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PD, LEPORE: DICO NO
A UNA NUOVA SCISSIONE

“La fase costituente del Pd va fatta bene, deve durare anche un anno dopo le primarie che si faranno a febbraio”. Intervistato dalla Stampa, Matteo Lepore, sindaco di Bologna, è convinto che “il cancro che sta divorando il Pd è che il confronto sulle idee si è fermato, è solo spartizione di poltrone e non costruzione di un profilo condiviso. Il Pd non può oscillare dai decreti Minniti al no al Jobs act, non può esserci questa schizofrenia, serve un profilo popolare e unitario. Bisogna riportare gli astenuti a votare: c'è una grande domanda di alternativa e non sento un vento forte verso la destra, quanto una spinta affinché la sinistra torni a fare il proprio mestiere”. “Nel Pd ci devono essere culture diverse, ma l'esigenza è quella dell'unità. E questo congresso non può essere di rottura, dove ci si confronta tra un Pd di destra o di sinistra: va archiviata questa modalità maschilista e gladiatoria. E' come se in questi anni si fosse rotta la solidarietà tra gruppi dirigenti e per questo venga paventata una scissione. Un partito popolare e grande che vuole riscattare gli emarginati, non può essere un partito in cui si spartiscono le cariche tra gruppi dirigenti”. (17 nov - red)

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