di Paolo Pagliaro
Nello stato americano del Montana la Costuzione stabilisce, all’articolo 11, che “lo Stato e ogni persona devono mantenere e migliorare un ambiente pulito e sano per le generazioni presenti e future”. Un gruppo di giovani (il più piccolo ha 5 anni, il più grande 23) si è appellato a questo articolo per fare causa allo Stato accusato di anteporre gli interessi dell'industria dei combustibili fossili a quello dell’ambiente, Il Montana ospita meraviglie della natura, come il Parco Nazionale di Yellowstone, ma anche le più grandi miniere di carbone degli Usa. Spiega il magazine Valigia Blu che la causa “Held vs. Montana” prende il nome da Rikki Held, la figlia di un allevatore che a causa della siccità e delle inondazioni ha visto morire il bestiame della sua famiglia. Rikki era l’unica maggiorenne quando è stata presentata la causa nel marzo 2020. Accanto a lei ci sono due fratelli che amano cacciare e pescare e raccontano come la foresta su cui fanno affidamento per il cibo si stia deteriorando. C’è un bambino che fatica a respirare perché il fumo degli incendi ha aggravato il suo asma. O una giovane donna indigena che teme che gli effetti del cambiamento climatico faccia perdere alla sua tribù le antiche tradizioni culturali che le hanno permesso di superare guerre e genocidi. Se i giovani (e lo studio no-profit di advocacy che li assiste) dovessero vincere la causa, ci sarebbero importanti ripercussioni anche altri Stati dove sono state presentate cause simili.
Qualcosa del genere accade anche in Italia. A Milano la società Consulcesi, network legale specializzato nella violazione di norme UE, nei giorni scorsi ha annunciato “Aria Pulita”, un’azione collettiva proprio a tutela del diritto di respirare aria salubre. Un diritto sancito dalla Corte di Giustizia (direttiva 2008/50/CE) che ha accertato il superamento dei limiti europei di particelle inquinanti contenute nell’aria in oltre 3 mila comuni italiani. “Il fatto che la qualità dell’aria nel nostro Paese sia sostanzialmente in via di peggioramento – si legge nella presentazione del ricorso - è la conseguenza di politiche che fino ad oggi hanno messo i profitti e il mercato davanti alla salute dei cittadini”.
E probabile - e auspicabile- e che nei prossimi anni questo diventi il tema centrale del confronto politico.
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