Roma, 17 apr - “L’immagine che mi rimane più impresa” nell’ispezione al Cpr “è il disorientamento che le persone, che siano lì, siano lì da pochi giorni o siano lì da mesi, da o da tempi lunghi, esprimono e che è determinata dalla loro incertezza, cioè di essere in un luogo dove sono nei fatti prigionieri, al di là dei termini che vengono usati, nel senso che non possono uscire da quella struttura e non sanno quale sarà il loro destino. Per una parte di loro il destino è quello di essere riportati nel loro paese, che è il loro incubo perché temono per la loro condizione, per altri un po’ di incertezza”. Così Susanna Camusso, senatrice del Partito democratico, che ha fatto parte di una delle delegazioni organizzate dal Tavolo Asilo e Immigrazione che lunedì 15 aprile hanno ispezionato gli 8 Centri di permanenza e rimpatrio attivi in Italia. “Quantomeno, oltre a privare della libertà delle persone, lì si determina uno stato di grande disorientamento al quale poi si risponde probabilmente, da quello che ci che ci dicono con reazioni che non si curano adeguatamente, né in generale né di di salute mentale in particolare.
(PO / Sis)
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