Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

L'Accordo perfetto
dell'Accademia
di Santa Cecilia

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

L'Accordo perfetto <br> dell'Accademia <br> di Santa Cecilia

“L’ACCORDO PERFETTO” DELL’ACCADEMIA DI SANTA CECILIA

 

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in coedizione con Edizioni Curci, prosegue la pubblicazione di testi divulgativi per bambini con “Accordo Perfetto”, un albo illustrato di Cristina Petit e Giulia Orecchia, che racconta ai più piccoli il suono e la magia della musica. Avvicinare i più piccoli alla scoperta del mondo musicale anche attraverso l’ascolto e la lettura è un percorso formativo che l’Accademia di Santa Cecilia persegue con numerose attività dedicate ai bambini (laboratori interattivi, coro e orchestre giovanili). Nella storia raccontata da Cristina Petit, attraverso metafore vicine al mondo infantile, e ricostruendo con ironia il contesto familiare di due litigiosi fratellini, il libro conduce con leggerezza al vero scopo che è quello di un’alfabetizzazione musicale chiara ed efficace. “Io e mia sorella litighiamo moltissimo perché alcune cose ci piacciono uguali e altre diverse. Quando ci piacciono uguali le vogliamo tutti e due e quindi litighiamo. Quando invece ci piacciono diverse io voglio fare come mi pare e lei anche, quindi…”. Litigi tra fratelli, genitori che prima si arrabbiano e poi si ingegnano per ristabilire la pace e l’armonia famigliare: è una piccola storia quotidiana quella raccontata da Cecilia Petit, che però diventa speciale quando si intreccia con l'armonia delle note e degli accordi musicali e la sintonia che unisce i musicisti di un’orchestra. I disegni di Giulia Orecchia amplificano le suggestioni del testo attraverso linee e colori che rimandano alla dimensione sonora. In coda al racconto un prezioso vocabolario musicale illustrato per imparare da piccoli che cosa significano, nella musica e nella vita, concetti come Accordo, Armonia, Ritmo, Timbro o Rumore. Nella playlist online, accessibile attraverso il codice univoco riportato nel libro, la storia è raccontata dalla voce narrante di Monica Demuru. La sonorizzazione dei contenuti musicali è di Edoardo Staffa che ha realizzato il commento musicale nello Studio Paolo Ketoff laboratorio di musica elettronica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di recente inaugurato al Parco della musica Ennio Morricone di Roma.

 

GLI AUTORI. Cristina Petit è nata a Bologna nel 1975. Ha iniziato a insegnare nella scuola dell'infanzia giovanissima, ha poi girato ogni ordine di scuola del regno approdando infine nella scuola primaria. Dal blog maestrapiccola è nato il suo primo libro. Ha pubblicato con diverse case editrici libri per bambini, ragazzi e adulti, tradotti moltissime lingue, ma la sua passione sono gli albi illustrati. Formatrice di insegnanti e genitori gira l'Italia facendo corsi perché le piace incontrare facce e scambiare idee. Appassionata di cinema sta sperimentando una didattica inclusiva con il mediatore film. Collabora con l'università di Scienze della Formazione. Ha ricevuto il premio letterario Angelo Zanibelli per il romanzo Salgo a fare due chiacchiere.

 

Giulia Orecchia vive a Milano, dove ha studiato alla Scuola Politecnica di Design. Dal 1980 lavora come autrice e illustratrice di libri per l'infanzia: “Amo inventare sorprese visive e cartotecniche, illustrare poesie, disegnare copertine, creare immagini per libri di divulgazione scientifica per i piccolissimi” scrive sul suo blog. È vincitrice di ben tre premi Andersen: nel 1986 per Ti faccio bau, nel 1997 come illustratore dell'anno e nel 2001, con Emanuela Bussolati, per Pollicino verde. Per Edizione Curci ha illustrato i volumi Canti dal mondo e A tavola! e Le canzoni delle emozioni della collana I miei libri delle canzoni.

 

 

 

 

“AMARSI. SEDUZIONE E DESIDERIO NEL RINASCIMENTO” DI BUSI E GRECO

 

Nell’Italia del Quattro e Cinquecento va in scena il gioco della seduzione. Palazzi, piazze, alcove vibrano di un nuovo modo di amarsi e di concepire il desiderio. Le ninfe avvenenti di Botticelli, le opulente e discinte matrone di Tiziano, gli dèi lussuriosi, come il possente Marte che, pur vincitore di mille battaglie, soccombe alla bellezza di Venere, e poi gli intrighi erotici dei gentiluomini e delle dame di corte, tutto ci parla di un’epoca sfarzosa, colma di lusinghe. Poemi, incartamenti processuali, cronache cittadine, dipinti e lettere d’amore usano il linguaggio della bellezza. Ma accanto al bello, il Rinascimento scopre l’emozione, la vicinanza dei corpi, persino la loro imperfezione. Come amano le nobildonne? E per i borghesi, per i popolani, quali sono le regole dell’attrazione? Nel saggio “Amarsi. Seduzione e desiderio nel Rinascimento” di Giulio Busi e  Silvana Greco (Il Mulino) scopriremo i legami leciti e le passioni clandestine, l’amore che punta al potere e il potere che seduce e trasforma. Nelle relazioni fra donne e uomini, in quelle omoerotiche, tra ceti diversi, la rivoluzione amorosa del Rinascimento cambia per sempre la società.  

L’AUTORE. Giulio Busi, esperto di mistica ebraica e di storia rinascimentale, è professore alla Freie Universität di Berlino. Collabora alle pagine culturali del Sole 24 Ore. Tra i suoi numerosi lavori segnaliamo, per il Mulino, “Indovinare il mondo. Le cento porte del destino” (2021) e “Uno. Il battito invisibile” (2022). Silvana Greco, studiosa di sociologia della cultura e dell’arte, è professoressa alla Technische Universität di Dresda. Tra i suoi ultimi libri: “Il sociologo eretico. Moses Dobruska e la sua ‘Philosophie sociale’ (1793)” (Giuntina, 2021) e “Il Rinascimento parla ebraico” (con G. Busi, Silvana Editoriale, 2019).

 

IAN   KERSHAW RACCONTA “L’UOMO FORTE”

Da Hitler a Mussolini, da Stalin a Churchill, da de Gaulle alla Thatcher, ‘l’uomo forte’ ha dominato la scena politica del Novecento in Europa. Ma furono veramente questi leader, con la loro personalità, a determinare il corso del Ventesimo secolo? Il mondo contemporaneo ha visto l’emergere di individui che hanno avuto il controllo su una serie di strumenti terrificanti e dotati di una forza senza precedenti. Hanno provato a ricostruire da zero intere società, hanno combattuto guerre devastanti, con una volontà e una determinazione che non conoscevano alcun limite. Eletti democraticamente o dittatori, senza dubbio i leader politici che hanno lasciato un segno profondo nella storia sono caratterizzati da personalità sconvolgenti e inquietanti. Ma quali condizioni politiche portano questi soggetti al potere? Quanto è importante la personalità nella conquista del potere e nel suo esercizio? Cosa ne promuove o ne limita l’uso? Queste sono domande che fin dall’antichità la ricerca storica si è posta ma che oggi, con l’emergere di leadership come quelle di Donald Trump, Recep Erdoğan e Vladimir Putin, hanno assunto una rilevanza del tutto inedita. Nel saggio “L'uomo forte. Personalità e potere nell'Europa contemporanea” (Laterza, traduzione di A. Manna) Ian Kershaw analizza e mette a confronto 12 personalità politiche che hanno cambiato il corso della storia europea del XX secolo per rispondere al più classico degli interrogativi: sono i tempi a forgiare gli uomini o gli uomini a determinare i tempi in cui vivono?

L’AUTORE. Ian Kershaw, considerato il più autorevole storico del nazismo, ha insegnato Storia moderna nelle università di Bochum, di Nottingham e di Sheffield ed è membro della British Academy e della Royal Historical Society. È autore di numerosi libri sul nazismo, il Terzo Reich e Hitler tradotti in molte lingue. Tra quelli pubblicati in italiano: Hitler 1889-1936 (1999), Hitler 1936-1945 (2001), Operazione Valchiria (2009), Scelte fatali. Le decisioni che hanno cambiato il mondo 1940-1941 (2012) e La fine del Terzo Reich (2013) per Bompiani; Che cos’è il nazismo? Problemi interpretativi e prospettive di ricerca (2003) per Bollati Boringhieri. Per Laterza, Hitler e l’enigma del consenso (1997), All’inferno e ritorno. Europa 1914-1949 (2016) e L’Europa nel vortice. Dal 1950 a oggi (2020).

 

PSICANALISI, VIAGGIO CON RECALCATI NEL PENSIERO DI FACHINELLI

 

Elvio Fachinelli è stato un grande psicoanalista italiano, un intellettuale fuori dal coro e impegnato nella vita della città, uno scrittore incisivo e brillante. Nel libro “Critica della ragione psicoanalitica. Tre saggi su Elvio Fachinelli” (Ponte alle Grazie) Massimo Recalcati ci restituisce la forza e l’originalità del suo pensiero libero da conformismi e da dogmatismi. La ragione psicoanalitica classica viene sottoposta ad un nuovo tribunale. Non quello austero della critica kantiana, ma quello dell’aperto del mare. Può la pratica della psicoanalisi liberare l’esistenza umana dalla sua passione difensiva per il chiuso? Può interrompere il carattere inesorabile della ripetizione? Può aprire la vita all’incontro estatico con l’illimitatezza della vita?

L’AUTORE. Massimo Recalcati, tra i più noti psicoanalisti italiani, ha insegnato presso le Università di Padova, Urbino, Bergamo e Losanna. Attualmente è docente presso l’Università di Pavia. È fondatore di Jonas-Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi, e direttore scientifico della Scuola di specializzazione in psicoterapia IRPA (Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata). Tra i suoi ultimi saggi: L’uomo senza inconscio. Figure della nuova clinica psicoanalitica (2010), Cosa resta del padre? La paternità nell’epoca ipermoderna (2011), Ritratti del desiderio (2012), Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre (2013), Non è più come prima. Elogio del perdono nella vita amorosa (2014) e L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento (2014). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato Anoressia, bulimia e obesità (con Uberto Zuccardi Merli, 2006) e ha curato Forme contemporanee del totalitarismo (2007).

 

“LE COLPE DEI PADRI” DI BORJE STROM

Borje Strom è un pugile che in Svezia tutti conoscono, non solo per i suoi eccezionali successi sul ring, ma anche per l’infanzia segnata dalla misteriosa scomparsa del padre. Quando dopo quasi sessant’anni ne viene ritrovato il corpo, perfettamente conservato, nel freezer di un vecchio alcolizzato, Rebecka Martinsson, incalzata dal medico legale che l’ha accompagnata per tutta la sua carriera a Kiruna, decide di riaprire il caso. In realtà, il procuratore capo ha tante cose per la testa: la sua vita privata è un gran caos, e oltretutto le indagini sul padre del campione di boxe si rivelano collegate a un capitolo buio del passato della sua famiglia, mettendola nella scomoda situazione di un conflitto d’interessi. Chi era veramente il padre di Borje Strom? E cosa lo legava alla madre di Rebecka? In un epilogo letteralmente mozzafiato, nel romanzo “Le colpe dei padri” (Marsilio, traduzione di Katia De Marco) Asa Larsson tira le fila della sua serie con una storia ricca di emozione e colpi di scena, che ha acceso l’entusiasmo nei milioni di lettori che l’hanno sempre seguita con passione. Leggerete di incontri di boxe e avvertirete l’intensità di ogni singolo colpo. Troverete l’amore, per gli esseri umani e per gli animali. E potrete percepire un cuore che batte per Kiruna e le sue terre aspre, con tutta la forza della natura seducente e selvaggia a nord del circolo polare artico.

 

 

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