Nelle stesse ore in cui il presidente americano Joe Biden si accingeva a recarsi in vista a Kiev, la Russia testava un missile balistico intercontinentale Sarmat. Lo afferma la Cnn, che riporta quanto saputo da “due funzionari statunitensi che hanno familiarità con la questione”. Il lancio del Sarmat – ribattezzato dalla Nato Satan II e in grado di far piovere sul territorio nemico più testate nucleari – sembra comunque essere fallito, e per questo il presidente Vladimir Putin non ne avrebbe fatto cenno nel suo discorso di ieri alla nazione, discorso nel quale ha però annunciato la sospensione dall’adesione del trattato Start siglato con gli Usa per la diminuzione dell’arsenale atomico. La Russia avrebbe comunque informato gli Stati Uniti in anticipo del lancio attraverso le “linee di deconflitto”, hanno affermato le stesse fonti. Un altro funzionario ha affermato che il test non ha comunque rappresentato un rischio per gli Stati Uniti aggiungendo che Washington non lo ha considerato “un'anomalia o un'escalation”.
MOSCA: NON CAMBIEREMO DOTTRINA NUCLEARE. Mosca non apporterà modifiche alla sua dottrina nucleare dopo la decisione di sospendere il trattato Start con gli Usa. Lo ha detto ai giornalisti il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. Un mutamento di tale dottrina “Non è previsto”, ha detto Ryabkov, rispondendo a una domanda in tal senso. “Se la situazione lo richiede, verrà effettuata un'ulteriore analisi. Generalmente si può però affermare che eventuali contromisure al comportamento inaccettabile degli Stati Uniti saranno elaborate e studiate su base continuativa. Ma non ci sono assolutamente motivi per trarre tali conclusioni ora”, ha aggiunto Ryabkov. (22 FEB - deg)
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