Dopo il grande successo di pubblico e critica e i ripetuti sold out, al Teatro Sistina torna a grande richiesta "Il Marchese del Grillo", per la regia di Massimo Romeo Piparo. Con il travolgente talento di Max Giusti, lo spettacolo che ha inaugurato la Stagione del Sistina lo scorso ottobre, sarà ancora in scena fino a domenica 28 maggio. La Commedia Musicale tratta dalla sceneggiatura del film “cult” di Mario Monicelli, con il nuovo adattamento scritto da Massimo Romeo Piparo e Gianni Clementi, è un mix vincente di ironia e sarcasmo, con le musiche originali composte da Emanuele Friello, le coreografie di Roberto Croce, le ricche scenografie di Teresa Caruso e con un grande cast di oltre 30 artisti. “Sono orgoglioso di far parte di questo straordinario allestimento di Massimo Romeo Piparo e sono orgoglioso di essere romano, un romano che ama il mondo, che ama viverlo e che ama scoprirlo”, ha dichiarato Max Giusti. “Interpretare il Marchese Onofrio del Grillo nella mia città, al Teatro Sistina, è una sensazione intensa e bellissima, è come sentirsi avvolti dentro un mantello fatto di Roma, delle nostre piazze, dei nostri vicoli, della nostra gente”. Un omaggio a Roma e alla romanità, nonché alla tradizione gloriosa della commedia all'italiana che riporta sulla scena e all'affetto del pubblico uno dei personaggi più amati e radicati nella storia della Città Eterna: il Marchese Onofrio del Grillo. Lo spettacolo, tratto dal celebre film del 1981 con Alberto Sordi, campione di incassi, narra una vicenda -ispirata a una figura storica realmente esistita- che riporta indietro nel tempo alla Roma degli inizi del XIX secolo.
Foto: Antonio Agostini
CRONACA NERA: IL PODCAST DEMONI URBANI ESORDISCE A ROMA E MILANO
Manca poco ai due speciali appuntamenti con “Amori Tossici” lo spettacolo tratto dal podcast di true crime di successo Demoni Urbani. Gli appuntamenti sono fissati per giovedì 18 maggio al Teatro Arcimboldi Milano e per lunedì 22 maggio al Teatro Brancaccio di Roma. Demoni Urbani, una delle audio-serie più amate e ascoltate, prodotta da Gli Ascoltabili ed esclusiva Spotify, sui casi di cronaca nera che hanno segnato la storia, fra pochi giorni presenterà per la prima volta "Amori Tossici" in occasione delle due speciali date. Protagonista assoluto sarà Francesco Migliaccio, già narratore di tutti gli episodi della serie true crime pubblicati ogni lunedì, dal 2018. In occasione della sua evoluzione sulla scena Demoni Urbani approfondisce e racconta l’aspetto più torbido e oscuro delle relazioni sentimentali. Lo spettacolo si “scioglie” lungo tre casi italiani di cronaca nera intrecciati tra loro. Le dinamiche sono diverse, un femminicidio, un omicidio “pianificato”, un delitto legato alla passione, tutte accomunate dalla deriva di un sentimento amoroso. Quelli racchiusi nello spettacolo sono sentimenti malandati che hanno ridefinito le relazioni tra le persone, gli squilibri dei pesi nella coppia, le ossessioni, le discontinuità, la morbosità, la ricerca costante dell’altro/a. L’obiettivo è quello di destrutturare il concetto di amore tossico spalmandolo su una varietà di racconti che ne mostrano le infinite sfumature.
RED SOX: LUCA RAVENNA RADDOPPIA LE DATE DEL TOUR
A poche settimane dall’annuncio dell’attesissimo nuovo tour dello spettacolo comico Red Sox nei teatri di tutta Italia in autunno e inverno, Luca Ravenna si riconferma essere lo stand-up comedian dei record: già sold-out le prime quattro date di Milano (7-8-9 e 10 ottobre), la data di Torino (27 ottobre) e quella di Bologna (8 novembre). Per far fronte alla vastissima richiesta, il comico ha annunciato nuovi appuntamenti in tutta Italia: diventano sette quelli al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano con l’aggiunta del 13 ottobre, dopo di che Red Sox farà tappa anche all’Ariston di Sanremo il 31 ottobre, al Teatro Politeama Rossetti di Trieste il 16 novembre, al Teatro Bellini di Napoli il 27 novembre, al Teatro Orfeo di Taranto l’1 dicembre, al Teatro Apollo di Lecce il 2 dicembre, al Teatro Garden di Rende (CS) il 5 dicembre, al Teatro Politeama Genovese di Genova il 12 dicembre, al Teatro Massimo di Cagliari di 21 dicembre, al Teatro al Massimo di Palermo il 28 dicembre e al Teatro Metropolitan di Catania il 29 dicembre. Red Sox, che avrà un importante contributo dalla cultura americana e dalla tradizione statunitense, rappresenta il grande ritorno sui palchi di Luca Ravenna a distanza di quasi un anno da un 2022 ricchissimo di successi che l’ha visto registrare oltre 30.000 presenze in Italia e in Europa, primo tra i comedian italiani della nuova generazione a sbarcare all’estero.
“PREFERIREI DI NO”: UN DIFFICILE RAPPORTO TRA MADRE E FIGLIA
Un rapporto tra madre e figlia, ma non un conflitto generazionale, quanto piuttosto uno scontro di idee e moralità. È “Preferirei di no”, intensa commedia nata dalla penna di Antonia Brancati in scena al Teatro Manzoni di Roma da giovedì 18 maggio a domenica 4 giugno, interpretata da Ivana Monti e Maria Cristina Gionta. La regia è di Silvio Giordani e le musiche dello spettacolo sono interamente eseguite dal vivo dal sassofonista Vittorio Cuculo. In una casa isolata di campagna, una madre e una figlia si rivedono dopo molti anni, all’inizio stentano persino a riconoscersi. La figlia, manager cinica e pragmatica, la madre stravagante e inselvatichita da una esistenza solitaria lontana dalla città. Tra le due donne molti conflitti irrisolti, centrati soprattutto sulla figura del rispettivo padre e marito. Scopo della visita di Diana, la figlia, è ottenere dalla madre un’intervista con foto a conferma di una vita familiare idilliaca per favorire l’elezione politica del padre. Ma Teresa non è la scorbutica donna di campagna che sembra. È colta, indipendente, schietta fino alla durezza, ma dotata di un sottile senso dell’umorismo. Dall’ostinato, comico rifiuto, dall’incalzante, irresistibile scontro tra le due donne emergerà la verità. “Preferirei di no nasce nel 1994 - racconta l’autrice Antonia Brancati - Era l’epoca di tangentopoli, del ‘così fan tutti’, della sconfitta dell’idealismo, del prevalere della rassegnazione o del pragmatismo ed io volevo scrivere di una donna che fosse – come siamo, o, almeno, come dovremmo essere – migliore degli uomini”.
A MILANO “TUTTI NON CI SONO”, UNA PRODUZIONE DI TEATRO PATOLOGICO
Dal 23 al 25 maggio andrà in scena, al Teatro Parenti di Milano, “Tutti non ci sono”, una produzione di Teatro Patologico che vuole portare lo spettatore ad interrogarsi sul concetto di sanità mentale. Scritto, diretto e interpretato da Dario D’Ambrosi “Tutti non ci sono” inizia con la proiezione di un filmato girato a New York dall’italoamericano Gerald Saldo: nella Grande Mela, un paziente psichiatrico esce da un ospedale con una gabbietta vuota in mano e vaga senza meta per la città. L’uomo sul palco indossa un camice, un pigiama ed un paio di pantofole; ha il volto bianco e smagrito. È il 1978 e, in ossequio alla legge 180 di Franco Basaglia, chiudono i manicomi. I pazienti vengono dimessi dagli ospedali psichiatrici, catapultati nella città senza alcun criterio, senza considerare che molto spesso il matto viene considerato dalla società come qualcosa di ingombrante e scomodo, di cui nessuno si vuole assumere la responsabilità. Lo spettatore è costretto, suo malgrado, a confrontarsi con la diversità, con un uomo che si fa fatica a considerare un attore che recita. D’Ambrosi ricrea quella ritrosia che è tipica di chi si trova di fronte a un vero malato di mente, riuscendo nell’intento di dimostrare quanto sia labile il confine tra pazzia e normalità. Una rappresentazione sincera che fa riflettere sul concetto stesso di pazzia al di là dei comuni preconcetti e sul rapporto tra la presunta normalità e quello che viene chiamata follia.(Par)
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