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Lavoro, Gribaudo (Pd): pdl su monocommittenza avvocati, e aspettiamo salario minimo

Roma, 12 dic – "Non basta avere l'equo compenso verso i grandi committenti da parte degli avvocati e dei liberi professionisti, se al contempo negli studi dei liberi professionisti ci sono dei veri e propri dipendenti che obbligati a tenere la partita Iva, in una zona grigia tra l'autonomia e la subordinazione". Così Chiara Gribaudo, deputata del Partito democratico, componente della Commissione Lavoro, che ha ripresentato una proposta di legge sulla questione degli avvocati in monocommittenza. Quella zona grigia però, continua Gribaudo "è tale per le leggi, ma di per sé è chiarissima: si tratta di lavoratori dipendenti, pur avendo naturalmente una professionalità dipendente dai titoli di studio e dell'esame da avvocato. È necessario ricordare il fatto che parliamo di giovani, donne, avvocati che stanno in una soglia di povertà pur avendo i titoli dell'avvocato. Questo è sbagliato, e dobbiamo fare in modo che quella professionalità e quel lavoro venga riconosciuto e pagato". Del resto, continua Gribaudo, "avviene così in Francia, con l'avvocato sans papier; in Italia ci sono delle professioni che prevedono il riconoscimento professionale come professione libera ma c'è il riconoscimento della subordinazione: nella professione dell'avvocato questo non c'è, eppure in Italia ci sono tantissimi avvocati. Molti di loro però lavorano o in nero o come dipendenti mascherati: questo non va bene".
La battaglia di Gribaudo e del sindacato nazionale forense si inserisce in una clima segnato peraltro dallo stop alla proposta delle opposizioni su un salario minimo: "Noi continuiamo a far vivere quella proposta nel Paese, credo che naturalmente il governo dovrà dare delle risposte: si sono votati una delega in bianco dicendo che avrebbero fatto qualcosa, vedremo se faranno il salario minimo per le categoria di lavoratori residuali", quello tuttora esclusi dai contratti nazionali di lavoro, spiega Gribaudo. Ma nel frattempo, "continuiamo a dire, e lo certifica l'Istat, che abbiamo una platea di quasi 4 milioni di lavoratori poveri per via di contratti pirata di 3-4 euro l'ora. Per questo volevamo almeno un salario minimo, che ci è stato negato da questa maggioranza".
(PO / Sis)

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