Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Cento xilografie a colori di Dali' raccontano Dante

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Cento xilografie a colori di Dali' raccontano Dante

Da domani 26 novembre fino al 5 febbraio 2023, la Fortezza Firmafede di Sarzana (SP) ospiterà la mostra "Salvador Dalì. Dante e il viaggio del Genio", promossa dal Comune di Sarzana, organizzata da Comediarting e curata da Gina Ingrassia. Il magnifico complesso mediceo della cinta muraria sarzanese ospiterà cento xilografie a colori di Salvador Dalì che raccontano e reinterpretano in modo originale e rivoluzionario il viaggio di Dante nella Divina Commedia, oltre ad evidenziare il legame tra Dalì e l'Italia e il dialogo della città di Sarzana con Dante, dove vi soggiornò nel a ottobre 1306 nel ruolo di "ambasciatore" di pace per dirimere, con successo, la lunga trattativa di pace fra i Malaspina dello Spino Fiorito e il Vescovo Conte di Luni. Dopo il ricco calendario di iniziative che la città ha dedicato a Dante in occasione dei 700 anni dalla nascita, torna quindi un ulteriore omaggio al poeta e al suo capolavoro attraverso l'interpretazione di uno dei più grandi artisti del '900. Integrano l'esposizione 11 tavole tra acqueforti e monotipi, parte di un complesso lavoro concepito nel 1999 che vide impegnati, su un progetto della galleria e casa editrice Nuages, tre noti illustratori incaricati di tradurre in immagini le cantiche della Divina Commedia: Lorenzo Mattotti e Jean Giraud (in arte Moebius) si dedicarono rispettivamente alle illustrazioni dell'Inferno e del Paradiso, di cui in mostra sono presentate due acqueforti raffiguranti il volto di Dante; a Milton Glaser, profondamente legato all'Italia, spettò l'illustrazione dei canti del Purgatorio di cui nove tavole sono inserite nel percorso espositivo. "Abbiamo pensato a Sarzana come a una grande Città di cultura, capace di ospitare ogni anno grandi Mostre di livello nazionale e internazionale e abbiamo realizzato questa ambizione - dichiara il sindaco Cristina Ponzanelli - Grandi artisti come Banksy e Obey sono un omaggio alla contemporaneità di Sarzana, riscoprire Gian Carozzi o Piero Colombani un omaggio alla sua storia. La Mostra di Salvador Dalì rappresenta insieme l'orgoglio di proporre a Sarzana un artista globale come il Maestro surrealista spagnolo e l'orgoglio della nostra identità sarzanese, con un racconto di Dante Alighieri che ha mosso i suoi passi nella nostra Città. Sarà una mostra anche didattica, per offrire ai ragazzi delle nostre scuole lo studio di due artisti assoluti che si incrociano a Sarzana". (gci)

INFERNO_Incagliato_© Salvador Dalí, Gala-Salvador Dalí Foundation by SIAE 2022

CATANIA RACCONTATA DALLE FOTO DI ETTORE SOTTSASS
Dallo scorso 21 novembre fino al 21 maggio 2023 il Museo Civico "Castello Ursino" di Catania ospiterà la mostra "Catania mia!" di Ettore Sottsass (Innsbruck, 1917 - Milano, 2007), a cura di Barbara Radice con Iskra Grisogono e la direzione artistica di Christoph Radl, promossa e prodotta dalla Fondazione OELLE Mediterraneo Antico in collaborazione con lo Studio Ettore Sottsass, in partnership con l'Assessorato del turismo dello sport e dello spettacolo del Comune di Catania e il sostegno del Centre George Pompidou di Parigi e della Bibliothèque Kandinsky per le alte definizioni dei negativi che custodiscono. L'esposizione comprende 111 fotografie, in bianco e nero e a colori, quasi tutte inedite, realizzate a Catania negli anni '90, le quali raccontano l'Ettore Sottsass fotografo, uno degli aspetti ancora meno conosciuti e indagati dell'architetto e designer italiano. (gci)

SPECIALE MOSTRE / A MONDOVI' (CN) "GALASSIE PECULIARI" DI TRISTANO DI ROBILANT
Dallo scorso 7 novembre fino all'8 gennaio 2023 il Museo della Ceramica Ettore e Marco Levi di Mondovì (CN) ospiterà la mostra "Galassie peculiari" di Tristano di Robilant (Londra, 1964), a cura di Jean Blanchaert con il coordinamento di Irina Eschenazi. La personale espone circa 30 opere in vetro e in ceramica, di cui almeno la metà create per la mostra, e otto poesie dell'artista da lui scelte per questo contesto, messe in dialogo con le opere esposte e la collezione permanente. Da anni, infatti, il museo diretto da Christiana Fissore accoglie artisti intenti a sperimentare la materia ceramica contemporanea anche in relazione ad altre arti applicate. E' dal 2005 che Tristano di Robilant si concentra sulla produzione di opere in vetro, collaborando in modo continuativo col maestro vetraio Andrea Zilio, alla fornace Anfora di Murano. Tristano di Robilant vive e lavora a Ripabianca, paese umbro dalla ricca tradizione ceramica, ma la sua relazione con la maiolica ha origini più lontane e profonde, alla Bottega Gatti di Faenza, dove ormai più di 25 anni fa espose con maestri come Giacinto Cerone. (gci)

SPECIALE MOSTRE / I BASSANO, STORIA DI UNA FAMIGLIA DI PITTORI
Dal 3 dicembre al 2 maggio 2023, il Museo Civico di Bassano del Grappa (VI) ospiterà la mostra "I Bassano. Storia di una famiglia di pittori", a cura di Barbara Guidi e Melania Mazzucco. Esposte per l'occasione le meravigliose creazioni dei Bassano e l'intenso filo della vita dei Dal Ponte, poi noti al mondo appunto come "i Bassano", protagonisti indiscussi della pittura del Rinascimento veneto. I visitatori ammireranno ben 40 opere, oltre a oggetti e documenti preziosi, sull'onda emotiva delle parole di un nuovo libro d'autore, edito dagli stessi Musei Civici di Bassano del Grappa in un'edizione limitata, della scrittrice Melania Mazzucco, Premio Strega e autrice di celeberrimi romanzi storico-artistici quali "La lunga attesa dell’angelo" e "L’architettrice". La loro epopea ebbe inizio con la discesa di Jacopo di Berto nel 1464 a Bassano del Grappa, nell'Altopiano di Asiago. Giunto sulle rive del Brenta, Jacopo trovò dimora in Contra' del Ponte da cui deriverà il cognome futuro della celebre famiglia di pittori. Suo figlio Francesco, poi detto il Vecchio perché primo della dinastia, cominciò ad avventurarsi nell'arte della pittura. Alchimista dilettante, cartografo e decoratore più che grande artista, Francesco dette vita a creazioni d'arte sacra che rispondevano alle richieste del mercato locale, avviando un'eterogenea e attivissima bottega. Arte coltivata, con successo, anche dai suoi figli, Francesco il Giovane, Giambattista, e poi i diligenti Leandro e Gerolamo, fino al nipote Jacopo Apollonio che disegnava di nascosto, ai quali seppe trasmettere la sua arte. Una storia che si conclude quando Jacopo Apollonio, formatosi sotto la guida dello zio Leandro, realizza le ultime repliche prodotte sui disegni e i modelli del nonno Jacopo. La storia dei Bassano, una vera e propria epopea per immagini iniziata sul finire del Quattrocento, esce così di scena avendo all'attivo oltre un secolo di grandissima fortuna. (gci)

"EPIFANIE": A ROMA LA NUOVA MOSTRA DI CORRADO VENEZIANO
Dallo scorso 20 novembre fino al 22 dicembre, lo Spazio Veneziano a Roma ospiterà la nuova mostra di Corrado Veneziano, a cura di Francesca Barbi Marinetti con la collaborazione di Alessia Rosati, dal titolo "Epifanie". Una mostra tra non-luoghi, loghi commerciali, bar code Isbn, passando per gli omaggi a La Divina Commedia di Dante e al Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. Tra le opere esposte, anche l'anteprima assoluta della mostra di Veneziano più importante del 2023: un lavoro dedicato al più geniale storico dell'arte italiana, Giovanni Battista Cavalcaselle, ripreso nel suo conflitto tra classicismo e sperimentazione. La personale espone dunque anche alcune tele dedicate alle "investigazioni" di Giovanni Battista Cavalcaselle, forse l’epifania più autentica e profonda di Corrado Veneziano. "Si tratta di una parziale anticipazione e un primissimo confronto con il lavoro che Veneziano sta da tempo portando avanti - dichiara la curatrice Francesca Barbi Marinetti - una ricerca approfondita sullo studioso veneto e allo stesso tempo in rapporto con l’arte italiana, soprattutto rinascimentale. L'artista ridipinge i 'taccuini da viaggio' di Cavalcaselle, reinterpretandone schizzi, frecce e didascalie. Recupera i dettagli più minuziosi e le scoperte del geniale storico. In tal modo, contribuisce a tracciare sorprendenti e rinnovate linee di storia dell’arte e di storia degli artisti italiani". (gci)

(© 9Colonne - citare la fonte)