San Nicola Arcella è un piccolo borgo marinaro in provincia di Cosenza, a 110 metri a strapiombo sul mare sull'orlo di un dirupo scosceso, con lo sguardo rivolto verso il golfo di Policastro. Nota località balneare della Riviera dei Cedri, bandiera blu nel 2022 per il quarto anno consecutivo, la cittadina è una meta turistica imperdibile grazie alla spiaggia Arcomagno (o Grotta Saracena), oltre ad essere un luogo dove gli emigrati italiani tornano a godere del sole della Calabria. La spiaggia Arcomagno deve il suo nome alla presenza di un grande arco di roccia che la protegge dal mare e che la rende unica nel suo genere. San Nicola Arcella nasce grazie alla limitrofa Scalea, fondata dai Lavinium, abitanti di un'antica città romana. Questo popolo, per difendersi dagli attacchi dei saraceni e dalla malaria, si rifugiò sulle vicine colline, edificando un nucleo di case noto inizialmente come San Nicola dei Bulgari, successivamente denominato San Nicola Arcella, con riferimento proprio alla rocca (in latino Arx) dove sorge il borgo. Tra i personaggi illustri la cui vita fu legata a San Nicola Arcella vi è Lord Crawford, scrittore inglese che visse intorno alla fine dell’Ottocento presso la torre del porto, dove ambientò alcuni dei suoi racconti descrivendo la quotidianità degli abitanti. La torre, costruita durante il periodo spagnolo per proteggersi dagli attacchi dei pirati, oggi è dedicata a lui. Oltre alla natura, San Nicola Arcella vanta anche eccellenze storiche e artistiche racchiuse tutte nel suo centro storico: la Chiesa Matrice; i dipinti in bassorilievo del progetto "Horus river vitae" che rappresentano la storia millenaria di questo luogo, a partire dai primi navigatori che vennero a colonizzare quella che divenne la Magna Grecia; le botteghe antiche, dove tutto viene lavorato a mano e dove vengono esposti gli attrezzi del mestiere; il Belvedere di Corso Umberto I; e il Palazzo del Principe, villa di campagna dei principi Lanza di Trabia, che si affaccia sul golfo. Se le radici culturali sono ravvivate ogni anno a settembre con la Festa patronale di San Nicola da Tolentino, la vera sorpresa delle tradizioni è legata alla gastronomia locale. Da provare assolutamente le paste fresche preparate a mano dalle vecchie massaie. Le modalità di produzione di queste paste affondano le proprie origini nella tradizione: per esempio, il fusillo viene avvolto in un ferro da calza chiamato in dialetto "u firriettu", per dargli la classica forma lunga e incavata. Per concludere la scoperta del borgo, non resta che ammirare il panorama, che abbraccia la costa calabra, quella lucana e quella campana, lasciandosi conquistare dal fascino unico di San Nicola Arcella e della Calabria.
COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è quello di Lamezia Terme, mentre la stazione ferroviaria è quella di Scalea. In automobile da Roma: seguire A1/E45, A30 e A2 in direzione di SS 585 a Lagonegro, uscire a Lagonegro Nord, seguire SS 585 e SS 18 Tirrena Inferiore in direzione di Via Nazionale/SP 1 a San Nicola Arcella.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da vedere le bellezze naturali della Riserva Statale Valle del Fiume Argentino, come la Cascata Ficara. Da vedere anche il Castello di San Michele.
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