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direttore Paolo Pagliaro

CANAPA, GIARRUSSO (PE):
ABBATTIAMO IL TABU’

“Cerchiamo di dare un contributo scientifico e pragmatico sulla canapa, abbattendo tabù culturali e creando ricchezza, spiegando quello che rappresenta dal punto di vista economico e anche medico: regolamentarla correttamente creerebbe più di 200mila posti di lavoro”. Così l’europarlamentare Dino Giarrusso, componente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, in occasione dell’evento sulla canapa medica, organizzato dallo stesso deputato a Catania. “Il tabù culturale legato alla pianta va superato facendo informazione scientifica e seria, separando totalmente la canapa e i suoi mille usi dal consumo ludico, comunque foriero di problemi sociali ben più lievi rispetto all’alcol, che è invece tollerato”, continua Giarrusso, che rileva: “Stiamo facendo questa operazione verità oggi (ieri per chi legge, ndr) a Catania con gli interventi di quei pazienti che devono curarsi con la canapa e hanno problemi a procurarsela, come Santa Sarta; con le testimonianze di docenti universitari o come quella dell'ingegner Giuseppe Brancatelli, che grazie alla canapa ha fatto vivere alla propria madre, malata di Alzheimer, gli ultimi anni della sua vita in modo sereno”. Aggiunge il deputato: “La canapa è un potenziale tesoro; l’Italia era il primo produttore mondiale, prima che fosse messa al bando. Soprattutto per il Sud, si potrebbe costruire una economia che abbraccia diversi settori - l’industria medica, edile, tessile, cosmetica, alimentare e industriale -, capace di impiegare proprio quei giovani, altamente formati, oggi costretti a emigrare. Non dimentichiamo che la canapa intercetta sia la filiera agroalimentare che quella farmaceutica, due asset strategici del sistema Paese”, chiosa l’esponente catanese, che nota: “Incontri come questo, ci consentono di valutare le storie di chi ha inserito in modo intelligente la canapa nell'economia di una comunità, come in Canada, California o in Uruguay, sottraendo potere alle mafie, e bonificando l’economia criminale”. “I pazienti che hanno bisogno di cannabis terapeutica non possono essere abbandonati. Occorre superare questo tabù con regole europee di univoca interpretazione e facendo informazione corretta e scientifica”, conclude Giarrusso. (12 MAR – DEG)

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