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Porto Fiumicino, Maiorino (M5s) porta in senato lotta contro hub crocieristico (1)

Roma, 15 mar - "Nel silenzio generale, alle porte di Roma, si stanno mettendo in cantiere tutte le misure per costruire un porto crocieristico di natura privata: sarebbe un unicum nel panorama italiano, di proprietà della Royal Caribbean che ne potrebbe disporre per i prossimi 90 anni, a poca distanza dal porto di Civitavecchia che ha sostanzialmente la stessa mission, ovvero quella di accogliere le navi da crociera. Ci sono tantissime domande aperte: noi riteniamo che questo sia uno scempio da tutti i punti di vista, da quello ambientale a quello della sostenibilità turistica, per Fiumicino in quanto stravolgerebbe il litorale ma anche a livello nazionale, in quanto sarebbe un vulnus, rappresentando il primo porto privato italiano: i porti sono strutture strategiche che devono rimanere nella disponibilità dello Stato". A denunciarlo Alessandra Maiorino, vicepresidente dei senatori M5S, che a Palazzo Madana ha portato la voce delle associazioni e del territorio contro il progetto del “Porto turistico della Concordia”, previsto alla foce del Tevere e inserito tra le opere strategiche del Giubileo tramite Dpcm. Decisione per cui il porto di Fiumicino, concepito nel 2010 come semplice scalo turistico, diventerà uno scalo per le grandi navi. A Palazzo Madama è arrivata la voce della rete "I tavoli del porto", di cui fanno parte diverse associazioni come "Italia Nostra" e "Carte in regola", che dal 2019 si batte contro la realizzazione del porto crocieristico a Fiumicino, in un contesto territoriale fragile e delicato come la foce del Tevere e l'Isola Sacra. Quello della Royal Caribbean, inoltre, non è l'unico progetto in campo, in quanto a meno di un kilometro di distanza l'autorità portuale ha approvato il nuovo porto commerciale di Fiumicino Nord, i cui lavori sono iniziati. Le associazioni evidenziano diverse criticità in merito al progetto: prima di tutto, la foce del Tevere presenta fondali bassi e fangosi, non adatti alle grandi navi per il cui approdo sarebbero necessari imponenti lavori di dragaggio; l'inquinamento dell'aria, considerando che una sola grande nave inquina come 14 mila automobili; la terza criticità è infine rappresentata dal richio idraulico, visto che le strutture del porto di fronte alla golena potrebbero ostacolare il libero deflusso delle acque verso il mare. Motivi per cui le associazioni chiedono lo stralcio di questo progetto dalle opere del Giubileo e che l'opera venga bloccata. "Questa battaglia - spiega Valerio Novelli, consigliere regionale M5S, vicepresidente della Commissione speciale Giubileo 2025 - è del territorio, abbiamo il dovere di non sdoganare un provvedimento pericolosissimo, che può coinvolgere altri comuni. Quindi riuscire a dare le autorizzazioni per un porto crocieristico privato è una cosa che non ha politicamente senso. Il nostro primo obiettivo sarà quello di stralciare questo progetto dal decreto Giubileo". (PO / Roc) ////

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