Oggi avrebbe compiuto 27 anni, e nel giorno di questa ricorrenza i suoi famigliari e l’associazione Congiulia la ricordano presentando un nuovo libro che racconta la sua breve ma intensa vita. Lei è la bergamasca Giulia Gabrieli, proclamata serva di Dio e di cui è in corso la causa di beatificazione, e la sua storia è stata tradotta in fumetto per ragazzi, con le illustrazioni di Bruno Dolif, nel volume “A piedi nudi in paradiso” (Edizioni Messaggero Padova). La protagonista è un’adolescente piena di energia e gioia che nel 2009 scopre di avere un tumore che le cambia radicalmente la vita. Nei due anni della sua lotta al carcinoma, ha testimoniato pubblicamente con coraggio e serenità non comuni la sua fede nonostante la malattia, che l’ha portata alla morte il 19 agosto 2011, dopo avere completato il testo di una coroncina di “ringraziamento” al Signore. Giulia ha dimostrato che si può vivere una malattia come fosse un’avventura, con una forza fuori dal comune per un’adolescente: il tumore scoperto a 12 anni, la lunga battaglia insieme ai suoi medici “supereroi”, un intenso percorso spirituale – ispirato alla figura della focolarina Chiara Badano, morta a 19 sempre per un tumore - che l’ha portata, come diceva lei, a entrare “a piedi nudi in Paradiso”. Una storia straordinaria, solo apparentemente senza lieto fine, raccontata da una ragazzina “normalissima” e che prende spunto dal suo stesso libro “Un gancio in mezzo al cielo” (edizioni Paoline), che ha avuto 17 ristampe e traduzioni in 4 lingue. La presentazione del libro si terrà oggi nella sala a lei intitolata nel Santuario della Madonna dei Campi di Stezzano dopo una messa alle 17.30. Nella prefazione monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, la ricorda come “un modello, un’ispirazione capace di accendere nella nostra vita il desiderio del bene”, che nonostante tutto “ha saputo essere per gli altri fonte di gioia e di luce”, “anch’io ho avuto la fortuna di poterla conoscere, incontrare e di rimanere stupito dal suo modo di raccontare, di fare amicizia, di affrontare la malattia e dal suo desiderio di far conoscere agli altri il segreto della sua felicità. Questo libro è un viaggio attraverso le sue stesse parole, alla scoperta del suo segreto, di ciò che ha reso bella la sua vita a tal punto che neanche la malattia ha potuto sminuirla”. (3 mar – red)