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direttore Paolo Pagliaro

Trento-Torino
festival contro

Trento-Torino <br> festival contro

di Paolo Pagliaro

Miglioramento della qualità dei servizi, innovazione, maggiore possibilità di scelta sono alcuni dei vantaggi della concorrenza. E dunque siano benvenuti i due Festival dell’Economia che in questi giorni si sfidano tra Trento e Torino, proponendo ciascuno ospiti di grande livello che affrontano temi di grande attualità.
Fino all’anno scorso il festival era uno solo. L’idea era venuta, nel 2006, all’editore Giuseppe Laterza, che con Innocenzo Cipolletta e Ttito Boeri aveva scommesso sulla possibilità di rendere accessibile a tutti una materia difficile ma essenziale come l’economia. Era nato così il Festival di Trento, che superando i mille dubbi di chi non avrebbe scommesso su una scienza considerata arida e "triste” divenne rapidamente una appuntamento annuale di successo Grazie al suo formato pop, alla qualità dei relatori e al pubblico che arrivava da ogni parte d’Italia.
Ma dopo 16 anni il feeling tra gli ideatori del festival e la Provincia autonoma di Trento si è rotto. Da quest’anno il meeting di Trento, che si apre domani, è organizzato dal Sole 24 Ore, mentre Laterza, Boeri e Cipolletta hanno accolto l’invito di Torino dove ieri si è aperto il loro Festival Internazionale dell’Economia. A Torino il tema è 'Merito, diversità, giustizia sociale'. A Trento è “Dopo la pandemia – Tra ordine e disordine”.

Trento propone otto premi Nobel, Torino ne ha invitati cinque. A Trento sfileranno undici ministri, a Torino un paio in meno ma c’è anche chi, come il commissario europeo Paolo Gentiloni, sarà presente in entrambi i festival. A Trento ci sarà il cardinale Ravasi, a Torino ci sarà don Ciotti. Ma a Trento ci sarà anche uno sciamano.

(© 9Colonne - citare la fonte)