzo dalla Siberia e dall'Estremo Oriente russo, a migliaia di chilometri di distanza”, ha scritto Gaidai. Anche per quanto riguarda gli armamenti “qui è concentrato tutto”, ha aggiunto, compresi i famosi complessi antiaerei e antimissilistici S-300 e S-400, equivalenti agli americani Patriots.

A Severodonetsk, importante città nella regione di Lugansk ancora sotto il controllo di Kiev, gli invasori “stanno utilizzando la tattica della terra bruciata, stanno deliberatamente distruggendo la città” con bombardamenti aerei, lanciarazzi multipli, mortai o carri armati che sparano sugli edifici, ha aggiunto il governatore. In particolare, i russi tentano da tre settimane, senza successo, di attraversare il fiume Severskyi Donets, all'altezza del villaggio di Bilogorivka, nella regione di Lugansk. Secondo quanto reso noto in conferenza stampa dall'esercito ucraino su Facebook, almeno sette civili sono stati uccisi e otto feriti nei bombardamenti nella regione di Donetsk, dove sono state colpite 45 località. “Il bilancio nella regione di Lugansk è tuttora in via di chiarimento”, ha affermato la stessa fonte. (23 MAG - DEG)

(© 9Colonne - citare la fonte)