Le forze armate ucraine hanno portato a compimento l’attacco di droni colpendo l’obiettivo posto più in profondità nel territorio nemico dall’inizio del conflitto. Ad essere colpite sono state alcuni impianti produttivi russi nella regione del Tatarstan, a oltre 1.100 chilometro dal confine ucraino. I droni di Kiev si sono concentrati sulla zona economica speciale chiamata “Alabuga”, creata nel 2006 che conta decine di fabbriche e aziende, specializzate in particolare nella produzione di prodotti chimici, costruzioni meccaniche o lavorazione dei metalli. Ade essere colpita è stata in particolare la raffineria di Nizhnekamsk. Questo impianto gestisce il 2,6% della lavorazione annua totale di petrolio della Federazione Russa ed è una delle cinque raffinerie più grandi del paese. “Continuiamo a lavorare sistematicamente per garantire che la Russia abbia sempre meno opportunità di finanziare la guerra di aggressione contro l'Ucraina. Continueremo a tagliare l'ossigeno al paese dei distributori di benzina per ridurre al minimo il flusso di petrodollari al bilancio militare della Federazione Russa”, si legge in una nota dello stato maggiore di Kiev. Ad essere attaccata è stata inoltre la fabbrica per la produzione di droni “Shahed” nella medesima area. Gli impianti di produzione dello stabilimento sarebbero stati distrutti. (2 APR - deg)
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