di Paolo Pagliaro

In Italia vale 6,5 miliardi di euro lo spreco del cibo nelle case e oltre 9 miliardi lo spreco di filiera, dai campi alla tavola. Eppure, sempre in Italia, due milioni e mezzo di persone faticano a nutrirsi regolarmente a causa dell’aumento dei prezzi e dei rincari delle bollette. Il 9,4% della popolazione versa in condizioni di povertà. Ridurre lo spreco alimentare è in primo luogo un problema etico e dunque sono di buon auspicio due notizie che arrivano da lontano. La prima è che in Giappone l’azienda alimentare Morinaca, che produce - tra le altre cose - i celeberrimi biscotti Moonligh, ha deciso di esibire sugli scaffali dei supermercati anche i biscotti rotti. I “Moonlight imperfetti” - quelli con qualche crepa o con i bordi frastagliati - si distingueranno anche nella confezione dai loro colleghi “integri” e naturalmente costeranno meno.
La seconda buona notizia viene da Madrid, dove Carrefour Spagna ha lanciato la marmellata fatta con la frutta matura rimasta invenduta nei suoi punti vendita, ma ancora di ottima qualità. Leggiamo sul Fatto Alimentare che le prime marmellate frutto dell’iniziativa sono quelle di arancia e pomodoro, vendute in vasetti da 250 grammi con il marchio Selección a 0,89 euro a pezzo. Sulle etichette si legge ‘Mermelada desperdicio alimentario zero’, insieme al messaggio per i consumatori e le consumatrici: “Grazie per averci aiutati a raggiungere lo spreco alimentare zero”.