di Paolo Pagliaro
Il 35° Rapporto Italia, presentato oggi dall’Eurispes, ci propone un’immagine della nostra società molto lontana dagli stereotipi di cui si nutrono politica e informazione.
Prendiamo i temi etici. Non è un Paese conservatore e tanto meno bigotto quello in cui il 68% si dice favorevole all’eutanasia e al testamento biologico, e in cui nel giro di quattro anni i sì al suicido assistito sono passati dal 39 al 50%. La tutela giuridica per le coppie di fatto indipendentemente dal sesso vede favorevole il 64% degli italiani, e anche la possibilità di contrarre matrimonio tra persone dello stesso sesso trova d’accordo sei cittadini su dieci. Nel 2019 erano favorevoli dell’adozione dei bambini anche per le coppie omosessuali il 31% degli italiani, oggi sono più del 50. Il 58%, poi, non è contrario alla fecondazione eterologa, percentuale che scende al 40 se si parla di maternità surrogata. Ma anche in questo caso, si ha a che fare con una minoranza certo non arginale, e che diventa quasi maggioranza se si interpella chi ha meno di 24 anni.
La straordinarietà del tempo attuale – scrive il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara - si misura con il fatto che eventi considerati fino a ieri incredibili stanno diventando un elemento di normalità nelle nostre vite, Ci siamo abituati alla guerra davanti al portone, ci abitueremo senza traumi a un’altra idea di famiglia.