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Salario minimo, Pirro (M5s): anche Inapp certifica che serve eccome

Roma, 14 dic - Anche il rapporto Inapp di oggi certifica che “il salario minimo serve, eccome: è evidente a tutti, tranne a questa maggioranza che ciecamente vuole proseguire sulla sua strada e non vuole approvare la nostra proposta, che ha snaturato al punto che sono state ritirate le firme da parte delle opposizioni. Noi chiediamo loro di fare un passo indietro e di riprendere in considerazione l'istituzione di una soglia minima di salario nel nostro paese”. Così la senatrice del Movimento 5 Stelle Elisa Pirro, che torna sulla proposta unitaria delle opposizioni per un salario minimo a 9 euro anche alla luce del rapporto Inapp di oggi “che dimostra che nel nostro paese le retribuzioni negli ultimi trent'anni sono cresciute dell'un per cento mentre la media Ocse è 32%. Dicono che sia sufficiente potenziare la contrattazione collettiva, ma è evidente a tutti che questo non sia sufficiente, visto come è andata negli ultimi trent'anni”.
Secondo Pirro il problema italiano non è quello di decontribuire le assunzioni, come la maggioranza intende fare in manovra, “perché le retribuzioni non sono cresciute a sufficienza. Lo abbiamo visto anche ultimamente, con un'impennata dell'inflazione che non è stata controbilanciata. E poi perché invece che andare ad influire su quelli che sono i profitti che fanno le imprese dobbiamo pesare sul pubblico con la decontribuzione? È una sperequazione, lo dice anche l'Inapp nei dati diffusi oggi che questa situazione nel lungo periodo non sarà sostenibile, quindi bisogna andare in direzione opposta e bisogna istituire una soglia di salario minimo”. Oltretutto, spiega la senatrice M5S, “ci dicono che la soglia minima porterebbe le aziende, in caso di crisi, ad uscire dalla contrattazione collettiva per applicare il salario minimo se questo fosse più basso rispetto ai contratti di settore: ma questa possibilità le imprese ce l'hanno anche oggi e se prendessero questa decisione, come fece la Fiat circa 12 o 13 anni fa, potrebbe istituire una soglia di salario anche al di sotto dei 9 euro. Con la soglia fissata per legge, almeno avremmo un'asticella sotto la quale non si può andare. La maggioranza si deve convincere, non c'è alternativa in questo paese al salario minimo l'hanno capito tutti i paesi dell'Unione europea. Manchiamo solo noi”. La proposta edelle opposizioni, in ogni caso, continuerà a essere presentata: “L'accordo con le altre opposizioni non è venuto meno su questo punto – chiude Pirro - noi continuiamo a riproporre questa proposta. L'abbiamo fatto nella legge di bilancio, lo faremo in ogni provvedimento utile perché per noi è imprescindibile per il futuro paese”.
(PO / Sis)

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