Roma, 22 mag - La legge 194 sull’aborto, che oggi compie 46 anni, “è una legge che comunque ha funzionato nel corso degli anni, con tutti i difetti e i limiti che conosciamo: bisogna anche tenere bene in mente che è pure frutto di una mediazione politica, in particolare tra le forze progressiste e la Democrazia Cristiana, tra i movimenti femministi e la realtà cattolica in Italia molto forte, più forte allora di adesso. Da lì però bisogna fare una sorta di aggiornamento, e questo non lo possiamo fare soltanto come coordinamento di parlamentari del centrosinistra, ma dobbiamo farlo anche con le parlamentari del centrodestra”. Così Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. Zanella ricorda che “il successo che abbiamo avuto anche con i referendum sull'aborto è dovuto ad una grande alleanza, esplicita e molto implicita anche per tanti aspetti, tra le donne cattoliche e le donne di area progressista e questa è una realtà che esiste e va riattualizzata”. Poi c'è l'altro ragionamento da fare, aggiunge, “sulle strutture ospedaliere, sui consultori, su tutto ciò che doveva essere a servizio della salute delle donne e che man mano è stato in gran parte smantellato. E questo grande problema: il grande problema dei medici obiettori di coscienza è che l'articolo 9 della legge 194 prevede che comunque le strutture sanitarie debbano garantire l'accesso delle donne che devono abortire: questo non è successo perché non è stato ancora scalfito un potere di origine patriarcale che fa funzionare ancora queste istituzioni”.

(PO / Sis)