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Il primo 29 febbraio? Fu il 24 febbraio

29/2/1582

Il primo 29 febbraio? Fu il 24 febbraio

Non fu il 29 febbraio ma il 24 febbraio il giorno in più del primo anno bisestile, il 45 dopo Cristo, istituito per volere del pontefice massimo Giulio Cesare, che da quell'anno ufficializzò quindi il calendario giuliano nei domini di Roma allo scopo di far cadere sempre nello stesso periodo l'inizio delle stagioni (e con esso delle festività ) laddove l'anno solare non permetteva che ciò avvenisse non avendo un numero intero di giorni, poiché contava 365 giorni ma anche una coda di 5 ore 48 minuti e 46 secondi. L'astronomo greco Sosigene di Alessandria, ideatore del calendario giuliano, per raggiungere lo scopo prefissato, decise che doveva essere il 24 febbraio il giorno in più da aggiungere al mese di febbraio (che allora era l'ultimo dell'anno e terminava il 23 febbraio). Non si chiamava però 24 febbraio perché i Romani contavano i giorni dei mesi non in modo progressivo (ci penseranno a farlo prima i Visigoti e quindi Carlo Magno) ma contando quanto giorni mancassero (primo, secondo, terzo, ecc...) da un certo evento. Per febbraio contavano quindi all'indietro dall'inizio delle Calende di marzo, che iniziavano appunto l'1 marzo. Il giorno in più venne detto "bissextile", perché si aggiungeva al 23 febbraio (detto sexto die ante Kalendas) e veniva quindi considerato il sesto giorno extra nel periodo che conduceva alle Calende di marzo. Sosigene decise che il giorno in più andava contato ogni 4 anni (anche se dopo la morte di Giulio Cesare nel 44 a.C. si considerano bisestili anche anni che non lo sarebbero dovuti essere). Tuttavia, con il passare del tempo ci si accorse che comunque si perdeva un giorno ogni 128 anni circa e quindi, nel 1582, papa Gregorio XIII, introdusse appunto il calendario gregoriano che ridusse l'errore a soli 26 secondi (un giorno ogni 3.323 anni circa) dando ai mesi il numero di giorni che oggi utilizziamo e a febbraio appunto i suoi 28 giorni (che diventavano 29 in quelli bisestili).Inoltre si modificò la regola precedente di far cadere l'anno bisestile ogni 4 anni genericamente ma negli anni divisibili per quattro (come appunto il 2012) e non in quelli divisibili per cento (1800, 1900), a meno che non siano divisibili per 400 (come il 2000). In sostanza si capì che per avere un anno di 365 giorni interi, si deve aggiungere un giorno ogni quattro anni, toglierne uno ogni 100 e riaggiungerne di nuovo uno ogni 400. Alcune curiosità. Il 30 febbraio è stato riportato in un documento ufficiale della Casa Bianca dell'11 ottobre 2006, in quanto si tratta di una fedele trascrizione del discorso tenuto dal presidente George W. Bush che indica tale data - senza correggersi - come termine dell'anno fiscale. Nel Calendario rivoluzionario sovietico ogni mese aveva 30 giorni, e i rimanenti 5 o 6 giorni erano festività senza mese. Nel 1930 e nel 1931 ci fu un 30 febbraio, ma nel 1932 i mesi ripresero la loro tradizionale lunghezza. Nel 1980 in Francia venne pubblicato il primo numero di "la bougie du Sapeur" periodico che esce, ogni 4 anni, proprio in occasione degli anni bisestili.

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