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direttore Paolo Pagliaro

'La ciliegina sulla torta', nuova commedia di Diego Ruiz

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

'La ciliegina sulla torta', nuova commedia di Diego Ruiz

“LA CILIEGINA SULLA TORTA”: NUOVA COMMEDIA FIRMATA DIEGO RUIZ CON EDY ANGELILLO E MILENA MICONI

Nella vita di ogni ragazzo ci sono giorni speciali e unici, pronti a rimanere scolpiti nella memoria: il primo bacio, la prima volta, la prima serata folle con gli amici… Poi ci sono degli eventi particolari ugualmente importanti a cui non si può proprio legare un bel ricordo. C’è un particolare giorno, una specifica esperienza legata quasi sempre ad una figuraccia di dimensioni apocalittiche: la presentazione della fidanzata ai propri genitori. Ogni ragazzo sa che la madre sarà piena di sorrisi e che cercherà di essere simpatica e alla mano, ma ogni ragazzo sa che la madre vedrà in quella ragazza la propria nemica giurata con cui combattere una guerra lunga una vita intera. Il padre sarà condiscendente e insolitamente spiritoso, ma sappiamo bene che quel padre sta solo cercando di arginare lo tsunami che di lì a poco si potrebbe scatenare. Cosa succede se la fidanzata è molto più grande? Al Teatro Golden di Roma (via Taranto, 36), dal 4 al 14 gennaio 2024, arriva "La ciliegina sulla torta", la nuova commedia scritta e diretta da Diego Ruiz con Edy Angelillo, Blas Roca Rey, Milena Miconi e con Adelmo Fabo. Una commedia un po’ sfacciata e piccante quella che porta la firma di Diego Ruiz, che offre lo spunto per aprire anche una finestra esilarante sui rapporti di coppia, sulle relazioni tra genitori e figli e sugli inevitabili conflitti tra uomini e donne. "La Ciliegina sulla Torta" è una commedia divertente e uno spettacolo allegro, ma non spensierato perché i protagonisti saranno sempre sull’orlo di una crisi di nervi e lo spettatore riderà e rifletterà sugli imprevisti e le sorprese che la vita porta in serbo per ognuno di noi. (PO / red / GiL)

MUSICAL, A MILANO "PIPPI CALZELUNGHE" IDEATO DA GIGI PROIETTI

Al Teatro Carcano di Milano, da oggi al 7 gennaio, va in scena “Pippi Calzelunghe - Il musical di Astrid Lindgren”: la celebre favola si trasforma in uno spettacolo dai tratti unici, grazie alla regia di Fabrizio Angelini. Con la direzione artistica di Nicola Piovani, una produzione Politeama srl per l’adattamento teatrale di Staffan Gotestam, musiche di Georg Riedel e Anders Berglund. Lo spettacolo nasce da un’idea di Gigi Proietti - nella versione italiana firmata dalla moglie Sagitta Alter e dalla figlia Carlotta Proietti (mentre l'altra figlia Susana firma i costumi accuratissimi e raffinati e l’elegante allestimento) - per regalare al pubblico il racconto dal vivo delle avventure di una delle eroine più amate di tutti i tempi. "Mi piace l'idea che sia il cavallo dell'iconografia classica. E' divertente il fatto che una bambina vera sia su un pelouche così grande, che si muova e partecipi alla scena" diceva Prioietti. "Mi piace Pippi Calzelunghe perché è una bambina che vuole responsabilità. Mi sembra che questo sia il periodo della irresponsabilità, della paura di prendere impegni. Mi piace che il messaggio di Pippi sia di proporsi e avere responsabilità". Ribelle, anticonformista e allergica alle regole, Pippi regalerà a tutti una lezione che suona più o meno così: l’indipendenza, il potere di sognare ad occhi aperti, la capacità di dare al denaro un’importanza relativa e il valore dell’amicizia rendono bella la vita, assai più dei vestiti eleganti e del galateo da salotto. Uno spettacolo vivace e esuberante: acrobazie, colpi di scena, tanta musica. Ma Pippi Calzelunghe Il Musical – che prosegue il suo tour arrivando il 13 e 14 gennaio a Bologna e dal 30 gennaio all’11 febbraio anche al Teatro Olimpico di Roma - è anche qualcosa di più. È il sentimento delicato che vi porterete nel cuore alla fine dello spettacolo: quella tenerezza che in fondo non è l’unica arma veramente potente per vivere felici? Un cast colorato ed affiatato di 12 tra attori, cantanti e ballerini-acrobati accompagna Pippi, interpretata da una brillante Margherita Rebeggiani con le sue inconfondibili treccine rosse, le lentiggini e i coloratissimi look che hanno fatto sognare intere generazioni. Non manca il suo adorabile cavallo a pois chiamato Zietto, portato in scena da Matteo Milani e da Lorenzo Iacuzio che si alternano anche nei panni rispettivamente del pirata chef Tonno e del pirata Moscardino mentre Antonella Civale interpreta il doppio ruolo della Signorina Taccola e di Carmencita e Roberto Fazioli quelli del direttore del circo e del Capitano Calzalunghe. (PO / red)

ROMA, DUCCIO CAMERINI E EDOARDO SANI IN “UNA VITA NEL TEATRO”

Il primo spettacolo del nuovo anno all’OFF/OFF Theatre di via Giulia a Roma vedrà il ritorno di Duccio Camerini, affiancato da un giovane attore, Edoardo Sani, da mercoledì 3 a domenica 7 gennaio 2024 nel nuovo spettacolo “Una vita nel teatro”, testo del grande David Mamet, portato in scena dallo stesso Camerini, in una produzione a cura di Teatro Vascello - La Fabbrica dell’Attore in collaborazione con SIAE. David Mamet, il più grande drammaturgo americano vivente, racconta una educazione teatrale che non è così lontana da quella sentimentale, e pone a confronto due generazioni, incarnate da un attore giovane all’inizio del suo percorso e da un attore maturo vicino alla pensione. (red)

“TI AMO SEI PERFETTO, MA ORA CAMBIA!” AL TEATRO LO SPAZIO DI ROMA

Inaugura il nuovo anno al Teatro Lo Spazio di Roma (via Locri 43), dal 4 al 7 gennaio, “Ti amo sei perfetto, ma ora cambia!”, spettacolo diretto da Alessia Tona. Avete presente quella sensazione di inadeguatezza che ti coglie prima di un appuntamento? I pensieri galoppano senza freni mentre ti prepari per questo evento, che sai già che potrebbe rivelarsi un completo fallimento, ma comunque la speranza - questa maledetta! - è l’ultima a morire e quindi ti dirigerai verso l’ennesimo aperitivo. Oppure quella sensazione terrificante che ti attanaglia le viscere quando aspetti una chiamata, che non arriverà mai, da una persona con la quale sembrava ci fosse una certa attrazione fisico-mentale che di questi tempi scarseggia? Insomma, le questioni di cuore, lo sappiamo, sono sempre un argomento spinoso, una matassa aggrovigliata di intenzioni, istinto, paura e gelato Haagen-Dasz al gusto lacrime e rimpianto. La ricerca della persona perfetta diventa un’impresa al cui confronto quelle di Tom Cruise in “Mission Impossible” rappresentano una passeggiata di salute. Poi capita di trovare qualcuno che corrisponde a tutte le caratteristiche che avevi accuratamente elencato nella tua testa e indovina un po’? Non va bene e devi assolutamente cambiarlo. “Ti amo, sei perfetto, ma ora cambia” racconta questo, ovvero della vita da single, della vita di coppia, dell’essere sposati senza il minimo tempo per sé stessi, del non volersi sposare affatto e molto altro, il tutto condito da ironia e sano sarcasmo. Lo spettacolo scritto da Joe Di Pietro con musiche di Jimmy Roberts è stato tradotto in tredici paesi del mondo a testimonianza del fatto che le questioni sentimentali sono universalmente un vero disastro. Con Mirko Basile, Irene Egidi, Silvia Santoro, Gianluca Savino, Alessia Tona. Al pianoforte: Gabriele Ripa, tecnico luci Marco Bertoni, movimenti coreografici Alessia Sodano. (PO /red / Gil)

BOLOGNA, AL TEATRO DUSE GIOVANNI SCIFONI E’ ‘FRA’ - SAN FRANCESCO, LA SUPERSTAR DEL MEDIOEVO’

Perché tutti conoscono San Francesco? Perché sono state scritte decine di migliaia di testi su di lui? Perché è così irresistibile? E perché proprio lui? Non era l’unico, all’epoca, a praticare il pauperismo. Aveva di speciale che era un artista. Da questa riflessione prende le mosse ‘Fra’ - La superstar del Medioevo’, spettacolo scritto e interpretato da Giovanni Scifoni, per la regia di Francesco Ferdinando Brandi, dedicato alla figura del poverello di Assisi, in scena il 3 e 4 gennaio (ore 21) al Teatro Duse di Bologna ( Via Cartoleria, 42). San Francesco era capace di prediche folli e visionarie, paragonabili a performance di teatro contemporaneo, giocava con gli elementi della natura, improvvisava in francese, utilizzava il corpo, il nudo, perfino la propria malattia, il dolore fisico e il mutismo, per raccontare il mistero di Dio. Il monologo, orchestrato con le laudi medievali e gli strumenti antichi di Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli, si interroga, quindi, sull’enorme potere persuasivo che genera ancora oggi la figura pop di Francesco e ripercorre la vita del santo fino alla morte. Dalla predica ai porci alla composizione del Cantico delle creature, “nessuno ha raccontato Dio con tanta geniale creatività” sottolinea Scifoni che aggiunge “Francesco sapeva incantare folle sterminate, sapeva far ridere, piangere, sapeva cantare, ballare. Il vero problema con cui mi sono dovuto scontrare preparando questo spettacolo è che Francesco era un attore molto più bravo di me”. Obiettivo del monologo, come spiega lo stesso Brandi, è “raccontare un Francesco bellissimo, meno ieratico e iconico delle grandiose rappresentazioni cinematografiche, ma più umano, fragile, perfino confuso e incapace di portare avanti l’immane compito che si è dato. Sublime e grezzo, immenso e miserrimo, della stessa pasta dei grandi personaggi letterari e teatrali e come loro capace di aprirci grandi interrogativi sulle nostre vite in ogni tempo”. “Una narrazione perfetta per Giovanni che è un attore vulcanico e ha da sempre la grande abilità di riuscire a trattare temi elevati con semplicità e divertimento, unendo l’alto e il basso in una seducente affabulazione” conclude il regista ricordando che anche le composizioni musicali di Luciano Di Domenico, “sono state create con la stessa immaginazione, reinventando temi medievali fino ad arrivare, attraverso variazioni e modulazioni, alla musica techno”.(red)

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