Carloforte appare come un pezzo di Liguria trapiantato in terra sarda, in provincia di Carbonia-Iglesias: liguri sono i colori delle case, il dialetto e le abitudini, come testimonia l'architettura mediterranea dalle influenze arabe. Il passato di Carloforte ha inizio nel VIII secolo a.C., con lo stanziamento fenicio nei territori della civiltà nuragica, ma la sua fondazione ufficiale, tuttavia, avviene nel 1738 da parte di una colonia di pescatori genovesi provenienti dall’isola di Tabarka, al largo di Tunisi, dove si erano stabiliti dal 1541 per sfruttare i ricchi banchi di corallo. Il suo nome si deve a quello del re di Sardegna Carlo Emanuele III, che permise ai tabarchini di colonizzare l'isola di San Pietro in Sardegna, disabitata e detta "degli sparvieri" sin dai tempi dei fenici. Superato l'arco di via Solferino, un tempo ingresso alla Casa Porcile, una delle famiglie più in vista della neonata cittadina, si comincia l'esplorazione del centro storico. Tra le sue vie tortuose si possono scovare vari luoghi di interesse: dalle abitazioni signorili alle mura di cinta, costruite per proteggere il paese dai pirati, da porta Leone al forte Santa Teresa, passando per il fortino Santa Cristina, la Stazione Astronomica ospitata nel forte San Vittorio e il maestoso forte Carlo Emanuele, all'epoca sede del corpo di guardia e oggi adibito a Museo Civico Casa del Duca. Da non perdere la chiesa della Madonna del Naufrago, che accoglie una statua lignea venerata dai tabarchini, e il museo multimediale del Mare. Particolarmente tipico è il rione delle Calcinate ("Cassinée"), il cui nome deriva dai forni da calce presenti in passato, e il lungomare dove si trovano il palazzo Rombi e il cinema-teatro Giuseppe Cavallera ("u Palassiu"). Proprio al mare sono legate le radici culturali locali, come dimostra la cucina tipica. Tra i magazzini dove i pescatori rattoppano le loro reti, va per la maggiore il tonno alla carlofortina dalle ascendenze liguri e arabe. Al tonno è dedicata Girotonno, sagra di quattro giorni per approfondire la storia delle tonnare e dell'antico e crudele rito della mattanza. Della Liguria, inoltre, la cucina tabarchina ha mantenuto la presenza del pesto, delle focacce e della farinata (fainò). Spiccano dunque i primi piatti come i "cassulli cu pestu", i "curzetti" e la farinata di ceci. Di derivazione araba, infine, è il "cashcà", una variante del cous-cous tunisino. A quest'ultimo è dedicata anche una sagra a fine aprile, con degustazioni preparate dalle casalinghe sarde. Molto sentita anche la devozione per san Pietro, protettore di corallari e tonnarotti, festeggiato solennemente il 29 giugno. Nella location di Carloforte, tra tradizioni e fascino marino, si è svolto anche il festival "Tunèa" (3-5 giugno), con direzione artistica di Maria Pina Usai, dedicato alla scoperta delle antiche tonnare locali dismesse, per la prima volta riaperte al pubblico. Il Festival nasce nell’ambito dell’omonimo progetto, a cura dell’Associazione U-BOOT Lab, vincitore dell’avviso pubblico “Creative Living Lab - 3 edizione” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, con il supporto di Fondazione di Sardegna, Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e alla collaborazione con il comune di Carloforte, FLAG Sardegna Sud Occidentale, Ass. Saphyrina, Ass. Zéma, ETS Occhio. La manifestazione ha visto svolgersi visite all'interno delle tonnare, performance artistiche, installazioni e una caccia al tesoro per tutta l'isola. Per concludere la visita all'affascinante Carloforte, non resta che godersi il tramonto dalla romantica Cala Vinagra e respirare la brezza marina a pieni polmoni.
COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è quello di Cagliari (80 km circa). Da Portovesme e da Calasetta partono i traghetti che consentono di raggiungere l’isola di Carloforte. In automobile da Cagliari: SS 130 in direzione Iglesias, procedere sulla deviazione per Villamassargia e Carbonia e proseguire per Portovesme o per Calasetta.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da non perdere l'area delle Colonne di Carloforte, con le vicine Grotte della Mezzaluna. Da vedere anche la Scogliera della Punta delle Oche e Faro Capo Sandalo, rivolto verso le Baleari.
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