Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

'Made in Ilva' premiato in Mongolia

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

'Made in Ilva' premiato in Mongolia

LO SPETTACOLO “MADE IN ILVA” PREMIATO IN MONGOLIA

Quattro nuovi premi arricchiscono il Palmares del già pluripremiato spettacolo Made In Ilva andato in scena l’11 settembre nell’ambito della diciassettesima edizione del Festival Internazionale Saint Muse, organizzato dal centro ITI Unesco della Mongolia. La compagnia si è aggiudicata quattro prestigiosi premi: “Best director” e “Best stage designer” per la regista Anna Dora Dorno, “Best actor” per il performer Nicola Pianzola e “Best Mono Drama” per lo spettacolo. Definito dalla critica internazionale un capolavoro di teatro fisico, un esempio di “biomeccanica contemporanea”, Made In Ilva ha ricevuto nel 2014 la nomination al Total Theatre Award al Fringe Festival di Edimburgo, dopo aver collezionato numerosi premi: il premio Casino OFF, il premio Landieri per il teatro di impegno civile, il premio della critica Ermo Colle, il premio Museo Cervi, il premio sezione internazionale all’International Festival IIFUT di Teheran in Iran, il premio della giuria al festival del teatro indipendente di Costanza in Romania, il premio OFFx3. La pièce di teatro fisico, tradotta e rappresentata in 4 lingue, quest’anno festeggia i suoi 12 anni di tournée mondiali. Lo spettacolo che ha raccontato al mondo la tragedia dell’ex ILVA di Taranto è frutto di una ricerca artistica che vuole fare riflettere sulla condizione alienante dell’operaio, intrappolato in un sistema di produzione che trasforma l’essere umano in una macchina artificiale. Lo spettacolo, diretto da Anna Dora Dorno, interpretato da Nicola Pianzola e con le musiche originali del compositore bolognese Riccardo Nanni, racconta in chiave performativa, il dramma interiore che i lavoratori dell’acciaieria più grande d’Europa, vivono ogni giorno, tra il desiderio di fuggire dalla gabbia d’acciaio fatta di morti sul lavoro, danni ambientali, ricadute sulla salute della popolazione, e la necessità di lavorare per il vivere quotidiano. In questi giorni la compagnia è in residenza artistica al Teatro Diego Fabbri di Forlì, dove sta lavorando alla nuova edizione dello spettacolo “The Global City”, con un cast internazionale di attori e danzatori selezionati all’interno del progetto Beyond Borders. Lo spettacolo, ispirato a “Le città Invisibili” di Italo Calvino, aprirà il al festival Colpi di Scena, organizzato da Accademia Perduta/Romagna Teatri in collaborazione con ATER Fondazione, il 26 settembre alle 20.30. La partecipazione al Saint Muse Festival di Ulaanbataar è stata sostenuta dall’Ambasciata d’Italia a Ulaanbataar e dal Ministero della Cultura.  (BIG ITALY / red / Gil)

Foto: foto F. Pianzola

MANZONI, STAGIONE AL VIA CON “C’È UN CADAVERE IN GIARDINO”

A dare il via alla stagione 2023/24 del teatro Manzoni di Roma sarà una divertente commedia di Norm Foster, rappresentata in Italia per la prima volta, dal titolo C’è un cadavere in giardino con Sergio Muniz e Miriam Mesturino, per la regia di Silvio Giordani (dal 5 al 22 ottobre 2023). A seguire Ottavia Bianchi, Patrizia Ciabatta, Beatrice Gattai e Giulia Santilli, che lo scorso anno si sono imposte all’attenzione del pubblico del Manzoni con la commedia Le sorellastre, ricevendo notevole consenso, saranno protagoniste di Moira, casa, famiglia e spiriti scritto da Ottavia Bianchi, per la regia di Giorgio Latini (dal 2 al 19 novembre 2023). Si prosegue poi con Fino alle Stelle, una commedia musicale romantica, commovente e al contempo esilarante, dal sapore tipicamente nostrano, scritta e interpretata dai talentuosi Agnese Fallongo e Tiziano Caputo, per la regia di Raffaele Latagliata (dal 23 novembre al 10 dicembre 2023). Sarà dunque la volta di un cult degli anni 80, con cui il pubblico del Manzoni potrà festeggiare anche il Capodanno: tre grandi protagonisti, Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta, Attilio Fontana saranno infatti sul palco con Tre uomini e una culla, adattamento teatrale firmato dalla stessa autrice del film francese Coline Serreau e Samuel Tasinaje, per la regia di Gabriele Pignotta (dal 30 dicembre 2023 al 28 gennaio 2024). Segue poi Montagne russe, pièce brillante e imprevedibile di Eric Assous, che ha debuttato in Francia nel 2004 con Alain Delon e Astrid Veillon. Commedia dal ritmo incalzante, con continue sorprese e cambi d’identità, interpretata da Edy Angelillo e Pietro Longhi, per la regia di Enrico Maria Lamanna (dal 1 al 18 febbraio 2024). E poi ancora altri tre grandi interpreti, Max Pisu, Nino Formicola e Giancarlo Ratti con Forbici & Follia, un divertente spettacolo interattivo in cui il pubblico sarà il vero protagonista, regia di Marco Rampoldi (dal 29 febbraio al 24 marzo 2024). Altro imperdibile appuntamento con la commedia giallo-comica Chi l’ha vista, interpretata da Paola Tiziana Cruciani ed Enzo Casertano, scritta e diretta da Paola Tiziana Cruciani (dal 4 al 21 aprile 2024), mentre Fioretta Mari, Patrizia Pellegrino e Blas Roca Rey saranno protagonisti di Donnacce di Gianni Clementi, regia di Luca Pizzurro (dal 25 aprile al 12 maggio). Chiuderanno la programmazione Paola Gassman e Mirella Mazzeranghi con la commedia tragicomica di Roberta Skerl Tutto per Lola, regia di Silvio Giordani (dal 16 maggio al 2 giugno). (PO / red / Gil)

OLIMPICO: 40 SPETTACOLI TRA TRADIZIONE E NOVITÀ, CULTURA E DIVERTIMENTO

Una programmazione articolata e multiforme, che oscilla tra rappresentazioni simbolo della tradizione e novità inaspettate, quella che il Teatro Olimpico offre al suo pubblico, per continuare a divertire, emozionare e affascinare grazie alla maestria dei principali protagonisti della scena artistica italiana e delle grandi produzioni internazionali. Oltre 40 spettacoli costituiscono la virtuosa architettura della nuova stagione, rimanendo però sempre fedele all’idea della centralità delle arti sceniche e della cultura teatrale in tutte le sue forme. Continuando a muoversi nella visione del “divertirsi è vivere”, che resta necessariamente il sentiment del fermento culturale di questa edizione. Il Direttore Artistico Lucia Bocca Montefoschi ha scelto di disegnare un cartellone che incontri i gusti di tutti: “All’Olimpico ci si emoziona, si ride, si respira gioia e cultura. In un mondo di continui cambiamenti, rimanendo fedeli all’eccellenza in tutti i campi, abbiamo dato ampio spazio ai grandi ritorni, alle novità̀ ed agli eventi unici dai quali ci aspettiamo di disegnare il futuro. Sarà una stagione ricca di sorprese.” Ad aprire la stagione 2023-24 (dal 3 ottobre) due commedie shakespeariane del Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti: per la regia di Riccardo Cavallo, “Sogno di una notte di mezza estate” dove si intrecciano, tra scene incantate e atmosfere oniriche, le vicende di amanti, fate ed artigiani. Le dissonanze di questa fiabesca narrazione s’intrecciano delineando i contorni di un moderno adattamento di autentico successo. A seguire (dal 10 ottobre), “Il Mercante di Venezia” diretta da Loredana Scaramella che rivisita in chiave attuale ed in pieno stile Belle Epoque, i grandi temi shakespeariani attraverso una formidabile compagnia di attori e musicisti. Sulle note della musica di P. I. Ciajkovskij, Carola Puddu e Roberta De Simone saranno le protagoniste di uno dei più famosi capolavori del repertorio classico, “Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto”, (dal 17 ottobre) nella produzione del Balletto di Roma in collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana nella versione diretta e coreografata da Fabrizio Monteverde. Un concentrato di colpi di scena è “Che disastro di Peter Pan” (dal 25 ottobre), che arriva dagli stessi autori di “Che Disastro di Commedia”, versione italiana del pluripremiato successo planetario “The Play That Goes Wrong”. Problemi tecnici, attori che dimenticano le battute, disastri sonori e caos impetuoso saranno gli ingredienti di una pièce che promette inarrestabili risate. (PO / red / Gil)

TAPPA A MILANO PER IL TOUR “MUTA-MORFOSI” DI SARA LISANTI

“Body art performance, muta, nuda, cruda che indaga la metamorfosi di un individuo, rinchiuso nella teca della propria sofferenza, narrata tramite il processo di muta del mondo rettile”: così Sara Lisanti, performer e artista salernitana definisce una delle sue ultime creature, “Muta-Morfosi”. “Muta-Morfosi” è una performance dove l’artista fa leva sul cambiamento e sul concetto di abbandono il quale, necessariamente, si lega al passaggio da una fase all’altra della propria vita, al cambiare del proprio essere, una crescita che è anche lasciarsi alle spalle ciò che si è stati fino al momento della “mutamorfosi”. “Muta-Morfosi” ha replicato in teatri e gallerie tra Torino (tra molti Lavanderia a Vapore di Collegno, Teatro Cafè Muller, Spazio44, Interspazio etc), Bologna (teatro del Barracano), Roma (Teatro dei Contrari, Teatro il T), Salerno (piccolo teatro del Giullare), Milano. I prossimi appuntamenti sono al Milano Off Fringe Festival (dal 28 settembre all'1 ottobre presso il teatro Imbonati Art Hub 11), al Fringe di Catania (dal 19 al 22 di ottobre), Salerno (teatro La Mennola, il 17 dicembre) e Roma (Teatro dei Contrari, 27-28 gennaio). (PO / red / Gil)

L’OPERA CARLO FELICE GENOVA A NEW YORK PER CELEBRARE LORENZO DA PONTE E L’OPERA ITALIANA IN AMERICA

L’Opera Carlo Felice Genova sarà a New York domenica 24 e lunedì 25 settembre 2023 per A Bridge of music, an italian Journey to New York, una due-giorni dedicata a Lorenzo Da Ponte. Il progetto vede la collaborazione tra Fondazione Teatro Carlo Felice Genova, Columbia University, Lorenzo Da Ponte Institute, Old St. Patrick’s Cathedral e Italian Academy for advanced studies in America. Con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.  Nato a Vittorio Veneto nel 1749, poeta e librettista, Da Ponte è noto al grande pubblico per i magistrali libretti della trilogia mozartiana Le nozze di Figaro (1786), Don Giovanni (1787) e Così fan tutte (1790). Non tutti sanno però, che nel 1805 Da Ponte si trasferì nella Grande Mela portando con sé l’inestimabile patrimonio dell’opera italiana e per primo instaurò una tradizione operistica di matrice europea negli Stati Uniti. Il programma prevede due concerti dedicati alla cultura musicale italiana in America: Lorenzo Da Ponte & Friends e Two Centuries of Italian Music, e la presentazione di due libri che approfondiscono l’esperienza di Da Ponte in America e la nascita della cultura operistica nel Nuovo Continente: Un ponte di musica, itinerari dell’Opera italiana in America, a cura di Claudio Orazi e Italian Opera in the United States, 1800-1850: At the Origins of a Cultural Migration, a cura di Giuseppe Gerbino e Francesco Zimei. Nel cortile della Basilica della Old St. Patrick’s Cathedral verrà inoltre svelata una targa dedicata a Da Ponte. A Bridge of Music, an italian journey to New York si inscrive in un progetto culturale che ha avuto inizio nel 2018, con la rappresentazione dell’Ape musicale – prima opera italiana composta in America nel 1825 da Lorenzo Da Ponte e dedicata ai cittadini di New York – alla Columbia University, e dell’Oratorio for the Benefit of the Orphan Asylum, con la direzione del Maestro Donato Renzetti. Il progetto porterà inoltre alla celebrazione, nel 2025, del bicentenario della nascita dell’opera italiana in America. “Speriamo che questo viaggio musicale – commenta il Sovrintendente Claudio Orazi – continuerà a risuonare appassionatamente tra la Lanterna, il faro che da otto secoli illumina il porto di Genova, dalla metà dell'Ottocento il principale punto di partenza italiano per l'immigrazione negli Stati Uniti, e la Statua della Libertà”. (BIG ITALY / red / Gil)

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