Il 23 gennaio prossimo i tassisti hanno indetto un fermo nazionale contro le liberalizzazioni del settore allo studio del governo. A decidere lo sciopero sono stati i sindacati nazionali, che si sono riuniti a Bologna: la decisione, spiega una nota, è maturata nell'ambito delle "azioni di lotta da intraprendere a fronte della mancata convocazione del governo, nei prossimi giorni, per contrastare i provvedimenti annunciati in tema di liberalizzazione del settore". I sindacati nazionali di categoria hanno inoltre deciso che il 16 gennaio si svolgerà un'assemblea nazionale dei tassisti fuori turno a Roma, in modo che - si legge nella nota - "una delegazione consegnerà all'Autorità Antitrust un documento dove saranno evidenziati gli errori e le negatività contenute nella recente segnalazione" sui taxi da parte dell'Autorità. "In caso di decisione unilaterale da parte del governo - spiega ancora la nota - la categoria si riserva di assumere tutte le iniziative ritenute più opportune". "Se il governo deciderà unilateralmente, si scioglieranno le righe e prenderemo misure drastiche" conferma all'uscita della riunione dei sindacati il presidente nazionale di Uritaxi Loreno Bittarelli. A condannare l'iniziativa le associazioni dei consumatori: "Una protesta del tutto infondata" è il giudizio del Codacons, che in una nota afferma che "di questo passo, l'Italia non andrà da nessuna parte, e non si uscirà mai dalla crisi - spiega l'associazione - La liberalizzazione nel settore dei taxi è un provvedimento atteso da decenni, che può realmente portare benefici non solo agli utenti, ma anche agli stessi tassisti, vista la possibilità di licenze compensative assegnate peraltro gratuitamente. I tassisti sono avvisati: in caso di blocchi stradali e danni agli utenti in occasione dello sciopero del 23, non esiteremo a presentare una raffica di denunce in Procura, così come avvenuto nel 2007, quando - ricorda il Codacons - un elevato numero di taxi bloccò per ore e ore la circolazione stradale a Roma, impedendo il passaggio di auto e mezzi pubblici. Protesta che è valsa a 500 tassisti un processo in Tribunale". (Roc - 11 gen)
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