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Rifiuti, Gribaudo (Pd): no a biodigestore Borgo S. Dalmazzo, non sprecare fondi Pnrr

Roma, 17 mag - L’impianto di bio-digestione dei rifiuti in cantiere nel comune cuneese di Borgo San Dalmazzo “non è da realizzare, perché non serve ai cittadini, non solo quelli di Borgo San Dalmazzo, ma di tutta la provincia di Cuneo”. Lo dice Chiara Gribaudo, deputata del Partito democratico ed ex assessore all’ambiente proprio di Borgo San Dalmazzo, che in una interpellanza urgente al governo sottolinea che si tratta “di un impianto sproporzionato alle esigenze di conferimento di rifiuti n quel sito, e che quindi non è funzionale né a quell'impianto né all'abbassamento delle tariffe rifiuti dei cittadini residenti nella provincia di Cuneo, e in modo particolare del quadrante cuneese”. Gribaudo ricorda che nei dintorni “ci sono moltissimi altri impianti di biodigestori, che hanno una notevole capacità residua, e non essendoci vincoli di legge per fare in modo che il rifiuto venga conferito nel sito di Borgo San Dalmazzo, la verità è che vince il libero mercato, banalmente perché costa di meno e dunque i cittadini pagano di meno”. Piuttosto, secondo la deputata piemontese, che è anche vicepresidente del Partito democratico, “serve una programmazione seria, strategica, di come si gestiscono i rifiuti nella Regione Piemonte e soprattutto come si usano i soldi del Pnrr. In questo caso vengono spesi male: noi spendiamo oltre 12 milioni di quei fondi, costruiamo addirittura un debito su questo impianto, un debito che se poi non funzionerà, viste le premesse, da chi verrà pagato? Naturalmente dai cittadini. Allora io lo dico oggi: sono contraria a qualunque aumento delle tariffe rifiuti per i cittadini del mio territorio”. Aumento che secondo Gribaudo è probabile perché “si fanno degli investimenti che investimenti non sono, perché sono a perdere e certamente fallimentare su un sito, badate bene, che si trova all'interno di un parco fluviale che è stato già fortemente compromesso di una discarica chiusa: non vorrei che questo fosse il preludio per riaprire anche la discarica, perché noi a borgo San Dalmazzo abbiamo già dato”. Quindi, è la conclusione, “si cerchino, e ci sono, dei siti più idonei, più comodi, più facilmente raggiungibili e utili a contenere la necessità di smaltire i rifiuti e a creare dei circuiti virtuosi sulla gestione del rifiuto, ma facendolo con serietà, con buon senso”.

(PO / Sis)

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