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direttore Paolo Pagliaro

LUKASHENKO MINACCIA
L’ENTRATA IN GUERRA

In un discorso tenuto in occasione della cerimonia per l'anniversario della liberazione di Minsk nella seconda guerra mondiale da parte delle truppe sovietiche, il leader bielorusso Alexander Lukashenko ha rilasciato una serie di dichiarazioni che secondo diversi osservatori potrebbero rappresentare un ulteriore segnale verso l’entrata in guerra a fianco di Mosca nel conflitto con l’Ucraina. Dopo aver ribadito di aver sostenuto la campagna di Putin contro l'Ucraina “fin dal primo giorno”, Lukashenko ha affermato che “oggi veniamo criticati per essere l'unico paese al mondo a sostenere la Russia nella sua lotta contro il nazismo. Sosteniamo e continueremo a sostenere la Russia. Quelli che ci criticano – ha aggiunto il presidente bielorusso – non sanno che abbiamo un'unione strettissima con la Federazione Russa? Che abbiamo praticamente un esercito unificato? Ma voi sapete tutto questo. Rimarremo insieme alla Russia fraterna”. Parole, queste, che secondo lo stesso presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, equivarrebbero a un “segnale” rivolto tanto all’esterno che all’interno “da guardare con attenzione” in quanto “estremamente pericoloso, soprattutto per il popolo bielorusso”. (4 lug - deg)

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