Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

I piccoli da compiangere
sarebbero piuttosto altri…

di Arnaldo di Latebiosa

In prima pagina apprendiamo di un apparente suicidio per sfuggire ad un rapimento a scopo, diciamo così, di recupero crediti: della persona a quanto pare gettatasi nel vuoto leggiamo infatti che avrebbe accumulato un debito di cinquecentomila euro con un noto narcotrafficante operante nella capitale; costui l’avrebbe per tutta risposta imprigionato in uno stabile nel quartiere Magliana, dal quinto piano del quale appunto egli sembrerebbe essersi gettato. Il relativo titolo sui quotidiani era tuttavia non “tragico sequestro di persona nell’ambito del narcotraffico” bensì “amore mio è finita, salutami il nostro piccolo”. Il tutto beninteso in prima pagina.
Del resto in prima pagina figurano ormai regolarmente persino gli scritti di Matteo Messina Denaro, addirittura in bella calligrafia, dove leggiamo ad esempio che “tanti si comportano come pecore con i leoni e come leoni con le pecore” ed altre consimili scemenze con ciascuna delle quali si potrebbero invero incartare singole dosi di eroina e cocaina, se cosa nostra volesse copiare il marketing del Bacio Perugina.
In questo quadro, in questo nuovo genere letterario, sulla cui opportunità nessuno sui giornali sembra pronto anche solamente a discutere (per non dire sulle evidentemente sottostanti accezioni della parola ‘informazione’ o ‘verità’), in tutto ciò, è semplicemente ovvio che di una storia, per quanto sordida, come appunto il suicidio di cui sopra, si vada in cerca, nel coniare il relativo titolo, del lato per così dire umano.
E certamente il lato umano è presente in ogni vicenda, anzi più d’uno, all’informazione spetta individuare quello principale: ‘piccolo’ per ‘piccolo’, ad esempio, se meriti menzione nel titolo quello lasciato orfano da Ciccio Barbuto (tale è il soprannome del predetto suicida, agli inquirenti noto come corriere della droga fra Roma e Bari) o non piuttosto i piccoli o anche meno piccoli di cui Ciccio Barbuto con i propri crimini ha contribuito a distruggere le vite.
E quanto ai pizzini di Matteo Messina Denaro in prima pagina, Arnaldo di Latebiosa manca ovviamente del rango per discuterne, ma non di quello per lamentare che firme di maggior rango si stiano invece astenendo.
adilatebiosa@gmail.com

(© 9Colonne - citare la fonte)