“Tassiamoci per avere più sicurezza” è la preoccupante dichiarazione del proprietario di un’azienda di La Spezia “visitata” dai ladri nottetempo alcuni giorni fa. Uno dei tanti allarmi sulla insicurezza pubblica che si susseguono in molte città da semplici cittadini, commercianti, imprenditori, amministratori locali, al punto di evocare una concreta situazione di incontrollabilità del territorio, una sorta di “far west” nel nostro paese.
Non sono per nulla ingiustificate le paure e le ansie diffuse tra i cittadini per gli innumerevoli episodi di criminalità, spesso violenta, che si stanno verificando mentre assistiamo, sgomenti, ad una campagna elettorale in cui si parla pochissimo di sicurezza pubblica e quando lo si fa si dicono cose davvero incredibili (il segretario della Lega, alcuni giorni, in una intervista televisiva, aveva dichiarato che quando era stato Ministro dell’Interno aveva contrastato la mafia, la camorra e la tratta degli esseri umani con i decreti sicurezza!). Alcuni dettagli sull’azione di repressione e di prevenzione svolta dalle forze di polizia nel periodo 1 agosto 2021-31 luglio 2022 nei molteplici ambiti di servizio sono stati illustrati nella consueta riunione ferragostana tenuta dalla Ministra dell’Interno in sede di Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza. La riunione, presenti i vertici delle forze di polizia, dovrebbe avere una funzione rassicurante per la collettività ma se diamo uno sguardo ad alcuni dei fatti criminosi accaduti solo in quest’ultima settimana di un agosto, purtroppo, indimenticabile, l’angoscia cresce esponenzialmente.
Così, a Marina di Lesina (Foggia), un uomo viene assassinato in pieno giorno, a colpi di pistola,in un parcheggio nei pressi di uno stabilimento balneare ed un settantaseienne, sena fissa dimora, viene trovato con la gola tagliata all’interno di una vecchia autovettura divenuta la sua casa. Nelle campagne tra Cerignola e Manfredonia , in un casolare isolato, vengono ritrovati in due sacchi di plastica i cadaveri di padre e figlio. Si è perso il conto delle risse, delle rapine, delle truffe agli anziani e degli accoltellamenti, spesso opera di giovani e giovanissimi stranieri; gli ultimi episodi registrati a Genova, a Venezia, a Palmi (Reggio Calabria), a Parma, a Bolzano, ad Asti, a Milano, a Pordenone, a Latina, a Perugia. Non mancano iniziative stravaganti di cittadini esasperati che, a Milano, nei pressi della Stazione centrale, hanno affisso in strada le foto delle presunte borseggiatrici.
A Napoli, intanto, nell’ultimo mese si sono contate una decina di rapine consumate o tentate da giovani a bordo di scooter armati di coltello o pistola. I dati statistici contenuti nel Dossier Viminale sui delitti denunciati, 2.116.479, pur non consolidati, evidenziano un incremento rispetto allo stesso periodo 2020/2021 (1.875.038) con un aumento degli omicidi passati da 279 a 319 ( di cui 36 imputabili alla criminalità organizzata), delle rapine, 24.644 a fronte delle 19.975 dello stesso periodo passato, dei furti, 902.014 contro i 730.061 del 2020/2021 ( sarebbe stato interessante specificare quanti furti nelle abitazioni, che sono quelli più odiosi). Va anche sottolineato che il 39,2% sul totale degli omicidi volontari ha riguardato le donne (ben 125 casi contro i 108 dello stesso periodo precedente), di cui 108 avvenuti in ambito familiare/affettivo. Negli ultimi anni il picco dei delitti denunciati si registrò nel 2013 con 2.867.322 casi. Nel contrasto al traffico di stupefacenti, diminuite nel periodo in esame le operazioni antidroga, 18.378 contro le 22.665 del 2020/2021, sono aumentate le sostanze sequestrate ( 97.770kg conto i 65.523kg). Impressionante il numero delle denunce di persone scomparse, 21.298 contro le 17.156 dello stesso periodo dell’anno prima di cui 10.920 ritrovate ( di queste 5.920 minori). L’anno è ancora lungo e non mancheranno le inquietudini per una delinquenza sempre più spavalda e difficilmente fronteggiabile con una legislazione penale-processuale inadeguata e con risorse umane insufficienti di Polizia di Stato e Carabinieri.