Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Una sera a Monaco di Baviera
con il Milan e Leoluca Orlando

Vittorino Beifiori

Avrei un paio di libri da consigliare per la lettura settimanale. "Da bambino ho visto un Ufo" di Stefano Simonetta è la storia del piú grande libero di tutti i tempi, Franco Baresi, di cui il piú grande intenditore di calcio degli ultimi 40 anni, Silvio Berlusconi, fece ritirare la maglia, la 6, quando Franco appese le scarpe al chiodo. L’altro libro è "Enigma Palermo" di Leoluca Orlando e Constanze Reuscher. Conobbi Orlando dopo la finale della Coppa dei Campioni 92-93, Olympique Marseille - Milan, giocata all'Olympiastadion di Monaco di Baviera. Perdemmo 1-0, dopo una brutta partita giocata solo tatticamente nei 30 metri centrali del campo.Andammo in un locale dello Schwabing a consolarci, e lì trovammo Orlando, capo del partito di sinistra Rete, che dialogava amabilmente con i vertici della CSU, il partito di F.J.Strauß, che lo definiva “il partito piú di destra possibile oltre il quale non poteva esistere un partito democratico". La Csu governa ininterrottamente la Baviera da 66 anni e la governerá ancora dopo le elezioni di domenica scorsa. Orlando era uno dei pochi deputati poliglotta. Semplificava ai giornalisti il lavoro, rilasciando interviste in inglese e tedesco. Serata indimenticabile, dove Orlando mi aveva anticipato che sarebbe diventato il segretario del partito comunista. Cosa che non avvenne.

(© 9Colonne - citare la fonte)