Treccani ha realizzato il primo dizionario d’italiano privo di stereotipi di genere, inclusivo delle forme femminili di nomi e aggettivi tradizionalmente registrati solo al maschile. La forma femminile si troverà prima di quella maschile, seguendo l’ordine alfabetico. Architetta, notaia, medica, soldata, ma anche casalingo o ricamatore e altri nomi che finora sono stati ignorati per tradizione androcentrica saranno inseriti nel dizionario con l’intento di garantire la parità di genere. Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, che hanno curato il dizionario, spiegano che il prodotto del loro lavoro “è lo specchio del mondo che cambia e il frutto della necessità di validare e dare dignità a una nuova visione della società, che passa inevitabilmente attraverso un nuovo e diverso utilizzo delle parole”. L’obiettivo finale è quello di eliminare gli stereotipi secondo i quali a cucinare o a stirare è immancabilmente la donna, mentre a dirigere un ufficio o a leggere un quotidiano è puntualmente l’uomo. Nella storia plurisecolare della lessicografia italiana, quello di Treccani sarà il primo vocabolario a non presentare le voci privilegiando il genere maschile, ma scegliendo di promuovere anche aggettivi e nomi femminili. Una rivoluzione.
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