Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Cresce l'attesa
per ''Fairy Tale''
di Stephen King

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Cresce l'attesa <BR> per ''Fairy Tale'' <BR> di Stephen King

Un ragazzo, il suo cane, la discesa in un mondo magico e oscuro. Un'eccezionale favola dark. Benvenuti nel lato oscuro del “C'era una volta” con il nuovo romanzo di Stephen King, “Fairy Tale”, in uscita il 6 settembre per Sperling & Kupfer. Charlie Reade è un diciassettenne come tanti, discreto a scuola, ottimo nel baseball e nel football. Ma si porta dentro un peso troppo grande per la sua età. Sua madre è morta in un incidente stradale quando lui aveva sette anni e suo padre, per il dolore, ha ceduto all'alcol. Da allora, Charlie ha dovuto imparare a badare a entrambi. Un giorno, si imbatte in un vecchio – Howard Bowditch – che vive recluso con il suo cane Radar in una grande casa in cima a una collina, nota nel vicinato come “la Casa di Psycho”. C'è un capanno nel cortile sul retro, sempre chiuso a chiave, da cui provengono strani rumori. Charlie soccorre Howard dopo un infortunio, conquistandosi la sua fiducia, e si prende cura di Radar, che diventa il suo migliore amico. Finché, in punto di morte, il signor Bowditch lascia a Charlie una cassetta dove ha registrato una storia incredibile, un segreto che ha tenuto nascosto tutta la vita: dentro il capanno sul retro si cela la porta d'accesso a un altro mondo. Una realtà parallela dove Bene e Male combattono una battaglia da cui dipendono le sorti del nostro stesso mondo. Una lotta epica che finirà per vedere coinvolti Charlie e Radar, loro malgrado, nel ruolo di eroi. Dal genio di Stephen King, una nuova avventura straordinaria e agghiacciante, una corsa a perdifiato nel territorio sconfinato della sua immaginazione.

L'AUTORE. Stephen King è autore di romanzi e racconti best seller che attingono ai filoni dell’orrore, del fantastico e della fantascienza, ed è considerato un maestro nel trasformare le normali situazioni conflittuali della vita – rivalità fra coetanei, tensioni e infedeltà coniugali – in momenti di terrore. Quando è ancora piccolo, sua madre deve far fronte a grandi difficoltà, perché il padre uscito di casa per fare una passeggiata non fa più ritorno. Nel 1962 inizia a frequentare la Lisbon High School e comincia a spedire i suoi racconti a vari editori di riviste, senza però alcun successo concreto. Conclusi gli studi superiori entra all'Università del Maine ad Orono, dove gestisce per un paio d'anni una rubrica all'interno del giornale universitario. Nel 1967 termina un primo racconto breve a cui fa seguito, qualche mese dopo, il romanzo La lunga marcia che riceve giudizi lusinghieri. Sottopone Carrie alla casa editrice Doubleday e ottiene un assegno di 2500 dollari come anticipo per la pubblicazione del romanzo. A maggio arriva la notizia che la Doubleday ha venduto i diritti dell'opera alla New American Library per 400.000 dollari, metà dei quali spettano di diritto all'autore. Così, a ventisei anni, Stephen King lascia l'insegnamento per dedicarsi alla professione di scrittore. Da quel momento la sua carriera non avrà più interruzioni. Nel 1971 si sposerà con Tabitha, conosciuta due anni prima lavorando nella biblioteca dell'Università. Con un'operazione innovativa, il 14 marzo 2000 diffonderà esclusivamente su Internet il racconto Riding the Bullet. Nell'autunno dello stesso anno pubblicherà On writing: autobiografia di un mestiere, un'autobiografia e una serie di riflessioni su come nasca la scrittura. Tra i suoi libri più noti si ricordano Shining (1976; il film, del 1980, venne diretto da Stanley Kubrick); La zona morta (1979; versione cinematografica del 1983, per la regia di David Cronenberg); Christine la macchina infernale (1983; il film, dello stesso anno, è di John Carpenter); It (1986, il film è del 1990); Misery (1987; noto in Italia con il titolo Misery non deve morire, la pellicola è stata realizzata da Rob Reiner nel 1990), Mr Mercedes (2014). Tra gli altri ricordiamo: Cuori in Atlantide (2000), La casa del buio (2002), Notte buia, niente stelle (2010), Chi perde paga (2015), Fine turno (2016), The Outsider (2018), Elevation (2019), L'istituto (2019), Later (2021) e Fairy Tale (2022). È del 2016 la nuova edizione aggiornata di Danse macabre, pubblicato da Frassinelli con l'introduzione e cura di Giovanni Arduino. A Stephen King è stata assegnata nel 2003 la National Book Foundation Medal per il contributo alal letteratura americana, e nel 2007 l'Associazione Mystery Writers of America gli ha conferito il Grand Master Award.

 

 

 

LA BUONA FORTUNA DI ROSA MONTERO

Cosa spinge Pablo, architetto affermato e benestante, a scendere all'improvviso da un treno in una minuscola stazione per comprare uno squallido appartamento e andare a viverci in incognito? Vuole ricominciare la sua vita oppure finirla? Forse sta fuggendo da qualcuno, da qualcosa, o anche solo da sé stesso, e il destino lo ha portato a Pozonegro, un vecchio centro carbonifero che sta morendo. In questo posto dimenticato, Pablo trova un lavoro umile e incontra la selvaggia e pazza Raluca, che cambierà completamente la sua vita. La donna lavora nel piccolo market del paese, è allegra e libera, dipinge quadri di cavalli, e ha un segreto, come tutti d’altra parte. È la storia di un nuovo inizio, della verità che viene a galla quando abbiamo il coraggio di assumerci i rischi di una trasformazione radicale, di un denudamento, di un ritorno improvviso e gioioso a noi stessi. “La buona fortuna” di Rosa Montero (Ponte alle Grazie)  è un romanzo poetico e commovente che parla delle seconde occasioni che ci capitano quando abbiamo la forza di cambiare vita. Perché dopo ogni sconfitta si può ricominciare, e perché la fortuna è buona solo se noi decidiamo che lo è.

L'AUTRICE. Rosa Montero è nata a Madrid nel 1951. Laureata in Psicologia, ha collaborato come giornalista con numerose testate. Dal 1976 scrive in esclusiva per El País. Opinionista apprezzatissima nei Paesi di lingua spagnola, ha pubblicato con successo reportage e saggi per i quali ha ricevuto nel 1980 il Premio Nacional de Periodismo. È autrice di biografie, libri per l’infanzia, romanzi. Con Salani ha pubblicato Notturno di sole (2010), Lacrime nella pioggia (2012), La pazza di casa (2015,vincitore del premio Grinzane Cavour) e In carne e cuore (2017). Per Ponte alle Grazie nel 2019 è uscito La ridicola idea di non vederti più. (Red)

 

 

LA NAPOLI SCONTROSA DI DAVIDE VARGAS

Davide Vargas racconta la sua “Napoli scontrosa” per La Nave di Teseo.  Napoli è una città bellissima, complessa, sfaccettata e ricca di contrasti. Il modo migliore per comprenderne la forza e la bellezza è dal suo interno, passeggiando per le sue strade, per i suoi vicoli e i suoi rioni, a contatto diretto con i luoghi. L’architetto Davide Vargas raccoglie in questo volume centocinquanta scorci della città partenopea e dei suoi dintorni. Tutte queste piccole narrazioni sono intrise di nostalgia ma anche ricche di tagliente lucidità, frutto dell’occhio attento dell’autore. Il racconto della città diviene così un atlante di coscienza i cui frammenti ricompongono un’immagine unitaria. Perché la bellezza non risiede solo in ciò che è più evidente e non ha sempre bisogno di palazzi grandiosi, a volte si nasconde e solo un occhio vigile e un cuore pronto riescono a trovarla. I luoghi, ed è bene tenerlo sempre a mente, sono “scontrosi” e non basta guardarli per comprenderli, bisogna saperli osservare per poi poterli raccontare. “Ogni viaggio in questa città è insieme viaggio nei tempi stratificati dei luoghi. Non c’è mai solo il presente ma sempre l’intreccio dei segni plurimi che costituiscono l’irripetibilità del paesaggio”. Davide Vargas è nato ad Aversa e vive a Napoli. I suoi progetti sono pubblicati sulle maggiori riviste di architettura (“Domus”, “l’Arca”, “Spazio e Società”, “d’Architettura”), esposti nel mondo (alla Biennale di Venezia, a Londra, a Tokyo) e premiati. Ha pubblicato la trilogia “dei luoghi parlanti”: Racconti di qui (2009) dedicato “alla mia terra che offre continui spunti di dolore e amore”, Racconti di architettura (2014) e nel 2017 L’altra città [guida sentimentale di Napoli]. “Sono architetto. Vivo e lavoro ‘qui’. Progetto, scrivo, disegno. A chi mi chiede rispondo che praticamente faccio sempre la stessa cosa: costruire con i linguaggi che possiedo tasselli di una personalissima cattedrale”. (Red)

 

IL “GOVERNO DEL CORPO” SECONDO PIERO CAMPORESI

 “Sono stato adescato cammin facendo da molte e varie tentazioni e attratto da più ariosi e meno calpestati paesaggi. Ho fornicato con la storia alimentare, con i manuali di cucina, con l’economia agraria, con le culture dei campi, della strada e della fame, ho visitato il paese di cuccagna e quello di carnevale. Ho frequentato per un certo tempo santi padri e teologi, sono andato con predicatori, esorcisti, medici, anatomisti, naturalisti, speziali, ‘minerari’ e ‘pratici investigatori’, ciarlatani, spacciatori di segreti, vagabondi e zerganti, buffoni e cantimbanchi e simil genìa”. Con queste parole Piero Camporesi presenta gli essais raccolti nel “Governo del corpo”: brevi saggi in cui, lasciandosi guidare dai sensi e dalla corporalità, Camporesi esplora e analizza alla luce di testi del passato le idiosincrasie del presente su salute, alimentazione, bellezza, igiene, sesso. In un procedere rabdomantico e curioso attraverso ricettari, pamphlet, almanacchi, fogli volanti, libri morali, ci troviamo in queste pagine a confrontarci con l’inquinamento dell’aria e l’ossessione per la pulizia, la liberalizzazione sessuale e il fanatismo dietetico, la scomparsa del concetto di inferno e la crisi degli ospedali, la demonizzazione del tabacco e le sofisticazioni alimentari, in un ritratto spietato del rapido mutamento di tendenze, gusti e pregiudizi nel contemporaneo. Il Saggiatore prosegue la ripubblicazione del corpus delle opere di Piero Camporesi con Il governo del corpo, un’antologia dei “saggi in miniatura” usciti sul Corriere della Sera fra il 1985 e il 1990. In queste pagine Camporesi riesce a raggiungere una sintesi perfetta, utilizzando la cultura come una lente per osservare la società: un filtro programmaticamente inattuale, all’interno del quale unire in un’immagine nitida quello che altrove appare sconnesso. Piero Camporesi (Forlì 1926 - Bologna 1997) è stato un filologo, storico e antropologo italiano. Ha insegnato Letteratura italiana nella facoltà di Lettere dell’Università di Bologna. Tra i saggisti italiani più conosciuti al mondo, i suoi libri sono stati tradotti nei principali paesi europei, negli Stati Uniti, in Brasile e in Giappone. Il Saggiatore ha pubblicato Il pane selvaggio (2016), Le belle contrade (2016),  Il sugo della vita (2017), La casa dell’eternità (2018), I balsami di Venere (2019) e Le vie del latte (2020). (Red)

 

“IN TUA ASSENZA” DI CLAUDIO COLETTA

Tre fratelli si ritrovano per l’ultimo saluto al padre. Ritornati nella vecchia casa da città diverse. Alessandro il maggiore, ingegnere e uomo d’affari di successo, è come se portasse un’ombra, una zona scura nell’animo, che quando affiora prepotente è sconosciuta fors’anche a lui stesso; la fiduciosa Silvia è una restauratrice e sta lavorando a un recupero sensazionale, un antico affresco trascurato attribuito da lei – e ne cerca l’ultima prova – a un grandissimo pittore, e la sua vitalità non si è inaridita nemmeno di fronte alla ripetizione più o meno coatta di amori falliti; il “piccolo” Gabriele, il fratellino fragile, ha una vita sbagliata, che unisce al fallimento professionale ed economico un pericoloso sbandamento esistenziale, ed è lui quello rimasto nella stessa città del padre. Ogni capitolo del romanzo “In tua assenza” di Claudio Coletta (Sellerio) porta come titolo il nome di uno dei tre protagonisti, perché è dal punto di vista a turno di uno di loro che si svolge il presente e avvengono le incursioni del passato. Si intrecciano storie semplici a altre tristi e cupe; ciò che è appena avvenuto ed è ancora dietro le spalle di ciascuno, e l’affiorare di immagini d’infanzia o ricordi lontani scanditi dai ritmi e i modi diversi di crescita, le preferenze affettive con il padre che provocavano orgoglio oppure frustrazioni, la cui traccia ancora presente è più facile ritrovare adesso, accanto alla spoglia. Ma perché, in tutti questi quadri di una volta che le parole e la memoria restaurano come un affresco da riportare alla luce, non c’è mai la figura della madre? Eleonora: scomparve presto di scena e restò come cancellata dalle abitudini familiari. La rivelazione del segreto della madre riequilibrerà, anche a costo di una tragedia, il rapporto tra i tre fratelli. Raramente, ci dice Coletta in questo romanzo di tensione e scavo tutto psicologico, la famiglia è un posto limpido e felice, ed è nelle sue tranquille stanze che alle volte si nasconde l’ignoto che sconvolgerà tutto.

L’AUTORE. Claudio Coletta (Roma, 1952) è cardiologo e docente a contratto presso l’Università degli Studi di Roma «La Sapienza». È stato membro della giuria internazionale del Roma Film Festival 2007. Con questa casa editrice ha pubblicato Viale del Policlinico (2011), Amstel blues (2014), Il manoscritto di Dante (2016), Prima della neve (2019) e In tua assenza (2022). (Red)

 

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