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direttore Paolo Pagliaro

ADDIO A GIANLUCA VIALLI
FIGC: VUOTO INCOLMABILE

E’ morto all’età di 58 anni Gianluca Vialli. L’ex calciatore si è spento nella clinica londinese dove era ricoverato per un tumore al pancreas. L’aggravamento delle sue condizioni lo aveva spinto il 14 dicembre a lasciare il ruolo di capo delegazione azzurra, per concentrarsi sulla lotta al cancro. L’ultima gioia la vittoria dell’Europeo a Wembley nel 2021, condivisa con l’amico di sempre, il ct della Nazionale Roberto Mancini.  

 

IL LUTTO DEL CALCIO. Un campione indimenticabile, ma anche un uomo che ha lasciato il segno per la sua serietà e il suo carattere. Il mondo del calcio si stringe intorno alla famiglia di Gianluca Vialli e a tutte le persone, tra cui moltissimi ex compagni di squadra, che ne piangono oggi la scomparsa. Il presidente della Federazione Gioco Calcio Gabriele Gravina sottolinea in un messaggio: “Senza giri di parole: Gianluca era una splendida persona e lascia un vuoto incolmabile, in Nazionale e in tutti coloro che ne hanno apprezzato le straordinarie qualità umane”. Commoventi i messaggi delle società per cui Gianluca Vialli ha rappresentato un leader: “Ci lascia un campione, anzi, una leggenda, un grande uomo, un pezzo di noi e della nostra storia”, si legge sulla lettera pubblicata sul sito della Juventus. “Siamo stati con te da sempre, Gianluca: da quando arrivasti nel 1992 e fu amore a prima vista. Eri uno dei primi tasselli di una Juve che sarebbe tornata, proprio con te, in cima all'Europa. Di te abbiamo amato tutto, ma proprio tutto: il tuo sorriso, il tuo essere contemporaneamente campione e leader, in campo e in spogliatoio, il tuo essere adorabilmente guascone, la tua cultura, la tua classe, che dimostrasti fino all'ultimo giorno in bianconero”. Scrive ancora il club bianconero: “Siamo stati con te da sempre, e quindi anche dopo la nostra storia insieme, seguendoti con un sorriso quando portasti un inedito modello italiano in Inghilterra, in campo e fuori, e solo ora si capisce quanto fosti precursore. E poi negli ultimi anni, combattendo con te l'ultima battaglia, commuovendoci con te quando, in forma eccellente, alzavi la Coppa dell'Europeo, guarda caso a Londra, nel 2021”. “Dicono che non si sia mai pronti per salutare un compagno di viaggio e, purtroppo, è davvero così. Il tuo compagno di viaggio – come avevi deciso di chiamarlo – ti ha fatto scendere dal treno a 58 anni, strappando infame il tuo biglietto per nuovi orizzonti e traguardi”, si legge sul sito della Sampdoria. “Sei stato il nostro eroe. Forte e bellissimo, con quel 9 stampato sulla schiena e il tricolore cucito sul cuore. Condottiero della Sampdoria più forte, in coppia là davanti con il tuo gemello Bobby Gol. In tre parole: uno di noi”. Una percezione "rimasta tale dopo aver salutato in lacrime Genova e la Sud. Proprio così: pur alzando trofei in giro per l’Europa con colori, tute e abiti differenti, Gianluca Vialli era sampdoriano e i sampdoriani erano con Gianluca Vialli. Con te, nella vittoria e nella sconfitta, nella salute e nella malattia”. “Resterai un esempio indelebile della nostra essenza, Luca Vialli” scrive su Twitter la Cremonese, mentre il Chelsea, la società dove Vialli a chiuso la sua carriera da calciatore, ricorda: “Mancherai a moltissimi. Una leggenda per noi e per tutto il calcio. Riposa in pace, Gianluca Vialli”.

…E QUELLO DELLA POLITICA. Tantissimi i messaggi di cordoglio provenienti dal mondo della politica: “Non dimenticheremo i tuoi i gol, le tue leggendarie rovesciate, la gioia e l'emozione che hai regalato all'intera Nazione in quell'abbraccio con Mancini dopo la vittoria dell'Europeo. Ma non dimenticheremo soprattutto l'uomo. Addio Gianluca Vialli, Re Leone in campo e nella vita”. Il presidente del Senato Ignazio La Russa sottolinea: “Sorrisi, gioie e tanti gol, questo era e resta per tutti noi Gianluca Vialli. Un numero 9 indimenticabile. Ciao campione”. Dalla Camera dei Deputati arriva il messaggio di Lorenzo Fontana: “Una preghiera per Gianluca Vialli. Un grande campione, dentro e fuori dal campo, un grande uomo e un esempio. Ci mancherai”. (Caf – 6 gen)

 

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