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direttore Paolo Pagliaro

CONTE: OPPOSIZIONE
DURA E INTRANSIGENTE

Meglio un governo “politico” uscito dalle urne con Giorgia Meloni premier che un governo di emergenza nazionale a guida Draghi? “Si chiama democrazia e funziona così - afferma Giuseppe Conte in una intervista al Quotidiano Nazionale -. Le ricette del centrodestra a guida Meloni sono inadeguate e sbagliate, ma la maggioranza degli elettori ha accordato loro fiducia e ora sono chiamati a governare. Ho un’idea del nostro sistema politico evidentemente differente da quei leader di partito che ci propongono Draghi o altri supertecnici a oltranza, indipendentemente dal voto dei cittadini. Anche il M5S ha avuto un'importante investitura popolare, che ci chiama come forza di opposizione a difendere i diritti dei cittadini e a portare avanti le misure a favore di famiglie e imprese su cui ci siamo impegnati con gli elettori”. Che opposizione farete? “Dura e intransigente. Con questa legge elettorale il centrodestra è maggioranza in Parlamento ma non nel Paese. Non permetteremo loro di portare le lancette dell'orologio indietro di 5 anni cancellando le misure a favore dell'ambiente e quelle contro le disuguaglianze, la corruzione e i privilegi di pochi, varate durante i miei governi”. E sulla difesa del reddito di cittadinanza “daremo battaglia in Parlamento. Non è pensabile cancellare uno strumento di sostegno alle famiglie che non ce la fanno più mentre aumentano le bollette del 60%, “bisogna velocizzare il potenziamento dei centri per l'impiego, per arrivare il più rapidamente possibile a un sistema di politiche attive efficiente per far reinserire nel mondo nel lavoro chi ne è uscito. Faccio notare però che le Regioni hanno assunto solo il 30% degli addetti nei centri per l'impiego che avrebbero potuto assumere con i fondi stanziati dal mio governo”. Come fronteggiare l'emergenza gas? «In Germania si mettono sul piatto 200 miliardi per famiglie e imprese. II nuovo governo deve lavorare su quello che Draghi non è riuscito a fare: ottenere un Recovery plan europeo sull'energia sul modello di quello ottenuto dal mio governo in pandemia. Peraltro tutti sono concentrati a parlare esclusivamente di price cap, ma la soluzione più efficace, come diciamo da mesi, è approvare un piano di acquisto comune del gas, che attribuirebbe grande forza contrattuale alla Ue come unica acquirente”. Sul fronte interno, per finanziare nuovi interventi anti-rincari, Giorgia Meloni non vuole nuovo deficit. E lei? «Nelle dichiarazioni della Meloni non vedo una discontinuità con le scelte poco coraggiose di Draghi. La decisione di non intervenire per tempo con risorse economiche importanti rischia di mettere in ginocchio il nostro tessuto produttivo, ma domani per rimetterlo in piedi ci vorranno ancor più risorse”. (2 ott – red)

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