Roma? Napoli? Milano? “Certamente bellissime ma se dovessi tornare in Italia sceglierei ancora una volta il paese dei nonni”. A parlare è Ida Pastore. Ida è nata in Venezuela – dove i suoi genitori sono emigrati più di venti anni fa – ma da sette anni vive a Orlando, in Florida. Ha 25 anni e lavora per un’agenzia di viaggi. Di viaggi lei ne ha fatti tanti, non aveva neppure un anno la prima volta che è venuta in Italia per visitare il paese di origine dei suoi genitori e dei nonni: Montesano sulla Marcellana.
Comune della provincia di Salerno con più di sei mila abitanti, Montesano è uno dei 15 paesi del Vallo di Diano, vallata ai confini sud della Campania che confina con la Basilicata e che custodisce grandi e piccoli tesori artistici, storici e naturali. “Per me l’Italia è Montesano: è soprattutto lì che mi sento parte di un mondo. Lì ci sono i miei nonni, i miei cugini, la mia famiglia: in una sola parola le mie radici. Lì ritrovo gli abbracci più sinceri e le cose più buone come la pasta al pomodoro che solo mio nonno sa fare. Ogni volta che torno faccio nuove scoperte e a mio padre chiedo spesso di raccontarmi la storia della nostra famiglia, le origini del nostro cognome. La mia ricerca riguarda luoghi, lingua, cucina, persone”.
IL 2024, ANNO DEL TURISMO DELLE RADICI Il 2024 sarà l’anno del “Turismo delle radici”. Il “Turismo delle Radici” o “Turismo delle origini” coinvolge tutte quelle persone che tornano nel Paese di origine della propria famiglia per riavvicinarsi alle radici della propria storia familiare e culturale. In Italia è un fenomeno in aumento che coinvolge tra i 60 e gli 80 milioni di persone provenienti da tutto il mondo. Sono tanti, tantissimi, gli italo discendenti che vivono all’estero e che sentono ancora – più vivo che mai - quel legame tramandato dai genitori o dai nonni emigrati nei secoli scorsi. Ida è tra questi italiani: “L’ultima volta che sono stata in Italia, a Montesano, è stato nel 2018. Non era la prima volta, ci sono stata anche da bambina. I miei genitori si sono trasferiti in Venezuela 25 anni fa, da allora tornano ‘a casa’ in media ogni quattro anni. Come sempre la prima tappa è il piccolo Paese dei miei dove è sempre una festa: lunghe tavolate con parenti ed amici, ricorrenze, sagre. Ricordo ancora con entusiasmo la festa di San Pietro, patrono del paese, che si celebra il 28 ed il 29 giugno. La processione, le bancarelle, le luci. E’ la festa più sentita dalla popolazione ed è senza dubbio un’ esperienza che mi è rimasta nel cuore come nel cuore ho tanti riti e tradizioni che ho imparato a Montesano”.
NUOVA VITA PER I PICCOLI BORGHI Da giovane e curiosa esploratrice Ida però ha visitato anche i piccoli borghi circostanti: paesi immersi nella natura, ricchi di meraviglie artistiche e dove le tradizioni locali sono ancora vive. Certo lontane dal turismo di massa, sono terre segnate dall’emigrazione e dallo spopolamento che oggi però hanno imparato a mettere in mostra le proprie bellezze e ad attirare così i turisti, specie quelli delle radici: “Il Vallo di Diano è poco conosciuto ma merita di essere visitato, è una terra tutta da scoprire a partire dalla Certosa di San Lorenzo a Padula, passando per le Grotte dell’Angelo a Pertosa, fino ad arrivare al Monte Cervati e alla Valle delle Orchidee a Sassano. Io poi sono rimasta particolarmente affascinata dal centro storico di Teggiano (nota come la città-museo ndr) dove ho preso parte ‘Alla Tavola della Principessa Costanza’”, una rievocazione storica medievale che si tiene ogni anno ad agosto. “Sono paesini questi che per fortuna – sottolinea Ida – rivivono grazie anche a chi torna”.
I NUMERI DI UN TURISMO EMOZIONALE Da brava turista delle radici Ida predilige un turismo lento e sostenibile, di scoperta ed emozionale. Per il suo viaggio ha scelto destinazioni meno note ma sempre più amate: piccoli borghi e località dalle antiche tradizioni. “Una volta in Italia ho visitato anche le gradi città come Roma, Napoli, Milano. Così come sono stata in Costiera Amalfitana e nel Cilento. Ma è il paesello che sembra dimenticato agli occhi dei più che rappresenta per me il vero viaggio. Tornare a Montesano per me non è un semplice viaggio ma un ritorno ai luoghi del cuore. Non vedo l’ora di tornarci”.
Nel 2021 i viaggiatori internazionali in Italia per visitare parenti e amici sono stati oltre 6 milioni (+4,9% sul 2020; -40,4% sul 2019). Chi torna verso il Paese di origine lo fa spinto da un grande interesse culturale e storico e dalla voglia di riappropriarsi delle tradizioni di un territorio, e in qualche modo di diventarne “Ambasciatore nel mondo”: “Consiglio a tutti coloro che hanno origini italiane come me di fare un viaggio alla scoperta delle proprie origini: è una esperienza che fa crescere ed arricchisce. Tornata in America ho detto ai miei amici ‘andate a fare un viaggio in Italia!’ e ho regalato loro un piccolo pensiero che ho comparato proprio in occasione del mio viaggio al sud: un corno napoletano portafortuna”. (3 apr - PO Gil)
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