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Il cantante trentino Matteo Ferrari in Usa e Canada

Il cantante trentino Matteo Ferrari in Usa e  Canada

Matteo Ferrari alla conquista degli Stati Uniti e del Canada. Il giovane attore e cantante trentino, specializzato nel repertorio del musical anglosassone, è impegnato infatti in un tour organizzato con il supporto e la collaborazione dell’Associazione Trentini nel mondo e in programma fino al 29 ottobre. Il tour è l’occasione per Ferrari per presentare lo spettacolo “Maramao: Songs between the Wars”. “Maramao” è il titolo dell’album di debutto di Ferrari, è stato definito d’interesse da parte dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ufficio del Ministero della cultura) ed ha permesso all’artista di essere inserito nel catalogo della PS Classics. Dopo l’appuntamento – ieri -  alla St. Cecilia’s Church di Syracuse (stato di New York, USA), l’artista è atteso -  il 24 ottobre - alla Green Room 42 di New York (evento speciale pensato per Broadway). Sarà poi in Canada il 27 ottobre, presso la sede del Circolo trentino di Toronto, il 28 al Circolo trentino di Montreal e il 29 all’École de Musique “Vincent-d’Indy” di Montreal (evento speciale organizzato in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Montreal).  In tutte queste date Ferrari sarà  accompagnato al pianoforte da Simone Cappello. “È una grande emozione – dice a 9colonne Ferrari - Vengo dal musical anglosassone, tutto è nato a Broadway. Anche Montreal è un punto di riferimento nel panorama musicale internazionale, quindi l’emozione è tantissima e questo mi sprona a dare il meglio di me”. 

 

Il progetto artistico “Maramao: Songs between the Wars” è il riadattamento del “Maramao: le canzoni tra le guerre” che Matteo sta portando in giro per l’Italia ormai da tre anni. “È un omaggio agli artisti italiani che tra il 1915 e il 1945, nonostante tutte le difficoltà del momento, tra guerra e censura, hanno portato avanti la loro arte. Ho pensato questo progetto per gli Stati Uniti e il Canada cambiando alcune cose, anche perché l'America in quegli anni ha influenzato moltissimo le penne dei nostri compositori italiani, con il jazz che stava nascendo e si stava imponendo. Sono dunque particolarmente contento di far sentire agli americani questa musica italiana contaminata dalla loro”, spiega l’artista. Ferrari si è formato alla Bernstein School of Musical Theatre di Bologna e ha proseguito poi gli studi alla Guildford School of Acting − University of Surrey, al Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento e presso il Conservatorio di musica “E.F. Dall’Abaco” di Verona. La gioia di poter portare la sua “trentinità” nel mondo per lui è tanta: “Sono orgogliosissimo di essere Trentino e di far conoscere questa musica anche alla comunità trentina all'estero, anche perché quelle che propongo erano le musiche che cantavano anche loro”. Tra i brani “Ma l’amore no”, “Tu, musica divina”, “Il pinguino innamorato” e tanti altri capolavori nati da penne ispirate e immortali come Giovanni D’Anzi, Cesare Andrea Bixio, Carlo Innocenzi e Mario Consiglio. Questo progetto, inoltre, ha un valore affettivo per  Ferrari: “Sto portando avanti quello che il mio bisnonno, attore cantante dilettante di Borgo Valsugana che recitava nel Teatro Sociale di Borgo quando era ancora in piedi, non ha potuto fare”. (BIG ITALY / Tis)

(© 9Colonne - citare la fonte)