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direttore Paolo Pagliaro

MILLEY: ARMI A KIEV
IN NOME DEL D-DAY

Gli Stati Uniti e i loro alleati continueranno a fornire un sostegno “significativo” all'Ucraina in segno di rispetto per l'eredità dei soldati del D-Day, la cui vittoria sui nazisti ha contribuito a portare a un nuovo ordine mondiale e a una “pace migliore”. Così, in occasione del 78esimo anniversario dello sbarco in Normandia che si è celebrato ieri, il capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti Mark Milley, per il quale la guerra della Russia contro l'Ucraina mina le regole stabilite dai paesi alleati dopo la fine della seconda guerra mondiale. Secondo Milley “I paesi non possono attaccare altri paesi con le loro forze militari in atti di aggressione a meno che non sia un atto di pura autodifesa. Ma non è quello che è successo qui in Ucraina. Quello che è successo qui è un atto di aggressione aperto e inequivocabile”. Ecco perché “le nazioni d'Europa, le nazioni della Nato, stanno sostenendo l'Ucraina con un supporto letale e non letale per assicurarsi che quelle regole siano rispettate”. (7 GIU - DEG)

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