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BERLUSCONI COME LENIN, PAROLA DI CONFALONIERI

BERLUSCONI COME LENIN, PAROLA DI CONFALONIERI

Roma, 20 nov – In un’intervista al Corriere della Sera Fedele Confalonieri si dice “entusiasta” per la svolta decisa dal Cavaliere: “Una mossa geniale e coraggiosa, perché serviva davvero coraggio, e lui ha dimostrato di averlo”. Il presidente di Mediaset fa un accostamento audace: “Le immagini di piazza San Babila stracolma di gente che lo circonda, e lui che sale sul predellino dell’auto per salutare, mi ricordano l’arrivo di Lenin in Russia a bordo del treno piombato”. E aggiunge: “Mi ha fatto venire in mente anche Eltsin che parla ai moscoviti dalla torretta del carro armato, all'epoca del tentato golpe contro Gorbaciov... Insomma, quelle foto sono la dimostrazione che Berlusconi, oltre i contenuti, ha la potenza della fisicità”. E prosegue: “Un giorno il maestro Muti mi ha raccontato una bella frase del pianista Richter, secondo il quale un artista è unexpected. Ecco, il lato artistico di Berlusconi è quello di essere sorprendente”. “Berlusconi non è stato solo sorprendente – aggiunge -, ha avuto anche tempismo. Volevano processarlo... Processarlo. Ed era chiaro quale fosse l'obiettivo. Lui invece, pam, ha scompaginato tutto. Chapeau”. Torna quindi a smentire un'operazione mediatica contro il leader di An: “Il nostro comunicato era dovuto, perché non potevamo far accreditare l'idea di un complotto ai danni di Fini. Ed era una tiratina di orecchie a Striscia la notizia, salvaguardando però la libertà di espressione che da noi è sacra”. Confalonieri si dice certo che Berlusconi dialogherà con Veltroni, “perché non c'è la storia di conflittualità che c'è con Prodi”. E conclude: “Mi auguro che la scelta di Berlusconi produca una scossa nel Palazzo. Si decidano ad affrontare i problemi del Paese, che per riprendersi chiede di essere governato”, “basta con i teatrini, basta con l'antiberlusconismo, basta con le esagerazioni e i ricatti”.

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