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Femminicidio, Cucchi: non trascurare violenza e verbale denunce inascoltate

Roma, 24 nov - Il voto dell'aula del Senato, che oggi ha approvato all'unanimità il testo unificato per l'istituzione di una commissione bicamerale d'inchiesta sul Femminicidio, rappresenta "un primo passo estremamente importante e significativo, un segnale di vicinanza a tante, troppe donne, che quotidianamente sono vittime di violenza e che, per la maggior parte delle volte, restano inascoltate". Così, intervistata da 9Colonne, la senatrice dell'Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, lancia un grido d'allarme al Governo. "Ora alle parole dovranno seguire i fatti. Lo Stato - incalza -deve farsi carico di un problema che non può più essere ignorato. Alla parola violenza, viene in mente la violenza fisica, ma mi preme ricordare che la prima violenza è quella verbale" che spesso ne è prodromica. Il pensiero di Ilaria Cucchi va "agli insulti, e penso a tutte le donne che sono costrette a riceverne sui social, compresa la sottoscritta e sua madre che è stata colpevolizzata e insultata per il solo fatto di essere madre di mio fratello. Da lì nasce la violenza e da lì bisogna intervenire". Dall'inizio dell'anno, in Italia ben 95 donne sono state vittime di femminicidio: secondo Cucchi "tanti di questi potevano essere evitati, se solo si fosse dato ascolto alle grida di aiuto, penso ai casi di Bologna, a Genova, Udine: casi di donne che denunciano e rimangono inascoltate. Serve maggiore sensibilità, maggiore attenzione di fronte a temi che non possono più essere rimandati". (po/sca)

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