Il 54,9% degli intervistati da Euromedia Research, i cui dati sono pubblicati oggi su La Stampa, approva la scelta della magistratura in merito all'arresto di Giovanni Toti a meno di un mese dalle elezioni europee e comunali dell'8 e 9 giugno. Le aspettative dei cittadini si dividono tra chi è convinto che le indagini in corso e tutto quello che potrebbe emergere non avrà alcun impatto sulle scelte degli elettori alle elezioni dell'8 e 9 giugno prossimo (42,6%) e chi sospetta un impatto importante (39,5%). Tuttavia, l'82,9% del campione elettorale si dice sicuro che la vicenda non abbia alcun influsso sulle proprie intenzioni di voto, solo il 4,5% del campione ha espresso qualche dubbio sulla scelta di partecipare al voto o meno. La percezione che i meccanismi di controllo sul finanziamento pubblico ai partiti non siano sufficientemente trasparenti o rigorosi contribuisce alla contrarietà per il 59% del campione, preoccupato che i fondi pubblici vengano utilizzati senza adeguati controlli o rendicontazioni. Come scrive la sondaggista Alessandra Ghisleri analizzando i dati, sui fatti della Liguria il 40,9% dei cittadini italiani ancora non sa esprimersi nel merito, mentre per il 44,3% degli intervistati il presidente della regione Liguria Giovanni Toti è già colpevole (“il processo mediatico ha già dato la sua sentenza!”). Tra le fila del Partito Democratico (71,3%), del Movimento 5 Stelle (74,5%) e di Alleanza Verdi e Sinistra italiana (68%) il giudizio di colpevolezza è praticamente plebiscitario. Inoltre dal sondaggio realizzato per la trasmissione Porta a Porta, emerge che per un italiano su 2 (51,5%) sono proprio i politici "i burattinai" in un possibile atto di corruzione. Lo pensano tutti gli elettori tranne il target più giovane tra i 18 e i 24 anni (51%), i sostenitori di Alleanza Verdi e Sinistra italiana (48%) e quelli di Azione (64%) che legano il ruolo di regia principalmente agli imprenditori. (20 mag - red)
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