Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Marangoni torna
con Proust
e i ''colori del tempo''

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Marangoni torna <br> con Proust <br> e i ''colori del tempo''

ELEONORA MARANGONI, “PROUST. I COLORI DEL TEMPO”

In occasione del centenario della morte di Marcel Proust, esce in libreria per Feltrinelli il 31 ottobre la nuova edizione del raffinato volume illustrato di Eleonora Marangoni, “Proust. I colori del tempo” (pp. 128, 30 euro). Per tornare “Alla ricerca del tempo” perduto da una prospettiva insolita e rivelatrice. Attraverso alcuni capolavori della pittura e del disegno, riprodotti a colori in queste pagine, Marangoni ci accompagna a leggere l’opera proustiana come una sconfinata galleria di immagini dipinte, dove i colori sono i fili impalpabili che ci permettono di apprezzarla. Nella Recherche, infatti, scrive Marangoni, “il colore non è importante in quanto viene raccontato, è importante perché egli stesso racconta”. Nella sua Introduzione il premio Strega Alessandro Piperno chiarisce la prospettiva dell’autrice: “Sotto la graziosa egida del divertissement, Eleonora Marangoni si interroga su uno dei misteri più avvincenti della Recherche: lo stile in cui è scritta, o, se preferite, la materia prelibata da cui è composta. Lo fa in modo spigliato, a tratti addirittura spericolato. Partendo da una convinzione che mi pare incontestabile: ‘Il colore sta allo stile come il disegno sta alla trama, e le grandi opere non sono, in fondo, che una combinazione riuscita dei due elementi. Ma uno dei due finisce sempre col prevalere sull’altro e in pittura, come in letteratura, si è coloristi o disegnatori’. Eleonora Marangoni va al cuore del problema proustiano. A lei interessa l’origine, la radice. La teoria dei colori proustiana si chiama Memoria, e tale teoria diventa prassi grazie allo stile. È questo il misterioso travaso che interessa all’autrice di Proust. I colori del tempo”. Un volume prezioso per gli appassionati dell’autore della Recherche.

 


L’AUTRICE.  Eleonora Marangoni è nata a Roma nel 1983. Ha esordito in Francia con il saggio Proust et la peinture italienne (Michel de Maule, 2011). Ha pubblicato il romanzo illustrato Une demoiselle (Michel de Maule, 2013) e il saggio Proust. I colori del tempo (Mondadori Electa, 2014). Il suo romanzo Lux, premio Neri Pozza 2017, è entrato nella dozzina del premio Strega, ha vinto il premio Megamark e il premio Opera prima. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo E siccome lei (Feltrinelli) e il saggio Viceversa. Il mondo visto di spalle (Johan & Levi). Nel 2022 ha pubblicato per Einaudi Paris, s’il vous plaît, saggio narrativo sugli anni trascorsi a Parigi. “Nella Recherche, il verde è uno sfondo uniforme, è il colore del principe in fuga, del re degli inafferrabili: il Tempo, che tiene insieme esseri, luoghi e momenti nel ‘velluto inimitabile degli anni’”.

 

 

 

IN VIAGGIO CON ROBERTA ZANZONICO NELLA “BELLEZZA RIMASTA”

 

Dal 4 novembre sarà disponibile in libreria e negli store digitali “La bellezza rimasta” (Morellini, pag. 143, 14,90 euro), il nuovo romanzo della scrittrice Roberta Zanzonico.  “Da medico psichiatra, ho avuto il privilegio di ascoltare le storie di tante vite. Quel che più mi ha colpita nella loro narrativa è stata la fragilità (e il coraggio di affrontare una vita incerta nonostante questa). Ne ‘La bellezza rimasta’, si parla di questa comune fragilità, sia essa imposta dalla malattia o dalla semplice condizione umana. Quella che ci spinge a non vivere il presente e rintanarci in una vita immaginaria. La fragilità che ci fa rifugiare nella nostalgia, che ci svuota la memoria delle parti spiacevoli, che ci spinge a cercare nella vita la semplicità e non il significato. Nel mio romanzo però si parla anche del coraggio di chi decide di vivere una vita vera nonostante tutto”, commenta l’autrice. La Signora Chiara è una donna anziana che da ormai dieci anni vive nel passato poiché afflitta da una condizione che non le permette più di formare nuovi ricordi. Solo le memorie precedenti alla malattia sono preservate. Una condizione singolare, causata da anni di abuso di alcol, con un risvolto inatteso: permette, a chi parla con la Signora Chiara, di tornare indietro a un momento nel tempo in cui la vita era sembrata gentile. La donna non ricorda, per esempio, che Gioacchino, l’unico figlio del Signor Morbidelli, è guercio poiché ha perso il senno e in un episodio psicotico si è strappato via un occhio. Giacché la Signora Chiara ignora la realtà presente, continua a chiedere al padre, di quel figlio bello e promettente di pochi anni prima. Mentre la gente del paese sogghigna alla vista del Signor Morbidelli, la donna è l’unica a riservargli la stessa cortesia di una volta. Sarà così che l’uomo si troverà a cercare la smemorata nella speranza di rivivere attraverso lei i giorni andati.  A uno a uno, gli abitanti del paesino si siederanno al tavolo della Signora Chiara per ricevere la stessa consolazione: tornare indietro a quando si era (o si pensava di essere) felici. Non è forse più semplice tornare indietro che andare avanti?  Eppure, la memoria, come alcuni capiranno con amarezza, è un posto alimentato più dall’immaginazione che dalla realtà, che rischia di anestetizzare e infine intrappolare i più vulnerabili, così da precludere loro la possibilità di vivere ancora.

 

 

 

L’AUTORE. Roberta Zanzonico (Velletri, 1986) è una psichiatria originaria di Rocca Di Papa (Roma). Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 2010, si trasferisce a Boston, dove consegue la specializzazione in Psichiatria dopo un periodo di ricerca al Massachusetts General Hospital/Harvard Medical School. Completa una Fellowship in teoria psicoanalitica al Boston Psychoanalytic Society and Institute nel 2017. Nel 2018, si trasferisce a Los Angeles per una Fellowship in Consultation and Liaison Psychiatry presso la University of Southern California. Nel 2020, diventa Clinical Instructor presso la UCLA, dove insegna nella facoltà di Medicina e nel Dipartimento di Psichiatra. Oltre alla medicina, le sue passioni sono la musica e la scrittura. Ad Aprile 2019, pubblica il suo primo romanzo con Edizioni Ensemble: Blu Stanzessere. Sempre per Edizioni Ensemble, pubblica due racconti: Agnese e l’Azione nel 2020 e El Niño nel 2021.

 

VENEZIA E LA LAGUNA RITRATTE IN 165 FOTO DALL'ELICOTTERO

Sessantacinque foto scattate dall'elicottero per raffigurare trentacinque isole, frutto di numerosi voli, realizzati nell’arco di oltre dieci anni, su Venezia e la sua Laguna: è “Venezia vista dal cielo”, il nuovo libro di Riccardo Roiter Rigoni (per le fotografie) e Debora Gusson (per i testi), pubblicato dalla casa editrice internazionale Jonglez (pp. 238, 39,95 euro). I voli non si sono limitati alla città di Venezia, ma hanno incluso tutte le principali isole della splendida Laguna, da Torcello a Burano, passando per Murano, oltre alla meravigliosa isola di San Francesco del Deserto, le difese militari nella parte meridionale della Laguna, del Lido e di Pellestrina, incluse le numerose isole ormai abbandonate, grandi e piccole, che si trovano in uno dei posti più belli del mondo. Sfogliando questo libro sarà possibile scoprire da una prospettiva inedita uno dei luoghi più spirituali dell’intera laguna, il convento di San Francesco nel Deserto, che accoglie il visitatore con una targa che reca la scritta “O beata solitudo, o sola beatitudo”, oppure scorgere un incredibile campanile armeno tra gli orti di Lio Piccolo, oppure ancora imbattersi, nella splendida Valle Zappa, in un meraviglioso edificio nordico costruito tra il 1923 e il 1928 su progetto dall’architetto Duilio Torres, una costruzione meravigliosa che sembra uscita direttamente da una fiaba. Il libro offre anche numerosi e affascinanti scatti, sempre realizzati a bordo di un elicottero, che si soffermano su dettagli più nascosti per la “Signora delle Acque”, Venezia, che gli autori definiscono “capitale del bello, della cultura, fulcro di una moltitudine di arti ma anche di cospicui commerci e di giochi politici”. Jonglez pubblica guide ai luoghi segreti delle città di tutto il mondo, la serie “Soul of” alla scoperta della trenta esperienze eccezionali da fare nei centri urbani, e un ricco catalogo di libri fotografici sui luoghi del mondo ritratti sempre in una chiave editoriale originale. “Venezia vista dal cielo” è disponibile in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo.

L’AUTORE. Riccardo Roiter Rigoni fotografa e scrive dal 2001, è autore di libri, performances visive e conferenze su Venezia. Si occupa di fotografia aerea dal 2007 ed è stato l’ideatore della performance “A Message of Light” nella quale è stata scattata la prima fotografia al mondo di una maschera in volo sul cielo di Venezia. Debora Gusson è autrice di varie ricerche sulle tradizioni rurali e territoriali del Veneto e sulle maggiori festività veneziane, nonché di numerosi progetti artistici e divulgativo-culturali, articoli, saggi e performances culturali.

 

 

 

 

 

GUGLIELMO II, “L’ULTIMO KAISER” RITRATTO DA GUSTAVO CORNI

 

Salerno editrice pubblica il ritratto di Guglielmo ll, “l’ultimo Kaiser di Germania tra autocrazia, guerra ed esilio”, (pp. 336, euro 24), curato da Gustavo Corni. Nel suo lungo regno cercò di esercitare un potere assoluto: nominava e sfiduciava cancellieri (ben sette), imponeva l’agenda politica, era il protagonista indiscusso della politica estera del Reich. L’imperatore agiva facendosi forte di una legittimazione divina del suo potere, e aveva in spregio il parlamento e i partiti politici. Durante il suo regno fu osannato e celebrato come un sovrano moderno, perfino “socialista”, capace di risolvere i grandi problemi del Reich: l’industrializzazione accelerata e i conseguenti radicali mutamenti sociali. Fu abile nel servirsi dei nuovi mezzi di comunicazione di massa, in particolare la stampa e la fotografia. Ma fu anche vituperato e messo in caricatura, soprattutto all’estero. Nel corso della guerra fu oggetto di durissime critiche da parte dell’Intesa, che lo considerava l’incarnazione del militarismo e autoritarismo prussiano. Critiche che si accentuarono nel dopoguerra, quando gli fu attribuita la responsabilità dello scatenamento del conflitto. Visse per quasi ventitré anni in un grigio esilio nei Paesi Bassi, messo ai margini della storia, incapace di fare i conti con le proprie responsabilità, tenacemente abbarbicato al sogno di sovvertire le istituzioni repubblicane e di essere riportato sul trono da Hitler. Il libro ripercorre tutte le fasi della sua vita, parallela a uno dei momenti più critici della civiltà occidentale: dai trionfi del colonialismo e dell’industria, all’abisso della Grande guerra. Dall’infanzia, contrassegnata da problemi fisici e da un conflitto mai risolto con i genitori, al lungo e scintillante regno, alla repentina scomparsa dalla scena proprio negli anni di guerra, al lungo e malinconico tramonto nell’esilio. Le vicende private e individuali dell’uomo, segnato da un carattere scostante e arrogante, all’apparenza brillante ma umanamente arido, sono analizzati in stretto intreccio con i contesti in cui si snoda la sua lunga vita: l’ascesa della Prussia, l’unificazione del Reich, la guerra mondiale, la svolta repubblicana e infine l’irresistibile trionfo del nazionalsocialismo.

 

L’AUTORE. Gustavo Corni è stato docente di storia contemporanea all’Università di Trento. È membro dell’International Research Training Group “Political Communication” presso l’Università di Francoforte e dell’International Academic Advisory Board dell’Istituto Wiesenthal di Vienna per gli studi sull’Olocausto (VWI). Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo Fascismo: condanne e revisioni (con una presentazione di Alessandro Barbero Salerno Editrice, 2011), Raccontare la guerra: la memoria organizzata (Bruno Mondadori, 2012), Breve storia del nazismo: 1920-1945 (Il Mulino, 2015), Weimar: la Germania dal 1918 al 1933 (Carocci, 2020).

 

EDITORIA: “SOTTO IL VULCANO” C’E’ IL “SELFISMO”  

Racconti, reportage, interviste, riflessioni personali e analisi sociali: i più importanti scrittori, filosofi, artisti, scienziati italiani e stranieri ci accompagnano attraverso i grandi mutamenti di questo nostro tempo inquieto. “Sotto il Vulcano”, rivista trimestrale diretta da Marino Sinibaldi pubblicata da Feltrinelli, si propone di comprendere e raccontare le trasformazioni che stiamo vivendo. Ogni numero, oltre a ospitare firme e rubriche ricorrenti, dedica la parte centrale a un tema specifico, scelto insieme da Sinibaldi e da un curatore ospite, che nel numero  in uscita a novembre sarà Giacomo Papi. Illustrato da Andrea Serio. Si parlerà di “selfismo”, ovvero dell’epoca storica in cui viviamo, in cui sembra quasi che che nulla esista più senza una testimonianza diretta e che l’unica realtà descrivibile sia quella filtrata dall’individuo, da ciascuno di noi. Tra gli altri interventi, le analisi del neuroscienziato Vittorio Gallese e dello psicanalista Vittorio Lingiardi, il memoir di Karl Ove Knausgard, gli articoli di Margaret Atwood, Mariarosa Mancuso, Giada Messetti e Filippo Ceccarelli, i racconti di Bruce Sterling, Chiara Gamberale, Guadalupe Nettel e Michele Serra, il poemetto di Aldo Nove e il graphic novel di Silvia Ziche.

 

 

I CURATORI Marino Sinibaldi ha ideato e condotto per oltre vent’anni la trasmissione Fahrenheit, su Rai Radio 3, canale di cui è stato anche direttore. È membro del direttivo del Premio Strega e, tra le altre cose, dirige la Festa del libro e della lettura “Libri come” ed è presidente del Centro per il Libro e la Lettura. Giacomo Papi è scrittore, giornalista e autore televisivo. Collabora con Che tempo che fa e scrive su “la Repubblica”, “il Post” e “Il Foglio”. Dirige il Laboratorio Formentini per l’editoria della Fondazione Mondadori. I suoi ultimi libri sono Happpydemia (Feltrinelli) e Italica. Il Novecento in trenta racconti (e tre profezie) (Rizzoli).

 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)