A meno di 60 km dalla Capitale, Roviano domina l’Alta Valle dell’Aniene in un’area compresa tra il Parco dei Monti Lucretili e il Parco dei Monti Simbruini; arroccato su una collina a 500 metri di altitudine, il borgo sorge accanto al Monte di Sant’Elia, che fa da sfondo al paesaggio. Il territorio che circonda il paese si caratterizza per la presenza di castagni, querce e faggi e, durante una passeggiata, si possono incontrare le volpi, ancora presenti in zona. Il caratteristico centro storico si sviluppa lungo il colle per linee concentriche intersecate da numerose viuzze ed è chiuso dalla gotica Porta Scaramuccia abbattuta dal comune nel 1878 e ricostruita da Camillo Massimo nel 1880. Da vedere la Chiesa di San Giovanni Battista Decollato, situata di fronte al castello e dedicata al patrono del borgo. Poco fuori dal centro storico è possibile ammirare i resti della Chiesa e del Romitorio di Santa Maria dell’Oliva, risalente all’800. Sempre fuori dal centro storico del paese, si trovano anche i ruderi di Rovianello. L’antico borgo è dominato dal castello Brancaccio e conserva ancora le caratteristiche medievali; nel ‘600 il castello era stato la dimora della famiglia Colonna, poi venne convertito in frantoio ed oggi ospita il Museo della Civiltà Contadina, al cui interno si possono osservare i diversi tipi di manufatti che, nel passato, gli abitanti del territorio hanno utilizzato per lavorare la terra, per l’artigianato, per il lavoro nelle miniere e per le attività della vita domestica, quotidiana. Per gli amanti della gastronomia, da gustare la cucina tipica rovianese, ricca di storia e tradizione, e caratterizzata da una grande varietà di sapori. Tra i piatti maggiormente presenti sulle tavole locali si trovano le “sagne”, la “ramiccia”, i “cuzzi”, i “maccarunitti”, gli gnocchi, la polenta con le “ciammaruche” (lumache), i “frascareji” (impasto granuloso composto da acqua e farina). Tipiche sono poi le “pizze sulla brace con salsiccia e cicoria” e i “fritteji” (frittelle) con fiori di zucca e alici o broccoli. Tra i dolci va menzionata la “ciammèlla” (ciambella), un grande pane che si regala in occasione dei matrimoni e delle feste patronali insieme ad altri dolci caratteristici detti “ciammellitti”. Durante le feste natalizie si può gustare il “pangialle” e a Carnevale le tavole si arricchiscono con le “castagnole”, le “frappe”, e i”mustaccioli”. Di altissima qualità è anche la produzione di olio extravergine d’oliva. Curioso da vedere il Carnevale di Roviano, un rito che ogni anno coinvolge tutta la popolazione nella sfilata dei carri allegorici e nei balli in maschera. Per chi, invece, visita il borgo la prima settimana di giugno da non perdere la festa pagana della “Marzella”. Infine, in estate, a luglio, viene organizzata la Sagra dei “cuzzi cò j’ajju”, con lo scopo di celebrare un piatto caratteristico della tradizione contadina.
COME ARRIVARE: L’aeroporto di riferimento è quello di Roma Ciampino (60 km), mentre la stazione ferroviaria è quella di Roviano. In auto da Roma, lungo A24: seguire A24 in direzione di SS 5/SR5 a Vicovaro. Prendere l'uscita Vicovaro-Mandela da A24 e continuare su SS 5/SR5; poi, guidare in direzione di Via Trieste a Roviano.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Partendo da Roviano, si possono organizzare escursioni e passeggiate per visitare il territorio naturale circostante. Da segnalare il Percorso del Monte che permette di visitare i resti dell’antica Via Tiburtina Valeria e i ruderi di Rovianello; e il Percorso Ponte Scotonico, tramite cui si possono visitare i resti delle Mura Poligonali, il Ponte Scotonico e i ruderi del convento di S. Maria dell’Oliva.
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