Dal punto di vista architettonico, sono sufficienti non più di 4-5 metri quadrati. il lato più corto deve essere almeno di 1,20 metri
Gli standard abitativi sono cambiati in modo molto evidente negli ultimi 40 anni e non è raro che appartamenti costruiti tra gli anni ’50, ’60 e ’70, anche a fronte di dimensioni generose, siano provvisti di un solo bagno. Ora però, anche in appartamenti piccoli, avere due bagni “vivibili” è considerato essenziale per poter rispondere agevolmente ai bisogni di tutti i membri della famiglia. Quindi, realizzare un secondo bagno in casa, è una richiesta del tutto legittima e comune per chi ristruttura. Tuttavia, si tratta di un’operazione da non sottovalutare, perché le problematiche in cui ci si imbatte, sia di ordine tecnico- impiantistico che normativo, sono tutt’altro che banali e, se ignorarle è assolutamente impossibile, anche sottovalutarle è un errore da non commettere, perché potrebbe davvero costare caro.
SPAZIO MINIMO
Ma non occorre disperare, perché, da un punto di vista strettamente logistico, la costruzione di un secondo bagno può anche richiedere uno spazio minimo (non più di 4-5 mq). Insomma, per compiere l’opera, possono davvero bastare pochi metri quadri. Anche in questo caso occorrerà solo adottare la strategia giusta per essere sicuri di realizzare un lavoro coi fiocchi. In genere lo spazio viene sottratto a una stanza da letto, piuttosto che a due camere adiacenti, che sacrificheranno solo qualche metro quadro a testa. Nelle case antiche, a volte è possibile anche ridurre l’ingresso, che di solito è molto spazioso e a sé stante rispetto agli altri ambienti. I più fortunati potrebbero già disporre di un piccolo locale da adibire a bagno, che prima risultava essere uno spazio morto o non sfruttato, come un sottoscala, oppure veniva utilizzato per altri scopi, ad esempio come un ripostiglio, una piccola lavanderia o ancora una cabina armadio.
COSA DICE LA NORMA
Da un punto di vista prettamente normativo, per poter creare un secondo bagno, è necessario che questo rispetti determinati requisiti specifici: innanzitutto, la superficie calpestabile dovrà essere come minimo pari 2 mq e l’altezza media interna pari a 2,40 m. Ma non solo: dovrà anche avere una configurazione spaziale tale per cui, in pianta, il lato più corto misuri almeno 1,20 m.