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A Roma (e Isernia) l’indie-rock d’autore dei 24 Grana

Musica
Concerti, dischi, biografie, tributi e novità dalla Rete. Lo "Speciale musica" si snoda lungo il variegato mondo del rock e del pop attraverso personaggi, sonorità e aneddoti "unici nel loro genere". Ogni settimana vengono pubblicate le notizie riguardanti gli artisti italiani e stranieri, dai mostri sacri alle giovani promesse nate nei talent show. Un servizio che consente di essere sempre aggiornati sulle hit del momento e sulle star immortali.

A Roma (e Isernia) l’indie-rock d’autore dei 24 Grana

I 24 Grana si esibiranno il 10 aprile a Roma al Largo Venue, in quella che dopo la data del 6 aprile a Isernia rimarrà l’unica occasione per vedere la band campana in attesa di un nuovo tour. Il gruppo, composto da Francesco Di Bella (chitarra e voce), Armando Cotugno al basso, Renato Minale alla batteria e Giuseppe Fontanella alla chitarra, promette un’esperienza coinvolgente per gli appassionati della loro musica: i 24 Grana rappresentano infatti delle esperienze più singolari e intriganti della scena indie italiana. a loro musica, pur mantenendo le radici nel territorio napoletano, ha assunto forme diverse in ogni disco, dal dub e l’elettronica al cantautorato e all’indie-rock, utilizzando quasi integralmente il dialetto napoletano, e ma rendendo le storie dei suoi personaggi profonde e ambiziose. Le canzoni dei 24 Grana parlano di Napoli, dalla sua complessità alle sue meraviglie, e riescono a coinvolgere chi le ascolta in modo intimo e individuale. I biglietti sono disponibili ancora disponibili al prezzo di €17.25.

 

LA NUOVA ERA DEGLI IMAGINE DRAGONS CON “EYES CLOSED”

 Gli Imagine Dragons ritornano sulle scene musicali con l’attesissimo nuovo singolo “Eyes Closed”, che prelude al nuovo progetto discografico del gruppo. Il brano appena uscito è accompagnato da un enigmatico videoclip ufficiale, disponibile su VEVO/YouTube. La canzone è un inno futuristico in cui coesistono elementi della musica alternative, rap, elettronica e rock. La produzione fa da contraltare a versi abilmente scritti e caratterizzati da un’attitudine spavalda. Il frontman Dan Reynolds canta su beat hip-hop grintosi che includono anche synth e archi stridenti; il testo è senza scusanti e senza compromessi e culmina in una proclamazione di sicurezza: “I could do this with my eyes closed (lo posso fare benissimo ad occhi chiusi!)”.  Sul brano, Dan Reynolds ha commentato: “Dopo essermi preso un po' di tempo per me e averlo trascorso con la mia famiglia e le persone che amo, ho provato il forte desiderio di tornare alle sonorità musicali che fin dagli inizi mi hanno dato più gioia, realizzando però la nuova musica con un nuovo approccio e una nuova mentalità. Dopo essere stati una band per oltre 10 anni, il mondo ora sembra molto diverso. Ma alcune cose rimarranno per sempre le stesse. Trovare il giusto bilanciamento tra nostalgia e freschezza è ciò che mi rende più felice in studio. Ci siamo divertiti nel realizzare questo singolo e spero che il pubblico lo apprezzi”.  “Eyes Closed” è solo il primo assaggio della nuova musica che verrà pubblicata durante il 2024.

IL RITORNO DEGLI EMPIRE OF THE SUN CON IL NUOVO SINGOLO "CHANGES"

Gli Empire of the Sun, l'iconico duo della musica alternative-elettronica composto da Emperor Steele e Lord Littlemore, pubblicheranno il loro nuovo singolo, "Changes", in tutte le radio italiane dal 12 aprile. Il brano rappresenta il ritorno a quasi otto anni dal loro ultimo LP. "I cambiamenti rappresentano le sabbie mutevoli del tempo, gli imperi sorgono e cadono ma il sole continuerà a splendere – ha spiegato Lord Littlemore - Entrate ancora una volta nel mondo che abbiamo creato, addentratevi di più all'interno di esso e sarete ricompensati con la sua storia in continua espansione, ognuno è invitato a prendere parte alla nuova era". Il video di accompagnamento, diretto da Michael Maxxis, è un viaggio coinvolgente in mondi surreali. Maxxis, noto per la sua narrazione evocativa e per l'estetica visiva di grande impatto, ha collaborato a stretto contatto con la band per creare una narrazione in grado di esplorare il potere dell'immaginazione e la ricerca della scoperta di sé.

IL NUOVO ALBUM DI CAPO PLAZA IN USCITA IL 3 MAGGIO

A tre anni di distanza da “Plaza” e a sei dall’esordio di “20”, ancora presente nella top 100 della classifica ufficiale Fimi/Gfk, Capo Plaza annuncia il suo nuovo album “Ferite” in uscita il 3 maggio. Anticipato dal singolo “Acqua Passata” in cui Plaza mostra una maturità diversa e parla di paura, di gloria, cercando un mondo nuovo, tutto l’album “Ferite” è il racconto degli ultimi due anni di Capo Plaza, un racconto non studiato a tavolino ma nato spontaneamente in uno studio di registrazione seguendo ciò che passava per la testa, le vibrazioni naturali di Luca e Capo Plaza che non ha più l’ingenuità dei 20 anni ma ha una consapevolezza maggiore e la stessa voglia di mettersi in gioco nonostante la paura di fallire.

MICHIELETTO PORTA A LONDRA LA LIBERTÀ E IL FEMMINICIDIO DELLA “CARMEN”

“Una tragedia legata all'immaturità dell'uomo, all'incapacità di Don José di riuscire ad accettare la sua realtà, che lo porterà a compiere un atto tragico, emblema del suo persistente infantilismo”. Così il regista Damiano Michieletto descrive il suo nuovo allestimento della Carmen di Georges Bizet, in programma alla Royal Opera House di Londra dal 5 aprile. Lo spettacolo, anche parte del cartellone cinematografico 2023/24 del teatro, sarà trasmesso dal 1° maggio nelle sale di oltre 50 paesi del mondo. Il regista veneto torna al Covent Garden per la quarta volta dopo il debutto con “Guillaume Tell” (2015), il dittico “Cavalleria rustica-na/Pagliacci” (2015) premiato con l'Olivier Award e “Don Pasquale” (2019). Le scene sono firmate da Paolo Fantin, i costumi da Carla Teti, le luci sono a cura di Alessandro Carletti e la drammaturgia di Elisa Zaninotto. A guidare l'orchestra e il coro della Royal Opera House si alternano Antonello Manacorda ed Emmanuel Villaume. “Carmen parla anche e soprattutto di libertà - prosegue Michieletto - Da una parte, la figura femminile della protagonista incarna l'idea di libertà assoluta, che comporta una vita da esclusa e isolata, come quella di un animale randagio. Dall'altra, la figura della madre di Don José tenta di legare il figlio a sé, costringendolo a obbedire, dirottando la sua volontà e mantenendo un controllo su di lui. Nonostante la madre non sia fisicamente presente nella storia, la sua forza si manifesta attraverso il personaggio di Micaëla. La tragedia finale, con il femminicidio di Carmen, si trasforma così in uno scontro metaforico tra due modelli esistenziali opposti”.

(© 9Colonne - citare la fonte)